Comunicato stampa |
RISULTATI
POSITIVI DALLA PATENTE A PUNTI.
MA I DUERUOTISTI E LA STANCHEZZA RIMANGONO ELEMENTI DI ALTO RISCHIO |
Gli innegabili risultati positivi conseguenti all’adozione della patente a punti e all’inasprimento delle sanzioni, con percentuali di calo dei sinistri mai riscontrate nel recente passato, potrebbero essere ancora più incisivi e decisivi se si riuscisse ad intervenire su due aspetti che sembrano obiettivamente ancora fuori controllo. Il primo aspetto riguarda i veicoli a due ruote coinvolti negli incidenti del fine settimana con percentuali veramente preoccupanti. Già nei mesi scorsi, con l’approssimarsi dei ponti primaverili, l’ASAPS aveva lanciato il suo allarme per gli incidenti ai motociclisti. I dati delle ultime settimane, pur in un trend di grande positività, dimostrano che i mezzi a due ruote, motocicli e ciclomotori,Ý sono coinvolti in una percentuale abnorme di incidenti con un numero di vittime veramente sproporzionato rispetto al parco circolante. Si deve considerare che i veicoli a due ruote motorizzati sono circa 9 milioni (6 milioni i ciclomotori e 3 milioni e mezzo i motocicli) pari a circa il 20% del parco totale costituito da 44 milioni di veicoli. ÝIn tutti i fine settimana i motociclisti e ciclomotoristi sono coinvolti però in oltre il 50% degli incidenti mortali. La settimana scorsa su 39 incidenti mortali ben 24 hanno coinvolto veicoli a due ruote, con una percentuale di circa il 60%. Non si riesce a comprendere se i dueruotisti sono più vittime del sistema mobilità, con scarso rispetto delle loro prerogative o siano carnefici di se stessi, spesso attivando condotte disinvolte e violando frequentemente le norme della strada, velocità in testa. Certo è che su questo particolare segmento le percentuali di sinistrosità indicano che la nuova normativa ha un effetto ancora molto remoto. Servirebbero specifici e mirati servizi dissuasivi da parte delle forze di polizia, specie nelle arterie a più alta densità di violazioni, come le statali. Sarebbero anche utili interventi informativi e specifiche campagne di sensibilizzazione da parte degli stessi campioni di motociclismo per richiamare alla prudenza e alle regole della strada il mondo dei dueruotisti, insieme conÝ una sensibilizzazione anche degli automobilisti. L’altro aspetto che ancora sembra marcare il passo è quello dell’incidentalità delle notti del fine settimana, con alte percentuali di mortalità e il coinvolgimento di tanti giovani. In questo caso i fattori alcol e sostanze sono significativi e i nuovi strumenti messi a disposizione dal nuovo CdS potrebbero aiutare ad invertire la tendenza, rimane la variabile indipendente del fattore stanchezza e sonno, legata a un modello stressante della mobilità notturna. Sulla stanchezza e sul sonno, complici di tante mortali uscite di strada, non c’è patente a punti che tenga.
Forlì, lì 1 agosto 2003
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Giordano
Biserni
Presidente Asaps |