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Comunicati stampa 27/06/2003

Comunicato stampa - MODIFCHE AL CDS: UN PACCHETTO COMPLESSIVAMENTE POSITIVO RIMANGONO I 150 KM/h. MISURA POPULISTICA, INUTILE E PERICOLOSA SERVONO PERO’ INTERVENTI SULLE STRUTTURE STRADALI E SERI CONTROLLI.

 

Comunicato stampa


MODIFCHE AL CDS: UN PACCHETTO COMPLESSIVAMENTE POSITIVO
RIMANGONO I 150 KM/h. MISURA POPULISTICA, INUTILE E PERICOLOSA
SERVONO PERO’ INTERVENTI SULLE STRUTTURE STRADALI E SERI CONTROLLI.


Il complesso delle modifiche al CdS adottate con DL del governo appare nel suo insieme positivo per la maggior parte dei suoi aspetti. In particolare l’introduzione della patente a punti, che conclude una storia ormai infinita, va salutata con favore ma anche con l’auspicio che la parallela banca dati che raccoglie le segnalazioni delle numerose polizie che operano sulla strada, sia posta nelle condizioni di poter operare adeguatamente. E’ prevedibile su questo versante il moltiplicarsi dei ricorsi ai GdP, per rallentare la conclusione dei procedimenti. Molto condivisibile l’introduzione del patentino per i ciclomotoristi minorenni, e anche per i conducenti di veicoli a 3 ruote non protetti. Peccato per il rinvio degli effetti della norma al luglio 2004. Per le City Car un patentino sarebbe stato comunque assolutamente auspicabile anche per i maggiorenni. Molto positive le misure adottate per il contrasto della guida in stato di ebbrezza e sotto l’influenza di sostanze stupefacenti. Ciò consentirà, finalmente, screening più ampi e dissuasivi. Atteso e condivisibile l’inasprimento delle sanzioni per il settore dell’autotrasporto, in particolare per chi supera i tempi di guida e chi non effettua i turni di riposo. Positiva anche la previsione del ritiro della patente a carico di chi "tarocca" i cronotachigrafi per falsare la reale velocità registrata sui TIR e altera i limitatori di velocità. Misure che dovrebbero contribuire ad ostacolare lo sfruttamento dei conducenti e l’abusivismo nel settore del trasporto, con l’auspicabile estensione dei controlli ai conducenti stranieri. Secondo l’ASAPS è invece assolutamente deprecabile il limite dei 150 km/h nelle autostrade a 3 corsie. Si tratta di una misura populistica, inutile e pericolosa. Populistica perché tende ad intercettare un facile consenso fra gli automobilisti (in Italia elevare i limiti è altrettanto popolare che abbassare le tasse); inutile perché di fatto saranno pochissimi gli enti concessionari che la autorizzeranno (a loro rischio). Secondo il parere di alcuni esperti le autostrade italiane sarebbero progettate per velocità che non possono superare, con margini di adeguata sicurezza, i 140 Km/h. Saremo gli unici in Europa e forse nel mondo ad elevare un limite in un momento in cui gli altri Paesi adottano misure ulteriormente limitative. Per altro con un trend d’incidentalità che ci sta facendo scivolare sempre più in basso nella graduatoria della sicurezza nell’Ue. In quelle autostrade si potrà ritirare una patente solo a chi viaggerà a 201 km/h, roba da Schumacher. Si dovrà poi tenere conto (e qui sta il vero pericolo) dell’effetto psicologico di traino per quanti viaggiano su qualsiasi strada, che sentiranno la misura come un segnale di tolleranza. Misura pericolosa perché mentre a 130 Km/h servono circa 135 metri come distanza di sicurezza (tempo di reazione più spazio di frenata), a 150 ne serviranno ben 175, tutto questo in autostrade già sature e con la presenza massiccia di veicoli pesanti, costituirà un oggettivo e prevedibile pericolo. Per altro a maggiore velocità corrisponde una maggiore frequenza di sinistri anche lievi, con più frequenti rallentamenti e l’inutilità della velocità più elevata. L’ASAPS ricorda anche che oltre alle condivisibili misure adottate servono interventi di adeguamento strutturale delle strade e della segnaletica e una generalizzata e convinta educazione stradale e una formazione adeguata dei patentati. E’ poi assolutamente indispensabile una vera intensificazione dei controlli su strada. Nessuna legge, anche la più draconiana, esplicita i suoi effetti se non si garantisce la certezza della sanzione.


Forlì, lì 26 giugno 2003

Giordano Biserni
Presidente Asaps

 

Venerdì, 27 Giugno 2003
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