STRASBURGO - Trasferire il trasporto stradale di merci
verso modalita’ piu’ ecologiche come le vie ferrate e marittime.
Questo l’obbiettivo del progetto, denominato ’’Marco Polo’’, votato oggi dal Parlamento
europeo, per il quale la crescita del traffico arreca conseguenze negative in
termini di costi di infrastrutture stradali supplementari, incidenti,
congestione del traffico, affidabilita’ della catena di approvvigionamento e
danni ambientali.
Il programma, dotato di 400 milioni di euro, mira a creare uno strumento
’’volto a ridurre la congestione stradale, a migliorare le prestazioni
ambientali del sistema di trasporto e a potenziare il trasporto intermodale,
contribuendo in tal modo ad un sistema di trasporti efficiente e sostenibile,
che dia valore aggiunto all’Ue, senza conseguenze negative per la coesione
economica, sociale o territoriale’’.
Il programma sara’ attivo dal primo gennaio 2007 fino al 31 dicembre 2013, e la
sua finalita’ e’ il trasferimento ’’di una parte sostanziale del previsto
aumento annuo del traffico merci internazionale su strada verso il trasporto
marittimo a corto raggio, il trasporto ferroviario e le vie navigabili interne
o una combinazione di modi di trasporto in cui i percorsi stradali sono i piu’
brevi possibili’’.
In assenza di ’’un’azione risoluta’’, avvertono gli eurodeputati, il trasporto
di merci complessivo su strada in Europa dovrebbe crescere di oltre il 60%
entro il 2013.
L’ effetto sarebbe un aumento del trasporto internazionale di merci su strada,
nel periodo 2007-2013, di 20,5 miliardi di tonnellate/km l’anno per i 25 stati
membri dell’Ue.
Il programma e’ aperto alla partecipazione dei paesi candidati all’adesione ed
a quelli confinanti inclusi Russia, Bielorussia, Moravia e Ucraina), quelli dei
Balcani e della regione mediterranea.
Da ANSA
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