(ASAPS) – A stabilire le vittime
degli incidenti stradali non è solo un destino tragico. Il fenomeno, una vera
piaga per la società, è stato osservato dall’Organizzazione Mondiale della
Sanità che ha “trasformato” una tragica fatalità in causa di mortalità al pari
di un infarto o di un ictus cerebrale. I danni causati da incidenti stradali
sono destinati a scalare la vetta delle cause di mortalità. A stabilirlo sono
la Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa,
secondo le quali nel 2020 queste cause potrebbero arrivare a occupare il terzo
posto (nel 1990 erano al nono). Quindi non più
una casualità ma una causa piuttosto probabile di perdere la propria salute. I
dati attuali non sono certo rassicuranti: per ora quelli di riferimento
risalgono al 2004 e indicano che gli incidenti stradali sono la undicesima
causa di morte nel mondo. Considerando il tasso di mortalità ogni 100 mila
abitanti, i valori più bassi si registrano nei paesi più ricchi, quelli più
alti nei paesi poveri o comunque a medio reddito. Tuttavia, nei cosiddetti
paesi ricchi, il 2% del prodotto intero lordo viene investito nei costi diretti
degli incidenti stradali, il doppio rispetto ai paesi poveri (1%). Nella decade
degli anni ’90 c’è stato un incremento del 10% del numero di decessi annuali
sulle strade, tra il 1975 e il 1998 è cresciuto nel 44% in Malesia, del 79% in
India e oltre il 200% in Colombia, Cina e Botswana. Secondo la Banca Mondiale,
che ha contribuito a fornire i dati, la rapidità di crescita del rischio di
morte per incidente stradale dipende, per definizione, dal tasso di crescita
della motorizzazione di un paese e da come variano i tassi di incidenti fatali.
L’anello debole in questo scenario resta il pedone o comunque chi gira su due
ruote a pedali o a motore, sono infatti una popolazione di vittime stradali
molto ben rappresentate nella casistica e a maggior rischio di disabilità.
Ancora una volta il primato negativo lo detengono i paesi più poveri, dove
l’intensità del traffico e la promiscuità dei percorsi con veicoli ad alta
velocità aumentano le probabilità di coinvolgimento in incidenti. (ASAPS).
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