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UBRIACHI AL VOLANTE, EMERGENZA CONTINUA - DOPO LA STRAGE DI AVELLINO, ALTRA IMPRESA DI UNo SBRONZO: IMBOCCA CONTROMANO L’AUTOBRENNERO E LA PERCORRE PER 20 KM, POI SPERONA LA POLIZIA STRADALE


Un incidente ad un’auto della Polizia Stradale (archivio)

(ASAPS) TRENTO – A poche ore di distanza dalla terribile sciagura di Avellino, dove un giovane ubriaco ha investito un gruppo di persone in attesa fuori dalla discoteca, uccidendone due e ferendone altre, un 42enne peruviano – ovviamente ubriaco fradicio – ha imboccato contromano l’autostrada del Brennero, percorrendola a folle velocità per oltre 20 chilometri, nel tratto compreso tra i due capoluoghi di provincia, Trento e Bolzano, e precisamente tra San Michele all’Adige (TN) ed Egna-Ora (BZ). Grazie alle segnalazioni di utenti terrorizzati dal siluro lanciato contro di loro e puntualmente evitato per un soffio, tutte le auto della Polizia Stradale si sono dirette verso il pazzo, alcune inseguendolo sulla carreggiata giusta, altre sbarrandogli la strada. In questi casi si tratta di una corsa contro il tempo, nella quale solo la sorte può giocare un ruolo decisivo. Proprio la pattuglia che ha bloccato il traffico è stata urtata violentemente dal pazzo scatenato: così forte che altri veicoli sono stati investiti dall’impatto. Nessuno, per fortuna, si è fatto male e anche l’ubriaco è uscito indenne – come nella migliore tradizione – dal groviglio di lamiere. Si tratta di un peruviano di 42 anni, residente a Mezzolombardo; con lui c’era un connazionale, che ovviamente lo aveva accompagnato anche nella bevuta. Una volta accertato che le sue condizioni fisiche erano buone, ad eccezione dell’alito e della concentrazione di alcol nel sangue, l’extracomunitario è stato obbligato a soffiare nell’etilometro, che per poco non è scoppiato: oltre 2,5 grammi di alcol per litro di sangue il valore rilevato. Gli agenti lo hanno ovviamente denunciato a piede libero, provvedendo a ritirargli anche la patente di guida, che potrebbe essergli sospesa fino a 2 anni. In alcuni paesi europei, l’uomo sarebbe finito in prigione con l’accusa di attentato alla circolazione stradale o di strage. Da noi, siamo pronti a scommetterci, tornerà a guidare comunque troppo presto. (ASAPS)


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Mercoledì, 24 Maggio 2006
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