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Comunicati stampa 17/06/2003

Comunicato stampa - IL GRAVE INCIDENTE DI FOGGIA NEL QUALE HANNO PERSO LA VITA DUE CARABINIERI E UN AGRICOLTORE, RIPROPONE IL PROBLEMA DEI CONTROLLI SUI TIR

 

Comunicato stampa


IL GRAVE INCIDENTE DI FOGGIA NEL QUALE HANNO PERSO LA VITA DUE CARABINIERI E UN AGRICOLTORE, RIPROPONE IL PROBLEMA DEI CONTROLLI SUI TIR


da "Repubblica.it" del 17 giugno 2003
Tir impazzito, morti due carabinieri e un agricoltore
Due carabinieri che andavano in servizio e un agricoltore sono morti nel pomeriggio travolti da un autotreno nel tratto della statale 16 tra Foggia e San Severo, all’altezza del bivio per Lucera. Una quarta persona è rimasta ferita. I due militari erano a bordo di una Renault Clio 1900 mentre la terza vittima era su un trattore. I due mezzi sono stati investiti da un tir: il guidatore avrebbe raccontato di averne perso il controllo per evitare di investire un cane. L’animale sarebbe rimasto ferito alle zampe posteriori. I due carabinieri, dei quali non sono stati resi noti i nomi in attesa di informare le famiglie, si recavano a Lucera dove prestavano servizio nella compagnia. L’autista del tir è stato ricoverato per trauma facciale e altre ferite nell’ospedale civile di San Severo. (Red)




Comunicato Stampa dell’Asaps
IL GRAVE INCIDENTE DI FOGGIA NEL QUALE HANNO PERSO LA VITA DUE CARABINIERI E UN AGRICOLTORE, RIPROPONE IL PROBLEMA DEI CONTROLLI SUI TIR

Non può continuare a sfuggire all’attenzione delle autorità e dell’opinione pubblica la sempre maggior frequenza d’incidenti gravi che coinvolgono drammaticamente veicoli pesanti. Negli ultimi mesi si sono moltiplicati i casi di incidenti gravissimi con protagonisti camion e pullman, tutto questo ripropone urgentemente la necessità di controlli severi e qualificati sui tempi di guida, i turni di riposo e le velocità dei giganti della strada. Inoltre i controlli vanno estesi in modo programmato e costante anche sui veicoli stranieri che solcano le strade del nostro Paese, spesso abbassando le soglie della prudenza e della regolarità proprio confidando in una insufficiente serie di controlli. Per altro l’attività di polizia dovrebbe essere indirizzata verso forme d’abusivismo e sfruttamenti alla guida che negli ultimi anni hanno fatto ampiamente varcare i limiti minimi della sicurezza. Recenti dati resi noti da una rivista di settore, elaborati dall’AISCAT, hanno evidenziato che nel 2002 a fronte di una diminuzione del tasso d’incidentalità dell’1,8 % , si è registrato un incremento del tasso di mortalità dell’1,2%, con un accrescimento preoccupante del tasso di mortalità che fa riferimento alla categoria dei veicoli pesanti, pari al 21,7%. E’ anche evidente che le irrisorie sanzioni di 68 euro previste dall’art. 174 del CdS, per chi non osserva i tempi di guida o i turni di riposo si rivelano assolutamente inadeguate. L’Italia è l’unico Paese d’Europa a non prevedere il fermo obbligatorio del veicolo nei casi di superamento dell’orario di guida o mancato turno di riposo. In teoria dopo la contestazione, un conducente, anche stanchissimo, può riprendere tranquillamente il cammino. Insieme agli innovativi ed efficaci moduli operativi fra Polizia Stradale e DDT per i controlli approfonditi su strada con appositi supporti tecnici itineranti, serve l’immediata attivazione di aree attrezzate che consentano controlli in sicurezza sia per i controllati che per i controllori e la stessa circolazione degli altri veicoli.
Forlì, lì 17 maggio 2003
Giordano Biserni
Presidente Asaps

 

Martedì, 17 Giugno 2003
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