Comunicato stampa |
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Tir impazzito, morti due carabinieri e un agricoltore |
Due
carabinieri che andavano in servizio e un agricoltore sono morti nel
pomeriggio travolti da un autotreno nel tratto della statale 16 tra
Foggia e San Severo, all’altezza del bivio per Lucera. Una quarta
persona è rimasta ferita. I due militari erano a bordo di una
Renault Clio 1900 mentre la terza vittima era su un trattore. I due
mezzi sono stati investiti da un tir: il guidatore avrebbe raccontato
di averne perso il controllo per evitare di investire un cane. L’animale
sarebbe rimasto ferito alle zampe posteriori. I due carabinieri, dei
quali non sono stati resi noti i nomi in attesa di informare le famiglie,
si recavano a Lucera dove prestavano servizio nella compagnia. L’autista
del tir è stato ricoverato per trauma facciale e altre ferite
nell’ospedale civile di San Severo. (Red)
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Non
può continuare a sfuggire all’attenzione delle autorità
e dell’opinione pubblica la sempre maggior frequenza d’incidenti gravi
che coinvolgono drammaticamente veicoli pesanti. Negli
ultimi mesi si sono moltiplicati i casi di incidenti gravissimi con
protagonisti camion e pullman, tutto questo ripropone urgentemente
la necessità di controlli severi e qualificati sui tempi di
guida, i turni di riposo e le velocità dei giganti della strada.
Inoltre i controlli vanno estesi in modo programmato e costante anche
sui veicoli stranieri che solcano le strade del nostro Paese, spesso
abbassando le soglie della prudenza e della regolarità proprio
confidando in una insufficiente serie di controlli. Per altro l’attività
di polizia dovrebbe essere indirizzata verso forme d’abusivismo e
sfruttamenti alla guida che negli ultimi anni hanno fatto ampiamente
varcare i limiti minimi della sicurezza. Recenti
dati resi noti da una rivista di settore, elaborati dall’AISCAT, hanno
evidenziato che nel 2002 a
fronte di una diminuzione del tasso d’incidentalità dell’1,8
% , si è registrato un incremento del tasso di mortalità
dell’1,2%, con un accrescimento preoccupante del tasso di mortalità
che fa riferimento alla categoria dei veicoli pesanti, pari al 21,7%.
E’
anche evidente che le irrisorie sanzioni di 68 euro previste dall’art.
174 del CdS, per chi non osserva i tempi di guida o i turni di riposo
si rivelano assolutamente inadeguate. L’Italia è l’unico Paese
d’Europa a non prevedere il fermo obbligatorio del veicolo nei casi
di superamento dell’orario di guida o mancato turno di riposo. In
teoria dopo la contestazione, un conducente, anche stanchissimo, può
riprendere tranquillamente il cammino. Insieme
agli innovativi ed efficaci moduli operativi fra Polizia Stradale
e DDT per i controlli approfonditi su strada con appositi supporti
tecnici itineranti, serve l’immediata attivazione di aree attrezzate
che consentano controlli in sicurezza sia per i controllati che per
i controllori e la stessa circolazione degli altri veicoli.
Forlì, lì 17 maggio 2003 |
Giordano
Biserni
Presidente Asaps |