(ASAPS) BERGAMO – Aveva il giubbotto antiproiettile: per questo non cadeva, nonostante i
colpi esplosi dai Carabinieri andassero a segno. La mattinata di follia,
stavolta, ha come teatro la provincia bergamasca, dove un uomo di 23 anni,
pluripregiudicato ma munito del permesso di soggiorno, ha risposto col fuoco di
due micidiali calibro 7,65 all’alt che gli era stato rivolto da una pattuglia
di carabinieri, intervenuti per un incidente stradale. L’uomo era andato a
sbattere con la sua auto contro il muro di
una casa e poi era fuggito. Immediato l’allarme al 112, che ha inviato sul
posto una gazzella della Territoriale. I militari lo hanno rintracciato poco
distante, dopo un altro incidente stradale provocato evidentemente dalle
precarie condizioni psicofisiche del 23enne extracomunitario. Gli hanno
intimato l’alt, ma come in un thriller della peggior specie l’uomo ha estratto
dalla cintola due pistole ed ha cominciato a sparare all’impazzata. I due
carabinieri hanno risposto al fuoco, ma lui – lo sparatore – non cadeva. Nel
corso del conflitto a fuoco il delinquente ha ricaricato più volte e si è
spostato nella centralissima piazza della chiesa di Zanica, dove una sua
pallottola ha ferito al polso l’appuntato Carmelo Turrito. Nel frattempo sono
arrivati rinforzi, anche con un elicottero: altri militari hanno sparato,
mentre il potenziale killer continuava indisturbato nella sua corsa verso il
centro del paese. Quando è stato chiaro che indossava un giubbotto
antiproiettile, i carabinieri hanno mirato alle gambe, ma solo quando le
pallottole che lo colpivano agli arti inferiori e nella parte bassa del corpo
sono state 18, è stramazzato a terra. Nel paese sono stati lunghi minuti di
panico, anche perché tutto si è svolto mentre in chiesa – colma di gente – veniva
officiata la messa domenicale. Alla fine il romeno è rimasto a terra, mentre il
carabiniere, il cui polso è stato spezzato in due dal proiettile, ha portato a termine l’azione. Ora gli
investigatori cercheranno di capire dove il criminale si sia procurato le armi,
giubbotto antiproiettile compreso, a cosa gli sarebbero servite. È stata
identificata nel frattempo una donna italiana che gli aveva dato più volte
ospitalità. Ormai il Far West è ad ogni angolo di strada: a Milano, un altro
folle ha fatto irruzione su un autobus dell’ATM nella zona della Comasina,
brandendo una bottiglia piena di benzina. A forza di strilli ha fatto scendere
tutti e poi ha incendiato il pullman. Nessuno si è fatto male, ma la scena
lascerà parecchia gente terrorizzata. Pochi minuti dopo è stato bloccato dai
carabinieri. (ASAPS) |
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