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I soci fondatori dell'ASAPS

Asaps una sigla, con 30 anni di vita, una forte garanzia a favore della sicurezza sulle strade

 

L’ASAPS, acronimo di Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale, nasce, nel 1991 per iniziativa di un gruppo di appartenenti alla Specialità di Forlì, Cesena, Ravenna e Faenza. Oggi il sodalizio, divenuto in Italia il simbolo stesso dell’impegno a favore della Sicurezza Stradale, conta oltre  13 mila soci, tra tutte le forze di polizia e tra la gente comune. Trenta anni fa,  un gruppo di Giacche Blu della Specialità, stanche di  sentire discorsi approssimativi o interessati  per l’assoluta mancanza di conoscenza dei temi costitutivi la sicurezza sulle nostre strade, divenne uno stimolo formidabile. I professionisti del settore, riuscirono per la prima volta – in Italia – a parlare fuori dal coro, a dire le cose giuste al momento giusto, iniziando così un cammino di studio e di crescita culturale che in altri stati era già lanciato da tempo.
L’ASAPS è oggi presente in tutti gli uffici ed i comandi della Polizia Stradale ed in molti della Polizia Locale, con una struttura di oltre 600 tra referenti provinciali e responsabili periferici, con un trend di crescita, anche fra i comuni cittadini.  

La forza di questa struttura è stata la propria capacità di divenire una vera e propria agenzia, paragonabile – per temi trattati e scientificità dell’approccio alle problematiche – agli uffici ministeriali sorti nel corso degli anni in gran parte dell’Europa e del mondo cosiddetto occidentale. Oggi, i suoi osservatori costituiscono una fonte preziosa di dati e considerazioni, sintesi dell’applicazione tra conoscenza pratica del “pianeta strada” e le profonde implicazioni sociologiche che stanno alla base stessa della società moderna, prima tra tutte la necessità di muoversi, per motivi economici o ludici. Insieme a Sicurstrada, l’ASAPS ha realizzato in questi anni moltissimi testi destinati alla diffusione della conoscenza, come “Limiti di velocità? Ecco quelli reali”, “L’alcol e la droga alla guida”, “Non bere più del tuo motore” e “Gli utenti deboli della strada”, il Punto sulla patente a punti, affrontando gli argomenti ad un linguaggio diverso, fatto per essere compreso da tutti. Ultimamente l’associazione ha stampato in diverse decine di migliaia di copie un opuscolo sulle regole per la sicurezza dei bambini in auto e sulle strade”.  Nel 2011 l’Associazione dà alle stampe il testo: 1861 -2011 Centocinquant’anni di Storia dell’Italia Unita visti attraverso le regole della strada. Dai regolamenti di fine ‘800 ai Codici del ‘900, di Giuseppe Franco.

La rivista “Il Centauro” è divenuta negli anni un vero e proprio faro: i temi trattati finiscono nelle aule del governo, gli interrogativi spingono i media nazionali e locali ad inchieste, si moltiplicano le tesi di laurea o gli elaborati scientifici che citano il periodico alla stregua dei più autorevoli giornali scientifici.

Qui trovano posto gli osservatori sulla Pirateria Stradale, sul fenomeno del Contromano, sugli Incidenti del fine settimana, sul Lancio Sassi (l’ASAPS ottenne la numerazione dei cavalcavia a metà degli anni ’90 proprio grazie alla semplicità delle sue ricerche, che ponevano come prioritaria l’immediata localizzazione degli scenari), sulla violenza alle forze di polizia – con l’osservatorio “Sbirri Pikkiati” e quello di più recente costituzione, nato con lo scopo di monitorare l’indice di coinvolgimento dei cittadini stranieri nel fenomeno infortunistico. Recentemente sono nati anche gli osservatori sugli incidenti ai bambini e quelli nei cantieri stradali e ai trattori agricoli, quelli ai pedoni, ciclisti e con monopattini, gli incidenti con animali, quelli che coinvolgono le forze di  polizia, i plurimortali

La rivista ufficiale il Centauro ha una tiratura di oltre 15mila copie sul territorio nazionale ed è molto diffusa fra le istituzioni che si occupano di sicurezza. Il risultato, dopo 30 anni di duro lavoro nella sede di Forlì, è quello di aver realizzato un vero e proprio Centro Studi, che ha saputo guardare oltre l’estrazione professionale dei propri fondatori e dei propri soci, e che è riuscita ad attestarsi ben oltre la linea Maginot della violenza stradale: è movimento di opinione, è pensiero pratico che ogni giorno cresce e si evolve, come il suo portale web (www.asaps.it), aperto agli albori di internet – quando la connessione era ancora quella dei modem a 56k – e che oggi ha ricevuto milioni di visite, con un trend giornaliero di 30/40mila pagine lette. Le principali agenzie di stampa (Ansa, Agi, AdnKronos) ed i quotidiani più letti (Corriere della Sera, La Repubblica, Quotidiano Nazionale ed altri) pubblicano quasi giornalmente le notizie riportate sul sito dell’Asaps, che aggiorna senza soluzione di continuità le notizie provenienti da tutto il mondo, grazie alle proprie fonti ed alla collaborazione sempre più stretta con soggetti come l’ETSC (European Transport Safety Council), l’UPI (Ufficio Svizzero per la Prevenzione degli Infortuni). Anche l’Agenzia Nuova China, il Shanghai Daily e  il New York Times hanno rilanciato i dati degli Osservatori ASAPS sulla pirateria stradale e sulle Stragi del sabato sera. La sua continua attenzione verso l’estero e la crescente affidabilità sui temi strettamente nazionali, sono valsi all’Asaps la convocazione da parte della Commissione Europea al tavolo di relatori per l’European Road Safety Charter, sottoscritta a Roma il 25 ottobre 2005: ma è solo uno dei tanti frutti raccolti grazie al duro lavoro dello staff dell’Asaps, entrata nel frattempo a far parte della Consulta Nazionale per la Sicurezza Stradale istituita presso il CNEL ed inserita, con decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti dell’8 giugno 2001, nell’elenco degli “enti e delle associazioni di comprovata esperienza nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale”, così come disposto dall’articolo 1 del decreto ministeriale del 10 dicembre 1993. Inoltre dal 2007 l’ASAPS fa parte della Consulta per la sicurezza e la qualità del servizio presso Aspi – Autostrade per l’Italia.

Inoltre l’ASAPS ha inventato per prima il termine Omicidio stradale in Italia tanto che già nel 2010 acquistò il dominio www.omicidiostradale.it , poi ceduto a titolo gratuito all’Associazione Lorenzo Guarnieri di Firenze con la quale, assieme all’Associazione Gabriele Borgogni, promosse nel 2011 la raccolta delle firme (81.500) per l’approvazione della legge, poi definitivamente varata nel marzo 2016.

Presidente dell’associazione è Giordano Biserni, 69 anni, laureato in giurisprudenza, giornalista pubblicista, per 30 anni in servizio nella Polizia Stradale, collaboratore  di numerose trasmissioni  Rai come “Italia istruzioni per l’uso” condotta da Emanuela Falcetti,  Radio24, RTL, collabora con Isoradio sui temi della sicurezza stradale,  ha partecipato come ospite a numerose trasmissioni televisive come Uno Mattina, Sabato e Domenica, Exit, Maurizio Costanzo Show, Report, Tv7, Geo e Geo e altre, ed è intervenuto in numerose emittenti private dove si occupa di sicurezza stradale. Collabora inoltre con la rivista Quattroruote e altre riviste del settore della mobilità e quotidiani nazionali.

Biserni è stato spesso chiamato a tenere lezioni nelle Università italiane durante dei master o in diversi convegni.

L'Asaps ha la sua sede nazionale in Forlì, via Consolare, 1 - utenze telefoniche: Tel. 0543/704015; fax 0543/701411.

Ha un proprio sito www.asaps.it - e-mail sede@asaps.it, pec: sede@pec.asaps.it

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