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USA - Ebbrezza: il cervello fa “gli straordinari”


(ASAPS) – Chi l’avrebbe mai detto. Quando si è sotto gli effetti dell’alcol il nostro cervello fa gli straordinari. E’ proprio così, quando si è sbronzi il nostro cervello lavora di più rispetto a quando siamo sobri. A stabilirlo è uno studio condotto all’Università di Dartmouth, nel New Hampshire (USA), dove alcuni ricercatori hanno sottoposto, per la prima volta, dei cervelli “ebbri” all’occhio elettronico di brain imaging (risonanza magnetica per immagini), in modo da poterne osservare il comportamento in tempo reale. Durante l’esperimento gli scienziati hanno osservato che l’alcol è in grado di rallentare la comunicazione tra le aree frontali e parietali della corteccia cerebrale, responsabili della percezione visiva e dei movimenti. Questo significa che il primo effetto del fatidico "bicchiere di troppo" è l’incapacità di coordinare correttamente il nostro corpo per reagire prontamente agli stimoli esterni. La risonanza magnetica ha permesso di osservare il comportamento di alcune aree cerebrali, quelle responsabili del coordinamento visuo-motorio, mentre i volontari portavano a termine compiti in cui vista e movimenti corporei erano fondamentali. In caso di ebbrezza, si è visto, il nostro cervello deve sobbarcarsi un complesso lavoro per compensare gli errori di percezione causati dall’alcol, correggendo i comandi impartiti alle aree della corteccia che coordinano i movimenti del corpo. (ASAPS).

Sabato, 13 Maggio 2006
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