Stupisce
favorevolmente la solerzia con la quale i ministri competenti affrontano
le emergenze del nostro Paese. Quello della Salute ha attivato servizi
mirati di sanitari e forze dell’ordine, per affrontare adeguatamente
il problema SARS, per il fumo e i fumatori sta poi scattando una offensiva
senza precedenti a tutela della salute. Il Ministro dell’Interno con
sollecitudine ha disposto di riesaminare, dopo i recenti fatti che
hanno scosso l’opinione pubblica, tutti i porto d’armi. Queste risposte
alle legittime richieste dell’opinione pubblica suscitano però perplessità
di fronte alla totale inerzia, alla supina accettazione di una ormai
incontrollata incidentalità stradale. Ogni fine settimana si
contano decine di vittime sulle strade, in particolare nei week-end
primaverili si allunga la scia di sangue per gli incidenti della notte
e fra i motociclisti. Fra Aprile e Maggio, fra i dueruotisti - l’Asaps
lo aveva già denunciato in un precedente comunicato - si conteranno
circa 120-130 decessi, un numero di vittime pari a quelle delle forze
alleate nella recente guerra in Iraq. Forse sarebbe il caso per questi
ultimi di individuare e realizzare appositi motodromi a prezzi accessibili,
dove far sfogare insane voglie di velocità. Persiste una assoluta
e pericolosa inadeguatezza delle strade, aspetto sul quale il Ministro
delle Infrastrutture dovrebbe dare delle risposte, e una allarmante
carenza di controlli sulle statali, provinciali e comunali extraurbane,
specie nei fine settimana, sui quali il Ministro dell’Interno e le
autorità locali dovrebbero interrogarsi. Intanto i numeri degli
incidenti del 2001 che saranno finalmente diffusi da oggi alla Conferenza
del Traffico di Riva del Garda, denunciano ulteriori e significativi
incrementi di vittime mortali e feriti. Con l’attuale trend, secondo
valutazioni delle Consulta Nazionale per la Sicurezza Stradale, non
solo non si raggiungerà l’auspicata diminuzione del 50% dei
morti entro il 2010, prevista dall’Ue, ma assisteremo ad un incremento
delle vittime che ci avvicinerà a 8000-8500 unità. Fino
a quando dovrà continuare l’angoscia delle famiglie, dei genitori,
per un problema che continua ad essere considerato non una vera emergenza
come le altre, ma normale ruotine?