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Articoli 12/05/2006

Da "il Centauro" n.102 - I CANTIERI EDILI INFORTUNI ED IRREGOLARITA’

La Sicurezza nel lavoro cammina con la legalità

I dossier pubblicati dalla Fondazione Cesar e da Sicurstrada in questi ultimi anni sul delicato tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, hanno consentito di analizzare le condizioni lavorative nei diversi settori e di arrivare alla conclusione che gli incidenti avvengono, nella maggioranza dei casi, per condizioni accidentali e per la non applicazione delle norme legislative. La situazione è drammatica, nel solo 2004 sono avvenuti 966.568 infortuni sul lavoro pari a 2.648 al giorno considerando un anno di 365 giornate lavorative e di questi ben 1.278 sono stati mortali pari a 3,5 al giorno. La situazione è ancora più grave se si pensa che in genere si tende a far passare questi avvenimenti come fatti accidentali, imprevisti e spesso causati dalla disattenzione mentre per la maggior parte dei casi avvengono per la non applicazione delle misure di prevenzione, protezione e per la scarsa manutenzione dei dispositivi di sicurezza. I dati statistici ufficiali dell’INAIL decretano un andamento decrescente degli infortuni nel tempo, fenomeno allineato alla decrescita Europea, ma è opinione comune degli addetti ai lavori che il dato sia falsato dalla mancanza di numerosi incidenti non dichiarati, tra i quali spesso si nascondo incidenti mortali. Partendo dai dati ufficiali ed integrandoli con esperienze concrete ed opinioni di esperti, la Fondazione Cesar e Sicurstrada, con il dossier “I cantieri Edili, Infortuni ed irregolarità” hanno analizzato il mondo della sicurezza dei luoghi di lavoro in Italia, verificando che il maggior numero di infortuni avviene nell’edilizia e che i lavoratori maggiormente interessati in termini percentuali sono gli immigrati. Il Dossier ha messo in evidenza che, oltre all’illegalità per l’inapplicazione delle norme di sicurezza, esistono altre forme di irregolarità che sono legate ai contratti di appalto, ai contratti di lavoro, all’utilizzo del lavoro nero. Da alcuni studi fatti sull’attività delle imprese risulta che in Italia la produzione avviene con il 16% di lavoratori irregolari. La documentazione che viene riportata dal dossier considera la statistica ufficiale INAIL dei casi denunciati ed alcune integrazioni basate su opinioni e denuncie di esperti che per lo più hanno messo in evidenza la presenza di una grossa fetta di mercato fatta da lavoro precario e da mancanza di diritti. Inoltre questa ricerca vuole essere la conferma su come la condizione di insicurezza si rafforzi in una condizione di irregolarità e di illegalità. Partendo dalla considerazione che le statiche ufficiali non rappresentano appieno la realtà, il dossier “I cantieri Edili, Infortuni ed irregolarità” propone un’analisi quantitativa e qualitativa del fenomeno degli infortuni sui luoghi di lavoro. Il risultato è uno spaccato della realtà lavorativa italiana del settore edile, della vita lavorativa degli immigrati, dei precari, dei “non ufficiali”, quelli cioè che lavorano senza contratto.


Tra le analisi e i dati riportati nel dossier ci sono quelle legate agli infortuni professionali su strada ed “in itinere”. Un fenomeno poco analizzato che passa sotto silenzio. Nell’impegno attuato da imprenditori e sindacati nel ridurre il numero complessivo degli infortuni sul lavoro, fino ad ora ha trovato uno spazio di attenzione minore, nonostante sia in continua ed allarmante crescita. Gli infortuni mortali in itinere hanno mostrato negli ultimi anni un andamento del tutto particolare, che è in gran parte riconducibile agli effetti dell’entrata in vigore del D.lgs 38/2000 che ne aveva regolamentato, ampliandola, l’indennizzabilità. Dai 52 casi denunciati nel 2000 si è passati bruscamente ai 292 del 2001, generando quell’impennata che si era registrata per il complesso dei casi mortali, fino a toccare quota 396 nel 2002. Dal dossier emerge infine che, grazie all’introduzione della patente a punti, il fenomeno ha subito una battuta d’arresto, diminuendo anche il numero delle denunce, arrivando al 2004 con 245 casi mortali.


Il Dossier della Fondazione Cesar e di Sicurstrada “I cantieri Edili, Infortuni ed irregolarità” è stato realizzato in collaborazione con SicurLiguria, Osservatorio regionale sulla sicurezza e legalità, guidato da Antonio Molari, nell’ambito dell’attività di “www.lavoro626.it”, un progetto di informazione/documentazione e consulenza sulle tematiche della sicurezza legate e riferite alla d.lgs. 626.


Il Dossier verrà presentato ufficialmente a Torino il 20 marzo durante la Consulta dei Cru Unipol ed in concomitanza con l’undicesima giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafie che si terrà proprio a Torino il 21 marzo. La decisione di presentare ufficialmente il dossier in quest’occasione testimonia la volontà della Fondazione Cesar e di Sicurstrada di sostenere la lotta alle mafie anche con la lotta al sommerso, alla precarietà e alle ingiustizie sociali. 


Grazie all’impegno di Libera (Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie) e del Comitato verso il 21 Marzo (ARCI, ACLI, SG, Legambiente, ANPAS, Avviso Pubblico, Gruppo Abele, FUCI, AGESCI, ACMOS), Torino diviene per un giorno la “capitale” dell’antimafia. La scelta di Torino si è basata sulla volontà di creare numerosi “ponti” di solidarietà e di sensibilità tra nord e sud, tra est e ovest. Il 21 Marzo a Torino sarà un’occasione per ribadire la solidarietà nazionale alla lotta alle mafie, un’occasione per rendere tanto più tangibile il filo rosso che lega tutti i territori italiani nella memoria, nella resistenza, nella elaborazione di culture e prassi sociali e politiche antagoniste alle mafie.

 

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Venerdì, 12 Maggio 2006
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