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Notizie brevi 26/05/2006

Nogaro (Francia) - Maratona ecologica, vince chi consuma meno



(ASAPS) – Vince chi...consuma meno. Proprio così alla Shell Eco Marathon, in “pista” da 21 anni, partecipano prototipi di autovetture, progettate da studenti liceali e universitari provenienti da tutta Europa, in base a studi sull’uso di carburanti alternativi alla benzina. Quest’anno erano 285 le squadre in gara con oltre 3.000 partecipanti. La Shell Eco Marathon è un banco di prova importante per l’efficienza energetica. In questa manifestazione, infatti, la compagnia anglo-olandese testa nuovi tipi di benzina, alleva giovani ingegneri e chimici e cerca delle risposte dall’energia alternativa, idrogeno, biocarburanti, solare, ma anche da quella tradizionale come il diesel o il gas liquido. Quest’anno il record è rimasto invariato. I ragazzi del liceo La Joliverie si sono "fermati" a 2.885 chilometri con un litro di etanolo sul circuito di Nogaro, in Francia. Quasi mille in meno rispetto agli svizzeri del Politecnico di Zurigo, che nell’ultima edizione avevano raggiunto il tetto storico dei 3.836 km con l’equivalente di un litro di benzina. Le regole per i partecipanti sono semplici: bisogna percorrere sette giri, cioè 25 chilometri, ad una velocità media minima di 30km/h in meno di 50 minuti, dosando l’acceleratore come se fosse acqua nel deserto. Il resto è tutto a motore spento, con sorpassi surreali che avvengono nel silenzio più totale, mentre la tecnologia stop & go rimette in moto il propulsore prima di una curva per dare al veicolo la spinta che gli servirà ad affrontare il resto della pista. A fare la differenza nella Shell Eco-marathon la fanno l’aerodinamica, i cuscinetti di ceramica, i pneumatici radiali, l’abilità ma soprattutto il peso del pilota, che per entrare in una di queste vetture, dove si guida sdraiati e "inscatolati", deve essere piccolo e svelto. Sulla linea di arrivo la macchina viene smontata , e il serbatoio grande la metà di una lattina di Coca-Cola, viene controllato scrupolosamente dai tecnici per rilevarne i consumi. A fare la differenza sono anche le forme delle autovetture, davvero stravaganti. In pista infatti, si possono ammirare “tigri”, “tricicli” e altro. (ASAPS).  

© asaps.it
Venerdì, 26 Maggio 2006
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