Sembra
che il contenuto del DL 151 di modifica al CdS, abbia spaventato
molte categorie e gli automobilisti in generale.
Se alcuni limitati correttivi e aggiustamenti (ad esempio nella
parte riferita al trasporto pesante, e su alcune punte di sottrazione
dei punteggi) possono essere considerati, gli oltre 300 emendamenti
presentati dai parlamentari fanno presagire un pericoloso svuotamento
del telaio della nuova normativa, tale da vanificarne in larga parte
l’efficacia.
Stupisce che si vogliano rivedere anche le nuove stesure degli articoli
186, guida in stato di ebbrezza da alcol e 187, guida sotto l’influenza
di sostanze stupefacenti. Questo aspetto desta particolare allarme
in quanto significherebbe una clamorosa retromarcia rispetto alle
positive ed efficaci modifiche contenute nel DL.
Se l’assalto alla diligenza del decreto, porterà allo stravolgimento
del telaio che ha modificato efficacemente il CdS, i parlamentari
dovranno assumersene la responsabilità rispetto al dilagare della
sinistrosità e il ministro delle Infrastrutture non potrebbe che
trarne le logiche conseguenze di seguito al ribaltamento di un DL,
(per altro presentato dal ministro come innovativo e risolutorio
dei problemi della strada) da parte della sua stessa maggioranza,
dopo che questo ha già ingenerato non poche incertezze nella sua
fase applicativa iniziale.
L’Asaps esprime qualche perplessità anche per le dichiarazioni rese
alla stampa del Segretario Generale dei Giudici di Pace che in questi
giorni ha espresso pareri che possono incentivare la molla dei ricorsi,
già di suo abbastanza tesa, come il riferimento alla mancanza dei
regolamenti che dovranno ordinare le modalità dei corsi di aggiornamento
per il recupero dei punti, quale motivo di annullamento delle sanzioni.
In questo modo l’incertezza sulle regole della strada si fa sempre
più fitta.
Semmai
andranno individuati criteri premianti con sconti nel campo assicurativo
per quanti, senza essere incappati in incidenti con responsabilità,
dimostrino nei due anni precedenti di non essere mai stati sanzionati
e di non aver perso punti.
Forlì, lì 10 luglio 2003