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Rassegna stampa alcol e guida del 22 maggio 2006

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

 IL MESSAGGERO

Ubriaco al volante, fa una strage davanti al night 

Avellino, piomba su un gruppo di persone: 2 morti e 3 feriti. La patente a punti non frena i giovani 

ROMA - Un fine settimana che allunga l’elenco dei morti sulle strade. Si è trattato di incidenti che, nella maggior parte dei casi, sono stati attribuiti all’alcol, all’eccesso di velocità, alla mera disattenzione. Rotondi, a pochi chilometri da Avellino: escono in cinque dalla discoteca, si fermano a parlare e un bolide senza controllo li centra in pieno. Due muiono sul colpo e altri tre restano a terra feriti gravemente. Alla guida di una Opel Corsa un uomo di 25 anni che, prima di mettersi alla guida, aveva fatto il pieno di alcol.

In Calabria, a Roseto Capo Spulico, due tifosi del Catania calcio sono morti e altri due sono rimasti feriti. I quattro, che stavando andando a Lecce per seguire la partita in trasferta, viaggiavano su una Punto: la velocità, forse, era oltre il limite. L’auto è finita fuori strada e si è schiantata contro un albero.

Potrebbe essere stato un colpo di sonno, in provincia di Sassari, ad aver ucciso un giovane di 22 anni e ad averne feriti altri tre. Uno di loro è in coma. Era l’alba di ieri mattina quando i quattro ragazzi (tra i 22 e i 24 anni) stavano rientrando dalla discoteca. Cinture di sicurezza slacciate e sonno: l’auto, alla fine di un rettilineo ha sbandato ed è volata in aperta campagna. Il conducente è stato sbalzato dall’abitacolo ed è deceduto sul colpo. Ha perso il controllo del mezzo ed è finito contro il guard rail sull’A1 un motociclista che è rimasto decapitato. Viaggiava lungo l’autostrada del sole in carreggiata nord, ha sbandato e non è più riuscito a riprendere la direzione.

Ancora un sabato e domenica neri. Una lunga lista di incidenti nonostante, statistiche alla mano, l’introduzione della patente a punti nel 2003 sia riuscita a far diminuire del 20% il numero delle morti sulle strada. Il primo anno, il maggior successo: le vittime sono calate del 18,8% confrontando i dati del 2003 con quelli del 2002. E’ il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ad aver analizzato il cambiamento dei comportamenti degli automobilisti dopo l’entrata in vigore delle misure restrittive. Un’inversione di rotta che, a distanza di tre anni, può essere confermata. La diminuzione delle vittime è rimasta sempre intorno al 20% rispetto al periodo in cui la patente non era minacciata dal ”taglio“ dei punti. Il rapporto del Ministero, sovrapponendo i dati del 2004 su quelli del 2005, parla di una «forte riduzione del numero totale di incidenti stradali e dei relativi decessi ed una ancora maggiore riduzione dei feriti pari al 22,1%». Ma, secondo gli esperti, ancora non è sufficiente per parlare di viaggi sicuri.

Per questo, i controlli sulle strade, soprattutto durante il week end, non sono stati diminuiti. La patente a punti, infatti, sembra non essere ancora riuscita ad incidere sulle scelte dei giovani e dei giovanissimi al volante.

C.Ma. 


 

 

IL MATTINO (AVELLINO)

Urla e lacrime interrompono la movida del sabato sera 

Rotondi. All’improvviso la musica all’interno del «Wizard» si è interrotta. E da fuori si sentivano le sirene delle ambulanze e le grida di dolore. Tutti i giovani che erano all’interno del discopub si sono riversati in strada per capire cosa fosse avvenuto. L’euforia del sabato si è trasformata in una triste litania di lacrime e preghiere. Due morti, un ferito grave, altre quattro ricoverati: è il tragico bilancio di una carambola tra auto provocata da un giovane che, ad alta velocità ed in stato di ebbrezza, è piombato su un gruppo di giovani. La serata di gioia al «Wizard», la serata è finita all’una di sabato notte. Nessuno ha avuto più il coraggio di continuare il divertimento notturno in discoteca. Il «Wizard» è un discopub che come tanti si trova lungo la strada statale Appia. Una zona facilmente raggiungibile da Caserta e Benevento e, quindi, davvero uno dei punti di massima del divertimento del sabato sera. Ma purtroppo proprio l’Appia rappresenta un grandissimo pericolo con le auto che vengono lasciate lungo la carreggiata in posti poco illuminati. Poco dopo l’alba, dei fiori freschi sono stati portati nel posto dove hanno perso la vita, Clemente Di Crescenzo, il parcheggiatore del «Wizard», e Valerio Lombardi di 18 anni. Le mani caritatevoli e pietose che hanno posato i fiori erano quelle di due ragazze che servono ai tavoli nel locale. Dagli occhi rossi si vedeva che avevano trascorso la notte in bianco, a piangere per il loro amico che incontravano ogni fine settimana. Spesso, nelle notti invernali, gli portavano da bere per rendergli più sopportabile il freddo. Una delle prime ambulanze ad arrivare sul posto è stata quella della confraternita Misericordia di Cervinara. A bordo come soccorritore c’era Giovanni Bizzarro, un ragazzo che spesso effettua turni per la confraternita e si trova con frequenza davanti ad incidenti anche mortali. Ma nessuno di quelli che aveva visto sino ad ora erano paragonabili a quello della notte scorsa. «Mai visto tanto sangue - ha detto Giovanni Bizzarro - l’asfalto era diventato rosso. Abbiamo sentito gente lamentarsi e all’inizio siamo rimasti quasi spiazzati. Non sapevamo dove andare. Ma poi ci siamo fatti forza ed abbiamo caricato il primo ferito, correndo verso Benevento». pa.pa.


 

LA PROVINCIA DI SONDRIO

Dopo gli ultimi incidenti Strade sicure: ritirate 8 patenti, quasi tutte a giovani

(r.c.) Otto patenti ritirate e decine di punti della patente decurtate. È una prima risposta delle forze dell’ordine all’inquietante sequela di incidenti stradali che in meno di una settimana ha provocato quattro vittime sulle strade della provincia di Sondrio. Tutte giovani, come quasi sempre succede quando i sinistri si verificano nel fine settimana o vedono coinvolti dei motociclisti. Al termine della riunione in prefettura del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, il prefetto di Sondrio Sante Frantellizzi lo aveva annunciato: per fermare la scia di sangue non si può prescindere dai controlli e dalla repressione. Ecco perché già per venerdì sera era stato annunciato un numero di pattuglie sulle strade ancora più elevato del solito. Proprio il venerdì, d’altra parte, sembra essere diventato uno dei giorni più pericolosi. E così al questore Filippo Nicastro è stato affidato il compito di coordinare le forze dell’ordine da dislocare sul territorio. Ai controlli hanno partecipato la polizia (con la volante e la stradale), i carabinieri e la guardia di finanza. Nell’ambito dei servizi di pattuglia, sono stati allestiti dei posti di controllo nelle zone considerate particolarmente "calde" sotto il profilo del rischio di incidenti, in particolare vicino ai locali pubblici maggiormente frequentati dai giovani. Soltanto la polizia ha controllato 35 auto, identificando 65 persone ed elevando 6 contravvenzioni, di cui 4 in stato di ebbrezza. Per questi ultimi automobilisti, come per i 4 contravvenzionati dai carabinieri per la stessa infrazione, è scattato il ritiro della patente e la decurtazione di 10 punti dal documento di guida. Un segnale non poco preoccupante: in prevalenza si tratta di giovani di età compresa tra i 20 e i 25 anni.


 

CORRIERE ADRIATICO

Giovane ubriaco è stato fermato dai carabinieri

Sfascia la pompa di notte

FALCONARA - Sfascia la pompa al distributore Api di notte e poi si dà alla fuga. E’ successo l’altra notte quando alla stazione di servizio adiacente alla raffineria, sulla statale tra Falconara e Marina di Montemarciano, un giovane che sembrava intento a far rifornimento dopo aver preso la pistola, ha invece usato la parte in acciaio delo strumento per sfasciare la pompa e rovinare tutto quanto gli capitava a tiro. L’episodio è stato notato da alcuni automobilisti che si trovavano nella zona e per questo sono stati subito allertati i carabinieri della Tenenza falconarese che si sono subito messi in movimento. Nel giro di pochissimo tempo, grazie al numero di targa, sono stati in grado di fermare nella zona di Senigallia l’individuo che ha ammesso l’accaduto ed è stato denunciato.


 

IL GAZZETTINO (VENEZIA)

Rocambolesco episodio l’altra notte in via Trento sempre nel rione Piave

Show di due marocchini ubriachi Arrestati per resistenza ai poliziotti

Questa volta è toccato a via Trento. Non molto distante da via Piave. E ancora una volta, provvidenziale è stato l’intervento degli agenti di una volante che, con più di qualche difficoltà e subendo le angherie di qualche facinoroso, sono riusciti a bloccare due cittadini marocchini, ubriachi e che erano andati in escandescenza prima all’interno di un bar e poi con gli agenti che li avevano bloccati per controllarli.

L’ennesimo episodio di microcriminalità è accaduto l’altra sera, verso le 22.30 all’esterno di un negozio in via Trento quanto è scoppiato un diverbio tra B.S., 35 anni, extracomunitario, residente a Mestre vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, pesantemente ubriaco, e il titolare del negozio che poco dopo ha chiamato il 113. Poco dopo una volante è giunta sul posto venendo a conoscenza che la lite era scoppiata per la decisione di B.S. di non pagare le birre che poco prima aveva consumato all’esterno del locale. A quel punto, gli agenti hanno deciso di multare l’uomo per ubriachezza, ma mentre i poliziotti si stavano sistemando per compilare il verbale, B.S. ha pensato bene di passare all’azione cercando di afferrare violentemente al polso un agente mentre stava scrivendo, mentre quasi contemporaneamente un complice dell’uomo, A.Z., 27 anni, anch’egli marocchino, pregiudicato, si è messo a dar manforte all’amico spingendo violentemente di spalle un altro agente.

In qualche maniera, i poliziotti sono riusciti ad avere la meglio della coppia di marocchini che sono stati poi trasferiti in Questura, a Santa Chiara, per ulteriori accertamenti e per essere denunciati per resistenza a pubblico ufficiale. Ma una volta giunti a Venezia, i due stranieri hanno pensato bene di vender cara la pelle. A.Z. ha iniziato a compiere gesti autolesionistici mordendosi i polsi e sbattendo la testa contro il muro, mentre B.S. ha deciso di orientare le sue attenzioni sui poliziotti riempiendoli di calci, pugni e sputi. A nulla poi è valso l’intervento del Suem per calmare i due esasperati in preda ad una vera e e propria intossicazione alcolica. Solo verso mezzanotte, gli agenti sono riusciti a riportare a più miti consigli i due marocchini. Per loro, però, sono scattate le manette per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. I due stranieri sono stati trasferiti nel carcere di Santa Maria Maggiore a disposizione dell’autorità giudiziaria.


 

IL MATTINO (SALERNO)

Bruciati tre scooter nella notte

Ancora movida violenta a Salerno: nella nottata tra sabato e domenica sono stati incendiati tre motorini in via Dogana Vecchia, nel cuore del by-night. Un episodio di teppismo, secondo le forze dell’ordine allertate nella mattinata di ieri dai proprietari, dietro al quale potrebbe celarsi qualcosa di più. Anche una guerra tra bande. In quella stessa zona, difatti, di recente si sono verificate diverse liti tra giovani: apparentemente tutte per banali motivi. Su quanto accaduto nella nottata tra sabato e domenica sono comunque in corso delle indagini. I motorini, difatti, erano parcheggiati fuori ad alcuni portoni. E non appartengono a residenti ma a giovani frequentatori della movida. Non si esclude che possa trattarsi anche soltanto di un atto di vandalismo ad opera di qualche balordo ubriaco, un gesto fatto tanto per divertimento senza pensare alle conseguenze. Conseguenze che potevano essere molto gravi se si considera che i tre scooter potevano esplodere e causare danni agli immobili vicino ai quali erano stati parcheggiati oppure, ancora peggio, ferire qualche passante distratto. Per fortuna non si è verificato nulla del genere. I tre mezzi sono stati sottoposti a sequestro giudiziario e verranno ora controllati dagli uomini della Scientifica che dovranno appurare se è stato appiccato del fuoco oppure se si è trattato di un corto circuito. Magari un incidente. Uno dei tre motorini potrebbe aver preso fuoco e aver coinvolto anche gli altri. Ma un’ipotesi di questo tipo è stata subito esclusa dalle forze di polizia e anche dai vigili del fuoco che, allertati nel cuore della notte, sono immediatamente intervenuti per domare le fiamme. Ora saranno interrogati anche i proprietari per capire se possano fornire indicazioni utili alle indagini. In passato, in quella stessa zona, ci sono stati altri episodi di questo tipo. Talvolta passati inosservati perché hanno riguardato soltanto un mezzo. E spesso, in quella stessa zona, si sono verificate anche risse i cui autori non sono mai stati individuati. E, soprattutto, non si conosce il motivo che vi è alla base. Si indaga anche nel mondo degli extracomunitari i quali, spesso ubriachi, sono la causa principale delle risse.


 

LA SICILIA

Modica. Sicurezza nelle strade che collegano con la costa. La richiesta arriva da un gruppo di residenti e villeggianti di Maganuco e Marina di Modica, allarmati dal verificarsi di continui incidenti, spesso anche mortali. "In passato -dicono - sono stati organizzati dei controlli lungo le strade maggiormente trafficate con l’ausilio dei volontari della Protezione Civile. Lo si è fatto perfino in coincidenza con le festività del Natale e della Pasqua. Ci si sta avvicinando a grandi passi alla stagione balneare e già ieri, in coincidenza con l’arrivo del gran caldo, s’è visto chiaramente che le strade che portano al mare erano più trafficate del solito, proprio perché sono stati in molti a prendere d’assalto le nostre belle spiagge. Non si è ai livelli della stagione alta ma già si può notare subito che ci sono i presupposti per rendere rischiosa la circolazione da e per il mare. Controlli delle forze dell’ordine, coadiuvate dai volontari della Protezione Civile, così come s’è fatto qualche anno fa potrebbe essere una buona soluzione se si riuscirà a programmare seriamente il tutto sin da ora". Le arterie che sono maggiormente soggette a rischio d’incidenti sono la Modica-mare, la vecchia Modica-Pozzallo e la "veloce" che conduce a Maganuco, Marina e al porto di Pozzallo, ossia la Ss 194. Qui succede molto spesso che i limiti di velocità non vengono in alcun modo rispettati e nemmeno si osserva all’uscita delle stradette laterali, tranne nella 194, dove non ci sono sbocchi, il segnale di stop. Gl’incidenti sono pertanto all’ordine del giorno, mettendo a rischio l’incolumità pubblica. Proprio nella prima mattinata di ieri, a causa della velocità piuttosto sostenuta, una Fiat Stilo con tre giovani a bordo, sbandando è andata a finire sulla corsia opposta sulla Modica-Mare. Fortunatamente non c’erano mezzi che procedevano in senso opposto e la macchina è andata a finire contro un muro riportando danni alla carrozzeria, mentre le tre persone se la sono cavata con poche escoriazioni e una buona dose di paura. Sarebbe stato un gravissimo impatto con effetti imprevedibili se in senso inverso si fosse trovato a transitare un altro mezzo. Di episodi del genere, specie nei fine settimana, se ne verificano spesso, a parte i vari casi di ubriachezza del guidatore che spesso le forze dell’ordine in sede di controllo sono soliti riscontrare. Il problema è stato anche oggetto di discussione recentemente nel corso di un incontro con dei candidati all’Ars che s’è tenuto in un noto locale della litoranea Pozzallo-Sampieri.

GIORGIO BUSCEMA


 

LA PROVINCIA DI CREMONA 21.5.06

Il Motorock fa il pienone Migliaia i bikers in festa

Birra, musica, allegria per una grande edizione

di Giuseppe Bruschi L’invasione dei bikers, annunciata ed iniziata venerdì sera, ieri finalmente, civilmente e rumorosamente, c’è stata. Il parco del Po, supercontrollato e superaccaldato (anche se non sono mancati pomeridiani e serali salutari refoli di brezza padana), si è trasformato nell’Eden degli amanti di moto, birra, rock’n’ roll. Una festa coinvolgente, simpatica, fragorosa eppure ordinata. Con notevole soddisfazione e del Gruppo Custom Cremona e del suo capitano Roberto Guareschi che, prudentemente ma realisticamente, ha stimato in 3 mila i bikers arrivati da ogni angolo d’Italia. Ed ovviamente da mezzo mondo, con i tedeschi, tra cui il gruppo ‘Warlock’ in prima fila. Spiega il presidente Guareschi: «Ci siamo conosciuti in Germania, ad un raduno simile al nostro. Siamo diventati amici, ci hanno promesso che sarebbero venuto in riva al Po. Così è stato». Ma c’è anche chi ha attraversato mari in nave e monti in moto per mettere le tende (canadesi) al Parco del Po. E’ il caso del brasiliano Carlos e della sua bella compagna Alina, tutti di pelle vestiti, che confessano il loro amore per Cremona e per la birra che è l’ingrediente ‘tonico e tonificante’ della kermesse. Quest’anno la tedesca Eku, classe 1872, scorre a fiumi nei boccali e soprattutto troneggia in un enorme tank da 5 mila litri riempito due ore prima dell’inizio della festa. Tira moltissimo, e ieri alle 19 c’era già la coda, il ristorante tirolese, collocato sotto il megatendone ed affiancato dalla paninoteca. Crauti, salsicce, fagioloni, cipolle vanno a ruba e ci sono anche quelli che fanno il bis. E se le ruote ti rovinano le scarpe, niente paura. si possono comperare, insieme a scarponi, maglie, cinture e giubbotti. Un bazar da mille ed una notte. Poi note, quelle da milioni di decibell, allietano la notte. Grandi gruppi ieri sera sul palco: Midnite Sun, band casalasco-mantovana; U.D.O, band teutonica di livello internazionale, autentica icona dell’heavy metal con uno strepitoso Udo Dirkscheiner ed infine The Claymor che hanno debuttato a Cremona. Bene pure la lotteria, con una moto Guzzi Griso 1100 assegnata a mezzanotte (domani i numeri vincenti). I bikers hanno anche fatto la fortuna dei bar della città che li hanno accolti con simpatia. E stasera il Motorock 2006 chiude i battenti. In rumorosa bellezza.


 

LA PROVINCIA DI CREMONA 22.5.06

Via Mantova Motociclisti ubriachi

Ubriachi in sella alle loro moto, lungo via Mantova. Più di una segnalazione, ieri nel primo pomeriggio, è arrivata ai centralini di carabinieri, questore e polizia stradale. Tutte identiche: «Ci sono tre motociclisti in via Mantova che procedono verso la città a zig-zag. Sembrano ubriachi. E rappresentavano un pericolo evidente per gli altri utenti». Per questo, intorno alle 15, le forze di polizia hanno raggiunto la ex statale nel tentativo di bloccare il gruppo, a quanto pare fermato all’altezza di San Felice. La posizione dei motociclisti è al vaglio.


 

IL GAZZETTINO (VENEZIA)

IN TANGENZIALE 

La Polstrada ritira una ventina di patenti

Raffica di patenti ritirate l’altra notte dalla Polizia stradale di Mestre che ha operato principalmente lungo la Tangenziale. Nel corso dell’operazione sono stati pizzicati 21 automobilisti ai quali sono state ritirati i documenti di guida. Tra di essi, sei sono stati bloccati per guida in stato di ebbrezza. Nella rete della Polstradas è finito un triestino che percorreva la tangenziale nel cuore della notte a 192 chilometri all’ora e anche un neopatentato mestrino che è stato colto mentre guidava a 171 chilometri all’ora anche con una buona dose di alcol nel sangue. L’azione della Polizia stradale di Mestre rientra nelle attività di prevenzione e di sicurezza nell’ambito delle iniziative contro le cosiddette "stragi del sabato sera". Da tempo, infatti, la Polstrada è attiva sulle strade soprattutto nei week-end per contrastare gli automobilisti spericolati.


 

AFFARI E FINANZA (LA REPUBBLICA)

Campari si ringiovanisce e gioca la carta del rosso

restyling

RENATA FONTANELLI

L’abito non fa il monaco, ma in un certo senso aiuta. Soprattutto se si tratta di prodotti "vecchi" che hanno bisogno di ringiovanirsi e rinvigorirsi sul mercato. In questo caso si parla dello storico Campari, liquido alcolico dall’inconfondibile colore rosso, un po’ fuori moda ma sempre utilizzatissimo per cocktail e long drink. Per rilanciare il prodotto è stata studiata una nuova bottiglia, progettata da Claessens International, agenzia inglese specializzata in design e consulenza d’immagine. Come spiega Jean Jaques Dubau, vicedirettore marketing Internazionale del Gruppo Campari: «Non è la prima volta che la bottiglia cambia look. L’ultimo restyling risale al 1999, ma sono tre anni che ne parliamo».

La nuova bottiglia fa parte di una più complessa strategia di rilancio del marchio e di conquista di nuovi mercati. I conti del gruppo vanno comunque bene. Nel primo trimestre di quest’anno Campari cui fanno capo molti marchi alcolici e non ha avuto un aumento nelle vendite del 24%, raggiungendo 182,1 milioni di euro. Lo stesso Campari è cresciuto dell’8%. Spiega Dubau che: «Il fatto di rinnovare il packaging non riguarda soltanto noi. Basta osservare gli scaffali dei supermercati per rendersi conto che quasi tutti gli alcolici negli ultimi tempi hanno cambiato aspetto». Il celebre liquore rosso, ottenuto dall’infusione di alcool, acqua di erbe amaricanti, piante, erbe aromatiche e frutta, ha come primo mercato l’Italia, seguito da Brasile, Germania, Giappone e Francia, ed è distribuito in 190 paesi. Prima di modificare la bottiglia l’azienda ha svolto una capillare indagine di mercato per capire quale in realtà sia il messaggio portato avanti dalla bottiglia. Spiega Dubau: «E’ emerso che nell’immaginario collettivo internazionale il colore rosso è uno dei segnali più importanti della marca, per questo la bottiglia oltre ad essersi allungata ed impreziosita, oggi viene riempita fino al collo allungato, proprio per sottolinearne ancora di più il colore distintivo».

Oltre al restyling, Campari ha deciso di conquistare nuove fette di mercato soprattutto tra i più giovani. «Abbiamo — racconta Dubau — progetti molto importanti a livello di comunicazione e di pubbliche relazioni». L’anno scorso è uscita la prima edizione del calendario Campari, con protagonista Martina Colombari. Quest’anno ci sarà un nuovo calendario, più importante e più internazionale con una testimonial che per il momento resta top secret. «Sin dalla nascita nel 1860 Campari ha saputo tradurre il suo linguaggio grafico nei timbri stilistici della sua epoca, anticipando le tendenze e diventando a sua volta icona di moda e di stile. Dall’ascolto di opera e musiche da camera, generazioni si sono poi succedute a ritmo di swing, rock, house, lunge e Campari». Conclude infine Dubau: «Abbiamo ritenuto che fosse giunto il momento di studiare una nuova veste grafica che fosse in grado di proiettare ulteriormente Campari nel futuro, perpetuando la personalità e i valori del brand: passione, stile e contemporaneità. Un immagine capace di parlare ai consumatori di sempre come alle nuove generazioni».


 

AFFARI E FINANZA (LA REPUBBLICA)

Americani e russi: le alleanze globali dei Frescobaldi

vino e finanza

PAOLA JADELUCA

«Un’operazione puramente finanziaria. Dovevamo rifinanziarci. A fine 2004 abbiamo comprato la quota restante di Castel Giocondo, Luce della Vite, e ancora il 50% di Ornellaia, investimenti impegnativi e tutte operazioni fatte in gran parte con il nostro cash». Vittorio Frescobaldi è il neopresidente di Tenuta Toscana, la nuova holding internazionale del vino creata con due partner di fama mondiale: la Spi Group di Yori Shefler, il re della vodka, e la Mip di Michael Mondavi, della dinastia americana di produttori della Napa Valley, in California.

Nella nuova società sono confluiti i tre asset di prestigio della famiglia Frescobaldi, le tenute toscane di Castel Giocondo, a Montalcino, dove si produce uno dei Brunello più celebrati, Luce della Vite, e la storica Ornellaia. L’arrivo dei nuovi soci è stato preceduto da un aumento di capitale, in base al quale il Gruppo Marchesi de’ Frescobaldi detiene il 72,29% del capitale. Spi Group il 25,82% e Mip, Mondavi Investment Partners, l’1,89%. Massimo riserbo, al momento, sul valore dell’operazione e della ricapitalizzazione. I Frescobaldi oltre ad essere i maggiori azionisti controllano anche la gestione. Oltre alla presidenza, anche il ruolo di amministratore delegato va a Giovanni Geddes da Filicaja, già al vertice del gruppo toscano.

«Potevamo scegliere una banca d’affari, un operatore di private equity, invece abbiamo preferito alleati comunque operativi nel settore, in grado di offrirci supporto finanziario ma anche una rete di alleanze internazionali fondamentale per la distribuzione dei nostri prodotti all’estero», racconta Frescobaldi. E spiega: «Il 50% delle etichette di Luce della Vite prende la via degli Usa, un mercato dove giochiamo in casa e l’alleanza con Mondavi ci garantisce la presenza. La Spi diventa invece un ottimo canale per espandersi nell’ex Urss, un mercato dalle forti potenzialità». Soci che non puntano solo alla remunerazione del capitale a scadenza, alla plusvalenza. Ma anche alla crescita industriale, del prodotto. Operazioni che nel mondo del private equity si chiamano di "direct venture", investimento finalizzato all’espansione del business prima che al ritorno finanziario.

Quello del vino è diventato un campo di battaglia, dove mai come ora sono stati messi in gioco così tanti soldi. E le aziende italiane, per quanto piccole hanno un ruolo di primo piano. Portando il nostro vino ai vertici delle classifiche mondiali: L’Ornellaia 1998, per esempio, è stato nominato vino dell’anno nel 2001 dalla rivista americana Wine Spectator, bibbia del settore; il Masseto 2001 ha ricevuto il massimo punteggio (100/100) dalla stessa testata. Etichette di lusso, vini lifestyle come si dice oggi, caratterizzati da una grande attenzione e una grande passione per la qualità. Per non parlare della valorizzazione nel tempo. Un lotto di 36 bottiglie di Brunello Castelgiocondo del 1990, a settembre dello scorso anno, a un’asta di Sotheby’s è stato invece aggiudicato a 1.127 sterline, su una valutazione di partenza di 480. Ma il mercato chiede alleanze forti, globali. Con i Mondavi da tempo esiste una stretta collaborazione. Insieme hanno dato vita a una jointventure paritetica per avviare, nel 1995, il progetto Luce della Vite. Ma ad agosto dello scorso anno la Mondavi Corporation è stata comprata da Costellation Brands, il numero uno americano, che così è subentrata nelle quote di Luce e delle altre toscane. Lo scorso anno i Frescobaldi, 57.600.000 di euro di fatturato realizzato tra proprietà distribuite tra Toscana e Fiuli Venezia Giula per oltre 1000 ettari, hanno rilevato la quota detenuta dalla Costellation in Luce, girandola poi alla Mip, nuova società costituita da Michael Mondavi, figlio di Robert, il capostipite, che ha in portafoglio Folio Fine Wine, importatore e produttore a cui i Frescobaldi si appoggiano in esclusiva per la distribuzione negli Usa. In questo passaggio, i Frescobaldi hanno anche ottenuto un diritto di prelazione sul 15%. L’Ornellaia, invece, era stata ceduta in blocco da Lodovico Antinori che l’aveva portata alla fama mondiale ai Mondavi, che a loro volta ne avevano ceduto la metà ai Frescobaldi. Lo scorso anno, infine, i Frescobaldi hanno rilevato l’altro 50%. Un evento: 91 ettari vitati sulla costa toscana, a pochi passi dal borgo medioevale di Bolgheri e dal celebre viale dei cipressi di Carducci, diventati un pezzo di storia della nostra economia, ritornati tutti italiani.

Un vortice di passaggi, ora sfociato nella nascita di Tenuta Toscana. Tutto è stato redistribuito. Mpi resta con una piccola quota. Entra invece un socio forte: la Spi, gigante della produzione e distribuzione. Nata nel 1997, possiede 130 marchi di bevande alcoliche, sia nazionali che internazionali. I brand di punta: Stolichhnaya, Moskovskaya, Kremlyovskaya e Riga Black Balsam, il cognac Beaufond e altri brand e gin. Ogni anno vende oltre 100 milioni di litri di superalcolici in più di 120 paesi. Una porta spalancata sugli ex paesi sovietici, dove l’acquisto di vino di alta gamma sta crescendo a ritmi sostenuti. Ma anche una rete distributiva che arriva in tutto il mondo.


 

GAZZETTA DEL SUD

India Italiana si lamenta su un aereo: ho una bomba in testa. L’arrestano ed evacuano i passeggeri

Un’emicrania... esplosiva

NEW DELHI – «Ho una bomba in testa», dice al suo vicino di posto riferendosi al suo forte mal di testa. Ma spaventa l’uomo che avvisa le hostess e il volo viene fatto evacuare e la ragazza arrestata.

Valentina G., milanese di 24 anni, sabato sera si è imbarcata sul volo dell’Indian Airlines che alle 18.15 partiva da New Delhi per Ahmedabad, nello Stato occidentale del Gujarat. Un volo di poco più di un’ora, che doveva portare Valentina nella città gujarati per incontrare un amico italiano, con il quale ripartire alla volta dell’Italia. Poco dopo aver preso posto sull’aeromobile, la ragazza ha detto in inglese al suo vicino: «I have a bomb on my mind», alludendo al fatto di avere un forte mal di testa.

Il vicino, un indiano, notando anche che la ragazza era in uno stato un po’ confuso, ha allertato le hostess. Valentina, almeno questo è sembrato al suo vicino di poltrona, parlava in modo strano e appariva confusa.

Tutti i passeggeri sono stati fatti scendere e i bagagli ricontrollati. Il caso ha voluto che sullo stesso volo, ripartito dopo oltre tre ore, viaggiassero il governatore del Gujarat, Nawal Kishore Sharma, il ministro del settore tessile, Shankarsinh Vaghela, il presidente della Commissione per l’energia atomica Chairman Anil Kakodkar e altri membri del governo locale.

Una volta evacuato l’aereo, la polizia ha immediatamente bloccato la ragazza che mostrava chiari segni di confusione. Portata all’ospedale, i medici hanno stabilito che la giovane italiana era semplicemente ubriaca. «Ho bevuto solo un po’ di vodka», ha dichiarato Valentina alla polizia. E’ stata immediatamente allertato il personale dell’ambasciata italiana a Delhi che è intervenuto in soccorso della ragazza, trattenuta quasi tutta la notte in ospedale. La ragazza, che conosce l’India poichè sua madre vive a Goa, nel centro del Paese, è stata interrogata da un team congiunto della polizia e dell’intelligence indiana, assistita dal personale della rappresentanza diplomatica. Dopo diverse ore di interrogatorio è stata rilasciata perchè a suo carico non è emerso nulla di penalmente rilevante. Alle cinque del mattino, grazie all’interessamento dei funzionari dell’ambasciata italiana, la giovane, che nelle prossime ore dovrebbe far ritorno in Italia, ha lasciato l’ospedale ed è tornata in aeroporto, per prendere il nuovo volo per Ahmedabad.


 

VIRGILIO NOTIZIE

Aeroporto Belfast intitolato a Best

Oggi avrebbe compiuto 60 anni, sua immagine anche su aereo

(ANSA) - BELFAST, 22 MAG - L’aeroporto di Belfast e’ stato intitolato a George Best, la leggenda del Manchester United scomparso lo scorso novembre. Best, morto dopo una lunga battaglia contro l’alcolismo, avrebbe compiuto 60 anni proprio oggi. Anche un aereo della ’Flybe’, compagnia low-cost, e’ stato intitolato al campione nordirlandese. L’immagine di Best e’ stata dipinta sull’aereo che copre la tratta Belfast-Manchester.


 

CORRIERE ROMAGNA

La follia dei nuovi barbari

RIMINI - Motorini dati alle fiamme in pieno centro nella notte, atti di vandalismo, un’altra sala giochi presa di mira dai ladri, botte sul marciapiede tra extracomunitari e, tre automobilisti denunciati per guida in stato di ubriachezza e, infine, ieri pomeriggio, anche qualche tafferuglio tra tifosi. L’estate non è ancora arrivata eppure la stagione è già calda almeno dal punto di vista della cronaca. Fuoco. L’altra notte, poco dopo le tre ignoti hanno appiccato il fuoco a quatto ciclomotori parcheggiati, in una zona a loro riservata, lungo corso d’Augusto, davanti al civico 14.Furto. Un’altra sala giochi di Marebello è stata presa di mira dai ladri. Dopo essersi introdotti all’interno i malviventi hanno devastato una decina di macchinette. In alcuni casi le hanno divelte per impossessarsi, oltre che dei soldi, anche delle schede interne ai videogiochi. Un lavoro da professionisti: non hanno lasciato impronte. Sul posto sono stati trovati dei guanti da chirurgo. Vandali. L’altra notte persone rimaste sconosciute hanno spaccato il pannello di vetro antisfondamento che divide, sempre a Marebello, un negozio di abbigliamento da una discoteca frequentata prevalentemente da stranieri.Botte in strada. Sempre nella stessa zona un gruppo di stranieri provenienti dall’Est Europa, probabilmente romeni, si sono azzuffati tra loro. All’arrivo delle forze dell’ordine però il gruppo si è disperso. Nel frattempo un ristorante vicino alla zona della zuffa, per evitare problemi, ha chiuso i battenti in anticipo.


 

CORRIERE ADRIATICO

Con l’omaggio alla carriera di Ferroni Senigallia si consacra città della fotografia

Un successo la “Notte dei musei”, pienone anche sul lungomare dove si scatena la guerra dei decibel

Weekend di musica, cultura e tante proteste

SENIGALLIA - Un weekend da tutto esaurito in centro e al mare, con la notte dei musei e i locali della spiaggia di velluto invasi dai giovani. Un sabato da incorniciare, con il classico rovescio della medaglia: le proteste dei residenti per la musica dei locali.(*) L’estate non è neanche cominciata e già c’è chi è pronto a scatenare l’ennesima guerra dei decibel, con tanto di chiamate alle forze dell’ordine e appello al Comune affinchè si vigili per il rispetto delle norme che regolano i concertini sul lungomare. Battibecchi che si sono consumati anche a quattr’occhi tra i ragazzi scatenati e forse anche un po’ alticci ed un gruppo di residenti del lungomare Alighieri: questi ultimi dopo avere tentato invano di zittire i ragazzi dalle finestre, hanno deciso di scendere in strada e di affrontarli faccia a faccia. Risultato: una quasi rissa che per fortuna è stata fermata da altri giovani che hanno assistito alla scena ed hanno calmato le acque. (...)

s.m.

 

(*) Nota: l’uso di alcolici da parte di numerose persone crea inevitabilmente dei problemi. Possiamo chiederci: “il divertimento ed il piacere di chi apprezza gli alcolici valgono il disagio di chi ne subisce le conseguenze”?

L’uso di alcolici nel suo complesso crea inevitabilmente lutti e sofferenza. Possiamo chiederci: “il piacere di chi apprezza gli alcolici vale la sofferenza da essi causata”?


 

La Stampa

Vino e vela s’incontrano a Sanremo

 

Il Messaggero Veneto

riecco cantine aperte

alcol, dieci patenti ritirate dai cc

ubriachi al volante, dieci denunce

no ai trucioli nel vino

 

Il Resto del Carlino (Macerata)

IL BUON BERE E’ tempo di vini rosati, ottimi con il pesce e con la pizza al posto della birra

 

Il Sole 24 Ore

Altro che vino, questa è una spremuta di legno

 

La Provincia Pavese

il vino dei celti battuto all’asta va via a 70 euro per ampolla

 

Trentino

giovani alticci danneggiano auto e negozio

 

Libertà

Ubriaco investe

 

L’Unione Sarda (Nazionale)

Ubriaco al volante: 2 morti...

Rientra a casa completamente ubriaco e picchia la moglie: disoccupato in cella

 

Il Tirreno

giovane ubriaco investe e uccide due persone

tossicodipendente minaccia volontari svs

usiamo i soldi delle multe per migliorare le strade

 

La Repubblica

ubriaco al volante, uccide due persone

 

La Nuova Sardegna

positivo all’etilometro: denunciato operaio di sarule

 

Gazze

Martedì, 23 Maggio 2006
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