(ASAPS)
– In Slovenia sta per scattare il coprifuoco per i minori di 16 anni. Da metà
giugno infatti, i ragazzi che hanno meno di 16 anni non potranno frequentare i
locali notturni dopo la mezzanotte, salvo se non accompagnati da un genitore.
Allo stesso modo sarà necessaria la presenza di un genitore se si partecipa a
manifestazioni pubbliche che si protraggono dopo “l’ora x”. La proposta è
arrivata dalla destra slovena che è stata anche accusata di proibizionismo.
Un’accusa dalla quale la parte politica si è difesa, affermando che: “si tratta
di una scelta per aiutare le famiglie che oggi si dimostrano pessime
educatrici. Inoltre in Slovenia si beve troppo e si comincia a farlo presto”.
La proposta era stata lanciata a seguito del drammatico episodio avvenuto
l’inverno scorso in una discoteca dove due 15enni vennero travolte e uccise
dalla folla all’interno del locale. L’episodio fece riemergere il problema
dell’abuso di alcolici e dello scarso controllo all’interno delle discoteche.
In Slovenia il consumo di alcol è un fenomeno dilagante. Fenomeno che la
posiziona ai vertici della classifica europea. Dal 1980 ad oggi il consumo
medio di alcol (etanolo) pro capite varia da 9 a 13 litri l’anno, mantenendosi
costantemente sopra la media europea. I dati statistici, relativi al 1998,
indicano che uno sloveno medio consuma, in un anno, 10,4 litri di etanolo puro.
La cosa preoccupante è che il dato include anche la popolazione con meno di 15
anni. Naturalmente il divieto varrà non solo per i giovani sloveni, ma anche
per gli stranieri, tra cui gli italiani, che spesso varcano il confine. Infatti
non è difficile trovare al di là del confine giovani italiani. Ad attrarli,
oltre ai prezzi più contenuti, quelli degli alcolici compresi, anche la
possibilità di fumare all’interno dei locali. (ASAPS).
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