Si svolto a Rocca di Roffeno, all’interno di
un suggestivo castello sull’alto appennino bolognese, un interessante convegno
realizzato da Sicurstrada, che ha fatto da cornice alla rievocazione di una
storica gara automobilistica che si disputava dal capoluogo emiliano fino ai
comuni del crinale appenninico. A partecipare all’evento, numerosi studenti
e insegnanti delle scuole superiori di Vergato, diversi rappresentanti dei moto
club bolognesi e diversi cittadini di Rocca di Roffeno. Presente Giancamillo Trapella, ispettore Cru di Unipol per l’Emilia Romagna
e la Sardegna, a prendere per primo la parola in rappresentanza di
Sicurstrada è stato Alberto Noto, che proprio immergendosi nel passato ha raccontato
come si svolgeva la giornata tipo di un automobilista “domenicale”
confrontandola con il presente. E’ poi stata la volta di Giorgio Ghedini, medico dell’asl
bolognese, che ha analizzato i comportamenti cui taluni conducenti sono indotti
alla guida dell’auto, con particolare riguardo agli aspetti che coinvolgono i
giovani. Presente anche l’Asaps attraverso il
consigliere nazionale Roberto Rocchi,
che ha dapprima fatto il punto su alcuni aspetti legati al codice stradale, per
poi esaminare le varie situazioni, anche di carattere morale, che nascono nelle
fasi del post-sinistro. Paolo
delle Piane, istruttore dei corsi di guida sicura, ha fatto leva
sull’errata convinzione dei giovani di saper guidare con abilità l’automobile e
conseguentemente di non riuscire ad intervenire con efficacia quando si
presentino situazioni di estremo pericolo. A concludere i lavori è stato Graziano Piantoni, assessore
provinciale alla mobilità, che ha tracciato una dettagliata panoramica sugli
interventi che l’amministrazione bolognese sta realizzando per garantire una
maggiore sicurezza stradale. Il convegno è stato seguito anche da alcuni
amministratori locali e rappresentanti delle polizie municipali, che hanno
sottolineato i principali problemi che sono costretti ad affrontare in tema di
viabilità montana, sottolineando l’esigenza di imprimere maggiore forza ad
iniziative di sensibilizzazione, come quella realizzata da Sicurstrada.
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