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Comunicati stampa 18/07/2003

Comunicato stampa - DOPO L’APPROVAZIONE ALLA CAMERA, IL DL CHE MODIFICA IL CDS SEMBRA TENERE NELLA SUA CAPACITA’ DISSUASIVA. TRE CONDIZIONI SARANNO PERO’ INESORABILMENTE ESSENZIALI: CONTROLLI SERI, BANCA DATI FUNZIONALE E AGGIORNATA E GDP IN GRADO DI FAR FRONTE ALLA IMMAGINABILE MOLE DEI RICORSI. CI SARANNO 30/40 MILA PATTUGLIE IN PIU’

 

Comunicato stampa


DOPO L’APPROVAZIONE ALLA CAMERA, IL DL CHE MODIFICA IL CDS SEMBRA TENERE NELLA SUA CAPACITA’ DISSUASIVA.

TRE CONDIZIONI SARANNO PERO’ INESORABILMENTE ESSENZIALI: CONTROLLI SERI, BANCA DATI FUNZIONALE E AGGIORNATA E GDP IN GRADO DI FAR FRONTE ALLA IMMAGINABILE MOLE DEI RICORSI.
CI SARANNO 30/40 MILA PATTUGLIE IN PIU’



Sembra che i giochi siano fatti. Dopo l’approvazione con modifiche del DL 151 che modifica il CdS, poiché al Senato il provvedimento dovrebbe essere blindato, si possono già trarre delle conclusioni.
Alcuni allentamenti nel meccanismo di recupero dei punti, e nella perdita di punti ai neopatentati (ora di 3 anni), si mischiano ad alcuni aggravamenti nei prelievi, ciò fa ritenere che il telaio della riforma nel suo insieme possa, sulla carta, resistere e dare anche buoni risultati.
L’inasprimento delle sanzioni e del meccanismo di prelievo a carico di chi si dà alla fuga disinnesca una tendenza dei conducenti, già segnalata dalle divise della strada, a "bucare" un blocco di controllo. Molto positive anche le sanzioni e i sistemi di registrazione dei punti per i conducenti stranieri, ciò elimina un’evidente disparità di trattamento fra conducenti nazionali e non. Si spera che le misure limate per l’autotrasporto rimangano però dissuasive.
Condivisibile anche la norma che prevede che le scorte a trasporti eccezionali siano svolte ora da privati e non più dalla Polizia Stradale. Misura che non è stata presa nella giusta considerazione dalla stampa, ma che si traduce in un risultato effettivo di notevole  recupero del personale. Si consideri che la Polizia Stradale potrà in questo modo recuperare fra 30 e 40.000 pattuglie l’anno: ciò vuol dire un aumento che sfiora il 10% delle attuali pattuglie annue.
Ora però perché la legge produca i risultati auspicati (già intravisti col calo dei sinistri in queste settimane) saranno essenziali 3 elementi, assolutamente irrinunciabili, pena il fallimento della riforma.

  • Un concreto incremento quantitativo e qualitativo dei controlli su strada, per evitare che l’effetto novità venga riassorbito dall’automobilista che si rende poi conto che la norma è scritta solo sulla carta. Per altro gli "abbuoni" biennali senza controlli porterebbero a breve ad avere il 99% dei patentati con 30 punti, non tanto per meriti quanto per la carenza di verifiche.
  • Una reale funzionalità della banca dati presso il DTT, affinché ogni forza di polizia possa conoscere in tempo reale lo stato del punteggio del conducente. Ciò anche ai fini di dare seguito pratico ai casi di recideva a cui consegue il ritiro temporaneo della patente. Si consideri poi che ora il meccanismo si è fatto ancor più complesso poiché nella banca dati dovrà essere registrato non solo ciò che il conducente ha commesso, ma anche ciò che non ha commesso al termine del periodo biennale di "osservazione" che gli permetterà di recuperare periodicamente 2 punti, arrivando ad un massimo di 10.
  • Celerità ed equità nei giudizi dei Giudici di Pace. Si tenga conto che i punti non potranno essere sottratti e contabilizzati in diminuzione fino alla conclusione del procedimento sanzionatorio. Gli uffici del GdP sapranno far fronte alla immaginabile mole di ricorsi che si scaricheranno sulle loro scrivanie?
Se anche uno solo di questi tre delicati elementi non funzionerà a dovere la riforma, che presenta aspetti sicuramente positivi e condivisibili, ad esclusione dell’inutile e propagandistico possibile limite dei 150 Km/h nelle autostrade, sarà destinata ad un ennesimo fallimento con gravi responsabilità a molti livelli. E di tutto potrebbe rimanere funzionante proprio solo quel nuovo limite e i cartelli bilingue.

Forlì, 18 luglio 2003
Giordano Biserni
Presidente Asaps

 

Venerdì, 18 Luglio 2003
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