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Notizie brevi 19/05/2006

Dal SISS un allarme: segnaletica stradale logora e confusa


Cartelli stradali illeggibili, danneggiati o mal posizionati. Questa la realtà che emerge da un’inchiesta effettuata da l’Automobile, la rivista dei Soci ACI, presentata oggi a Riva del Garda nell’ambito della quarta edizione del SISS, il Salone Internazionale della Sicurezza Stradale. Viaggiando lungo le statali, le provinciali e le comunali, sono stati scoperti orrori ed errori. Si salva il Trentino Alto Adige, che si distingue per una segnaletica quasi perfetta.
Sul tema della segnaletica l’ACI ha voluto centrare la quarta edizione del SISS. Nel corso di una specifica sessione dei lavori, autorità ed esperti del settore sono stati chiamati al confronto sulla base dei dati raccolti in tutta Italia dalla maxi inchiesta de "L’Automobile", pubblicata fino ad oggi in dodici focus regionali.

L’inchiesta ha analizzato il posizionamento, la chiarezza, lo stato di conservazione dei cartelli stradali: il risultato è una sequenza impressionante di errori e di orrori con qualche fortunata isola felice come il Trentino Alto Adige. Situazione completamente diversa in altre regioni del nord Italia: Piemonte, Veneto e Lombardia si distinguono per la confusione e per la scarsa leggibilità dei segnali, oltre che per la massiccia presenza di manifesti pubblicitari che spesso nascondono i cartelli stradali.

In Liguria il caos dei cartelli lascia sbigottiti, anche se nella zona delle Cinque Terre i segnali sono nuovi e in piena efficienza. In Friuli Venezia Giulia, invece, la segnaletica appare chiara, razionale e in un buono stato di conservazione. Al Centro la situazione appare migliore in Emilia Romagna, dove il problema principale sembra essere quello delle strade strette e trafficate, e in Umbria dove, invece, il pericolo per chi guida è rappresentato dalle profonde buche. Nelle Marche lo stato della pavimentazione desta più preoccupazioni dei cartelli stradali. Non raggiunge la sufficienza, infine, la Toscana, con una segnaletica vecchia e confusa.

Nel Mezzogiorno il quadro peggiora: cartelli "corrosi, messi alla rinfusa, caotici" in Campania, con qualche eccezione lungo la strada che collega Santa Maria Capua Vetere a Capua. In Calabria, addirittura, la segnaletica è spesso utilizzata come bersaglio e in alcuni punti posizionata senza alcun criterio logico.


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Venerdì, 19 Maggio 2006
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