(ASAPS) – Sopravvivere a un
figlio non è giusto. Non è naturale. E’ terribile e illogico. Come terribile e
illogico è la causa che genera questa separazione. Francesco Fontana è un
padre... “Orfano di suo figlio” che se lo è visto portare via da un destino
beffardo sette anni fa, in un incidente sull’autostrada. Una coincidenza
fatale, a pochi metri dalla meta che ha travolto (letteralmente) e troncato due
giovani vite. Quella del figlio 24enne di Francesco Fontana, Roberto, e del suo
collega, travolti da un’auto senza controllo che ha scavalcato lo sbarramento
che separa le due corsie travolgendo l’auto su cui viaggiavano i due e
facendola finire nella scarpata. E dopo sette anni, in cui Fontana ha compiuto
un lungo lavoro per riuscire a superare un dolore che non si può quantificare,
ha trovato la forza di scrivere “Orfano di mio figlio”. Un libro nato dalla
volontà di sentirsi ancora vicino al figlio, ricordando i momenti trascorsi
insieme, le esperienze significative e le sensazioni provate insieme a lui. Un
omaggio al figlio, un vero e proprio atto di amore. Il libro ripercorre i
momenti vissuti insieme, sentimenti, relazioni, esperienze di famiglia
intrecciate al racconto dell’incidente che ha portato via un ragazzo
all’affetto dei propri cari. Uno scritto basato su un’esperienza privata
drammatica che non vuole essere solo uno sfogo dirompente di un padre
dall’animo mutilato. Il libro “cita esempi, evidenzia criticità esistenziali,
propone riflessioni e messaggi sul vivere oggi, specialmente nel viaggiare per
le strade, sperando in un futuro più civile”. (ASAPS). |
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