La guida sotto l’influenza di bevande
alcoliche è uno dei problemi più insidiosi per la sicurezza
stradale. Non a caso, quindi, , questo problema è attentamente
considerato sia dal Codice della Strada sia a livello operativo
dalle forze di polizia.
I recenti dati statistici presentati
sull’attività di controllo delle alcolemie dei conducenti di veicoli
da parte della Polizia Stradale e dell’Arma dei Carabinieri – in
particolare quelli sul confronto tra i dati relativi al 2003 e al
2004 - hanno messo in luce due aspetti molto positivi:
- il primo è che il numero
di controlli effettuati nel 2004 è cresciuto del 40% (e questo
testimonia l’impegno sempre più deciso della Polizia Stradale e
delle altre forze dell’ordine su questo problema);
- il
secondo è che la proporzione di conducenti controllati che
presentavano un’alcolemia superiore al limite di legge (0.5 g/l) è
diminuito di quattro punti percentuali (e questo sembra indicare,
vuoi per la patente a punti, vuoi per l’efficacia delle campagne di
informazione messe in atto, che gli italiani stanno diventando più
consapevoli e prudenti).
Tuttavia, se si analizzano i dati in
riferimento agli orari dei controlli, all’età dei conducenti e alle
alcolemie che questi presentavano, registrati in particolare
nell’attività di contrasto alle stragi del sabato sera svolta dalla
Polizia Stradale, emerge un quadro allarmante che suggerisce di
moltiplicare ancor più gli sforzi per contrastare questo pernicioso
fenomeno.
Per chiarire meglio quanto intendiamo
portare alla Vostra attenzione, esaminiamo in maggior dettaglio i
dati relativi ai controlli del 2004.
Come si osserva in fig.1, la
percentuale di conducenti positivi al test alcolemico aumenta
progressivamente dalla mezzanotte alle sei del mattino e l’aumento è
analogo nelle diverse fasce di età: questo significa che col
progredire della notte (e quindi quando aumenta la probabilità di
essere più stanchi e meno vigili) è sempre più probabile incontrare
per strada un conducente che guidi in stato di ebbrezza.
Pur risultando l’aumento della
percentuale di conducenti positivi analogo nelle diverse classi di
età (si osservi il parallelismo delle diverse curve), le positività
riscontrate si differenziano proprio in funzione dell’età stessa:
per esempio, tra le 4.00 e le 6.00 del mattino un conducente su
cinque di età compresa tra 18 e 22 anni ha alcolemia al di sopra del
limite di legge; in questo stato risulta essere un conducente su
quattro se l’età è compresa tra 23 e 32 anni; ma se l’età è
superiore ai 32 anni, guida in stato di ebbrezza un conducente su
tre!
Questo quadro già di per sé allarmante
diviene ancora più fosco se si prendono in esame i valori delle
alcolemie registrati dalla Polizia Stradale.
Se consideriamo i soli conducenti ad
altissimo rischio (quelli con alcolemia addirittura superiore
a 1.5 g/l) possiamo vedere dalla fig.2 che questi non solo sono
presenti in tutte le ore della notte, ma sono numerosi e
crescono percentualmente con l’età. Facendo una media
possiamo dire che, quale sia l’ora, circa un conducente su tre
trovato positivo all’alcolemia guidava completamente ubriaco.
In conclusione, da tutto questo si
possono trarre due importanti indicazioni: la prima è che i dati che
si rilevano sono infinitamente preziosi per comprendere meglio come
vanno le cose e per darci indicazioni su come procedere
razionalmente; la seconda che nel fenomeno alcol e guida non c’è
solo da considerare il problema di quanti conducenti guidano
con alcolemia superiore al limite di legge, ma anche quello di
quanto questa alcolemia sia superiore a tale limite. E su questo
aspetto c’è ancora da lavorare.
Fig. 1
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Fig. 2
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