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Articoli 06/06/2006

Cronotachigrafo digitale



Evoluzione della normativa dei dispositivi di controllo
Il regolamento CEE n. 3821/85 è destinato a restare in vigore ancora per qualche anno. Infatti, le modifiche apportate dai regolamenti CE n. 2135/98 e n. 1360/2002, pur introducendo l’obbligo del dispositivo di controllo digitale, non hanno interessato l’impianto generale della norma.

Tempi di attuazione della nuova normativa
Il regolamento CE n. 2135/98, che ha riformato il sistema di rilevazione dei tempi di guida dei conducenti professionali, ha stabilito anche i tempi di entrata in vigore del nuovo sistema, fissando la seguente tempistica:
• entro il 5.8.2003, sono approvati il primo dispositivo e la prima carta tachigrafica;
• dal 6.8.2003 al 5.5.2004, le autorità competenti rilasciano le carte tachigrafiche;
• dal 5.8.2004, i veicoli di nuova immatricolazione possono essere dotati del dispositivo digitale se lo Stato in cui sono immatricolati ha già iniziato il rilascio delle carte tachigrafiche;
• dal 5.8.2005 i veicoli di nuova immatricolazione potranno essere dotati del tachigrafo digitale ma, fino al 30.4.2006, sarà possibile immatricolare in Italia ancora veicoli con dispositivo analogico;
• dall’1.5.2006, tutti i veicoli di nuova immatricolazione dovranno essere dotati di tachigrafo digitale. Tuttavia, fino all’avvio del sistema di autorizzazione dei centri tecnici, il tachigrafo digitale in Italia, anche se montato e attivato dal costruttore, non potrà essere utilizzato perché
 non ancora tarato. In questa fase, perciò, il conducente di veicolo dotato di tachigrafo digitale non tarato dovrà documentare l’attività di guida e di riposo annotando manualmente le informazioni necessarie sui normali fogli di registrazione dei cronotachigrafi analogici, che andranno conservati per i tempi richiesti dalla vigente normativa.

Fase transitoria
A partire dall’agosto 2004 e fino al 30 aprile 2006, esiste una fase transitoria in cui si consente l’immatricolazione di veicoli nuovi con dispositivo digitale solo se lo Stato d’immatricolazione ha già attivato la procedura di rilascio delle carte tachigrafiche, mentre, per gli altri Stati, si possono immatricolare ancora veicoli con dispositivi analogici. Perciò, in questa fase transitoria, fino al 30 aprile 2006, in Italia:
• è possibile continuare ad immatricolare nuovi veicoli dotati di cronotachigrafo analogico;
possono circolare veicoli appartenenti ad aziende straniere immatricolati in altri Stati membri in cui è consentita l’installazione del cronotachigrafo digitale (per i quali sono state attivate le procedure di rilascio delle carte tachigrafiche di cui i conducenti devono essere dotati durante la circolazione). Per molti anni, il regolamento CE n. 3821/85 costituirà il punto di riferimento della disciplina dell’utilizzo dei dispositivi di controllo. Infatti, mentre per i veicoli di nuova costruzione, l’obbligo del montaggio del cronotachigrafo digitale entra in vigore dall’1.5.2006, per i veicoli già
 circolanti i tempi di adeguamento saranno molto più lunghi. Si determinerà, così, un periodo transitorio in cui i due sistemi di controllo potranno convivere perché i veicoli immatricolati prima dell’1.5.2006 e dotati di cronotachigrafo analogico potranno continuare a circolare senza necessità di adeguamento alla nuova tecnologia digitale.

CRONOTACHIGRAFO DIGITALE QUADRO GENERALE
L’apparecchio di controllo di tipo digitale ha lo scopo di registrare, memorizzare (nella memoria elettronica dati e sulle carte tachigrafiche), indicare, stampare e trasmettere dati relativi alle attività del conducente.

FUNZIONI DEL CRONOTACHIGRAFO DIGITALE
Il cronotachigrafo di tipo digitale svolge le seguenti funzioni:
• controllo dell’inserimento e dell’estrazione delle carte,
• lettura dei dati del conducente riprodotti sulle carte tachigrafiche,
• registrazione e memorizzazione dei dati sulle carte tachigrafiche,
• visualizzazione e stampa dei dati contenuti nelle carte e nell’apparecchio,
• verifica delle attività di controllo e delle prove automatiche di funzionalità,
• trasferimento di dati su dispositivi esterni. L’apparecchio, in particolare, è in grado di registrare nella sua memoria, o in quella della carta, i seguenti dati:
• velocità e distanza percorsa,
• tempo (inizio e fine viaggio) ed attività del conducente,
• condizioni di guida,
• luogo di inizio e di fine viaggio,
• anomalie e guasti dell’apparecchio. L’apparecchio funziona automaticamente sia con veicolo fermo sia in movimento: il conducente deve solo inserire la "card" nell’apposito spazio ed eventualmente agire sul commutatore per selezionare il campo di registrazione in conformità all’attività che sta effettivamente compiendo in quel momento (riposo, guida, ecc.).

CARATTERISTICHE DEI DISPOSITIVI DIGITALI
Il cronotachigrafo digitale è un’evoluzione degli apparecchi di controllo analogici di tipo elettronico. Il suo funzionamento, infatti, si basa su impulsi inviati all’unità di controllo da un trasmettitore elettronico collegato al cambio del veicolo ma, diversamente dai dispositivi analogici, non registra i risultati dei dati rilevati, elaborandoli in un diagramma (foglio di registrazione), ma li immagazzina in una memoria elettronica sotto forma di dati numerici.

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Immagine del cronotachigrafo digitale

Componenti del sistema
L’apparecchio cronotachigrafo è dotato di meccanismi in grado di decodificare il segnale proveniente dal trasmettitore e registarlo nella memoria elettronica, che si trova al suo interno (costituita dall’unità centrale di elaborazione e memorizzazione). Si compone di tre parti caratteristiche:
• unità elettronica di bordo (VU)
che identifica l’apparecchio di controllo (cronotachigrafo vero e proprio), escluso il sensore di movimento e i cavi di collegamento del sensore di movimento;
• card
di memorizzazione dei dati sulla quale sono registrati i dati di identificazione e quelli relativi all’attività del conducente;
• trasmettitore
(definito dal regolamento CE n. 1360/2002 come "
sensore di movimento") che ha il compito di inviare il segnale rilevato all’uscita dell’albero motore (o più raramente dalle ruote) direttamente al dispositivo cronotachigrafo. Completano l’apparecchio, alcuni dispositivi complementari:
due interfacce per carte tachigrafiche: all’interno possono essere alloggiate le carte tachigrafiche del conducente e dell’assistente alla guida;
• stampante in grado di riprodurre il contenuto della memoria dell’apparecchio e delle carte tachigrafiche;
• dispositivo di visualizzazione dati che consente di visualizzare i dati relativi al funzionamento dell’apparecchio (velocità, distanza, tempo) e il contenuto della memoria dell’apparecchio stesso e delle carte tachigrafiche;
• avvisatore
acustico-visivo.

Valori caratteristici di ciascun dispositivo
Le caratteristiche che, sotto il profilo tecnico, consentono di individuare, distinguere ed accertare la compatibilità del cronotachigrafo con il veicolo su cui è montato sono tre:
• costante dell’apparecchio di controllo: numero che esprime il valore del segnale necessario ad ottenere la registrazione di una distanza percorsa uguale ad 1 km. Indica in pratica quanti giri o impulsi occorrono perché il dispositivo registri lo spostamento di 1 km sul foglio di registrazione;
• coefficiente caratteristico del veicolo: numero che esprime il valore del segnale all’uscita della presa di forza montata sul veicolo quando questo percorre una distanza di 1 km. In pratica indica il numero di giri o impulsi emessi dal meccanismo collegato alla presa di forza quando il veicolo ha percorso la distanza di 1 km;
• circonferenza effettiva dei pneumatici
montati sul veicolo: la distanza lineare sviluppata da una ruota durante un giro completo. È essenziale ai fini della taratura del dispositivo. Questi valori devono essere sempre indicati sulla targhetta di montaggio.

FUNZIONAMENTO DEL DISPOSITIVO DIGITALE
I dispositivi digitali sono a trasmissione elettronica, utilizzano cioè un sistema di trasmissione ad impulsi elettrici, come gli apparecchi analogici di tipo elettronico. Perciò, il segnale è inviato al cronotachigrafo dal trasmettitore, posto sulla presa di forza del cambio, per mezzo di un cavo elettrico.

Modalità di funzionamento
Nell’apparecchio di controllo, in base al tipo di carta tachigrafica inserita, si attivano automaticamente quattro modalità di funzionamento:
• funzionamento
, con carta del conducente,
• controllo
, con la carta di un agente di controllo,
• calibratura
, con carta dell’officina,
• azienda se è introdotta una carta dell’azienda cui il veicolo appartiene.

Memorizzazione dei dati
Il dispositivo di controllo digitale registra i dati sulla memoria della carta tachigrafica che vi è stata inserita. Su ciascuna carta, i dati relativi all’attività di guida sono memorizzati per 28 giorni. Il dispositivo ha, inoltre, una sua memoria dati, distinta da quella della carta tachigrafica, sulla quale sono registrate le informazioni relative agli ultimi 365 giorni di funzionamento. Qualora si esaurisca la capacità di memorizzazione, i nuovi dati sostituiscono quelli meno recenti. Nella memoria dati del dispositivo sono registrate e memorizzate, implicitamente o esplicitamente, le seguenti informazioni relative a:
identificazione dell’apparecchio, relative, cioè, all’unità elettronica di bordo ed ai suoi componenti essenziali per il funzionamento, ed in particolare al sensore di movimento,
calibratura e montaggio dell’apparecchio,
elementi di sicurezza,
inserimento ed estrazione della carta del conducente,
attività del conducente,
luogo in cui inizia e/o termina il periodo di lavoro giornaliero,
totalizzatore delle distanze del contachilometri del veicolo,
• velocità (dati dettagliati),
anomalie,
guasti,
regolazione dell’ora,
attività di controllo,
blocchi di un’impresa,
trasferimento di informazioni ad unità esterne,
condizioni particolari.

 
MODALITÀ DI UTILIZZAZIONE DEI DISPOSITIVI DIGITALI NEL MODO CONDUCENTE

L’apparecchio di controllo digitale, utilizzato nella modalità di verifica della guida del conducente, registra l’inserimento e l’estrazione della carta, l’attività di guida del conducente (comprese le pause, le interruzioni) e le situazioni di cattivi funzionamento dell’apparecchio. Attraverso la tastiera alfanumerica di cui è dotato, possono essere inoltre registrati i dati relativi al luogo di inizio e termine del viaggio e al tipo di attività svolta durante il periodo in cui il conducente non guida (cioè se trattasi di riposo o di permanenza sul lavoro).

Inserimento ed estrazione delle carte
L’apparecchio di controllo rileva e registra ogni inserimento ed estrazione di carte tachigrafiche nelle relative interfacce e memorizza questa operazione (associandovi data ed ora) sulla carta e nella memoria interna dell’apparecchio stesso. Dopo aver riconosciuto una carta tachigrafica valida, l’apparecchio la blocca all’interno del suo alloggiamento e ne consente l’estrazione solo a veicolo fermo e dopo la memorizzazione dei dati pertinenti nella carta stessa.

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Cronotachigrafo digitale con carta tachigrafa inserita

Immissione manuale delle attività del conducente
All’atto dell’inserimento della carta del conducente (o dell’officina) l’apparecchio di controllo:
• visualizza data e ora dell’ultima estrazione della carta inserita;
• chiede al titolare della carta di indicare se l’inserimento della carta rappresenta una continuazione del periodo di lavoro giornaliero in corso. In caso di risposta affermativa o negativa, le attività devono essere registrate manualmente dal titolare della carta;
• chiede di indicare il luogo in cui inizia il periodo di lavoro giornaliero di un conducente. Al momento dell’estrazione della carta, l’apparecchio chiede al conducente di indicare il luogo in cui termina il periodo di lavoro giornaliero di un conducente e/o di un secondo conducente. L’apparecchio di controllo consente al titolare della carta di modificare ogni attività inserita manualmente, fino alla conferma mediante apposito comando, ed in seguito impedisce ogni altra modifica. Le risposte alle richieste iniziali non seguite dall’inserimento di un’attività sono considerate come se il titolare della carta avesse ignorato le richieste.

Immissione di condizioni particolari

L’apparecchio di controllo di tipo digitale, consente al conducente di inserire, in tempo reale, alcune condizioni particolari necessarie affinché, sia registrato in memoria:
• periodo "escluso dal campo di applicazione" (con indicazione dell’inizio e della fine),
• periodo di "attraversamento mediante traghetto/ treno".

Scelta dell’attività del conducente
Le attività del conducente che l’apparecchio è in grado di registrare sono guida, lavoro, disponibilità e interruzione/ riposo. La scelta dell’attività registrata è compiuta con le seguenti modalità pratiche:
• il conducente e/o il secondo conducente devono selezionare manualmente lavoro, disponibilità o interruzione/ riposo attraverso il comando posto sull’apparecchio;

• quando il veicolo è in marcia, si seleziona automaticamente guida per il conducente e disponibilità per il secondo conducente anche se essi hanno selezionato un’altra attività;
• quando il veicolo si arresta, si seleziona automaticamente lavoro per il conducente e disponibilità per il secondo conducente, salvo possibilità di configurare diversamente l’attività effettivamente svolta agendo sull’apposito comando.

Visualizzazione, stampa e trasmissione dei dati ad apparecchi esterni
L’apparecchio di controllo può trasmettere qualsiasi dato memorizzato a:
• dispositivo di visualizzazione presente sull’apparecchio stesso,
• stampante interna o collegata all’unità,
• dispositivi esterni di memorizzazione (PC, dischi di memoria, ecc.). La trasmissione avviene solo se nell’apparecchio è inserita una carta tachigrafica ed è riferita ai dati memorizzati relativi all’attività del titolare della carta stessa. La trasmissione è consentita anche per dati riferiti ad una carta tachigrafica diversa da quella inserita ma, in questo caso, i dati non sono visibili completamente. Se nell’apparecchio di controllo non è inserita una carta, possono essere trasmessi ad altri dispositivi solo i dati relativi al conducente riferiti al giorno corrente e agli 8 giorni di calendario precedenti. Se nell’apparecchio è inserita una carta di controllo, sono accessibili tutti i dati memorizzati nell’apparecchio.

Stampa dei dati memorizzati
Una componente dell’apparecchio di controllo stampa documenti contenenti i dati memorizzati nella memoria e sulle carte tachigrafiche che vi sono inserite. La stampante di cui è dotato l’apparecchio fornisce solo dati "grezzi" (numerici), cioè senza alcuna rielaborazione grafica che deve essere necessariamente effettuata con un sistema informatico fisso o portatile. Possono essere ottenute stampe di documenti relativi alle seguenti informazioni:
• attività giornaliere del conducente contenute nella carta,
• attività giornaliera del conducente contenuta nell’unità elettronica di bordo,
• anomalie e guasti contenuti nella carta,
• anomalie e guasti contenuti nell’unità elettronica di bordo,
• dati tecnici del dispositivo e della carta,
• elenco cronologico dei superamenti di velocità.

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Cronotachigrafo digitale - stampa dei dati memorizzati

Sicurezza del dispositivo digitale
La sicurezza del sistema digitale è stata studiata in modo che sia ridotto il rischio di manomissioni o alterazioni. Infatti, ogni apparecchio deve essere costruito in modo tale che la sua memoria dati sia adeguatamente e costantemente protetta contro l’accesso non autorizzato o la manipolazione dei dati. Ogni tentativo di manomissione è registrato nella memoria e può essere, perciò, accertato in ogni momento dagli organi di controllo. Lo stesso accade per anomalie e guasti. In sintesi, il sistema di sicurezza garantisce che l’apparecchio di controllo possa:
• rilevare eventuali tentativi di manomissione,
• proteggere integrità e autenticità dei dati scambiati tra: - sensore di movimento e unità elettronica di bordo, - apparecchio di controllo e carte tachigrafiche,
• verificare l’integrità e l’autenticità dei dati trasferiti.

Registrazione di anomalie e guasti
Il dispositivo di controllo digitale è in grado di registrare tutte le anomalie in modo differenziato in funzione della causa che le ha prodotte. In particolare, il dispositivo, registra:
inserimento di carta non valida;
conflitto di carte, se si verifica una combinazione di carte in corso di validità non compatibile con il sistema;
sovrapposizione di orari, quando data/ora dell’ultima estrazione di una carta del conducente, letta sulla carta, è successiva a data/ora corrente dell’apparecchio di controllo in cui è inserita la carta;
guida in assenza di carta adeguata, quando il veicolo si mette in movimento (e, quindi, l’attività registrata per il conducente è quella di guida) senza che sia stata inserita una carta nell’alloggiamento del conducente (slot 1) o quando viene attivato dal conducente un cambio di modalità di funzionamento mentre l’attività registrata è di guida oppure, infine, quando è utilizzata una carta non adeguata rispetto all’attività di guida (es. carta di controllo o dell’azienda);
superamento della massima velocità autorizzata per il veicolo;
inserimento di una carta durante la guida: si attiva quando una carta tachigrafica è inserita in un qualsiasi alloggiamento, mentre l’attività di registrazione dall’apparecchio è quella di guida (cioè, quando, il veicolo è già in movimento);
chiusura errata ultima sessione carta, quando all’inserimento della carta l’apparecchio di controllo rileva che, la sessione precedente della carta non è stata chiusa in modo corretto;
interruzione dell’alimentazione di energia: si attiva nel caso di interruzione dell’alimentazione del sensore di movimento e/o dell’unità elettronica di bordo;
errore dati di marcia, che si attiva in caso di interruzione del normale flusso di dati tra il sensore di movimento e l’unità elettronica di bordo;
tentata violazione della sicurezza, si attiva in caso di ogni altra anomalia che influisca sulla sicurezza del sensore di movimento e/o dell’unità elettronica di bordo. L’apparecchio di controllo registra e memorizza anche informazioni relative a:
guasto carta, in caso di funzionamento difettoso della carta tachigrafica;
guasto apparecchio di controllo.

*Funzionario di Polizia Stradale  



© asaps.it

di Giandomenico Protospataro

Martedì, 06 Giugno 2006
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