Comunicato stampa |
WEEK-END
E PONTI PRIMAVERILI, E’ ALLARME INCIDENTI PER I MOTOCICLISTI. |
Le
prossime festività pasquali e i ponti del 25 aprile e del 1°
maggio costituiranno un momento delicato per la sicurezza della circolazione,
con il prevedibile incremento di vittime.
Desta particolare allarme la voglia di rimontare in sella di molti centauri, fermi per il protrarsi della stagione sfavorevole. Infatti, secondo le medie dei fine settimana e dei ponti della scorsa primavera e inizio estate, è facile prevedere un lievitare preoccupante delle vittime fra i due ruotasti. Con l’attuale tendenza, confermata nello scorso fine settimana, da 10 a 15 motociclisti perdono la vita ogni week-end sulle strade del nostro Paese. Secondo l’Asaps proiettando questi dati fino alla fine di maggio, (con i ponti del 25 aprile e del 1° maggio), è possibile prevedere che i morti fra i motociclisti supereranno le 100-120 unità, per non contare le lesioni anche gravi, una vera mattanza che è paragonabile alle perdite delle truppe alleate in Iraq. I dati proiettati possono sembrare allarmistici, ma secondo le stime basate sull’andamento dello scorso anno sono assolutamente inconfutabili. Piste privilegiate saranno le solite statali con i caratteristici passi appenninici e prealpini a far da teatro a disinvolte e spesso rischiose manovre in sella a bolidi che sono frequentemente dotati di velocità potenziali che sfiorano anche i 250-300 Km/h. Crediamo sia intollerabile permettere che tante persone, di cui molti i giovani, possano farsi male o far male ad altri, con manovre a rischio su strade interpretate da troppi come piste. I limiti di velocità vengono regolarmente e abbondantemente superati e le curve tagliate. Troppo spesso le forze di polizia segnalano che l’azione di autovelox o pattuglie sugli itinerari è vanificata da targhe volutamente inclinate in modo da renderle illeggibili. Servono per questo sanzioni più dissuasive. Per i prossimi fine settimana è auspicabile che siano approntati idonei servizi, in particolare nei tratti di statali a rischio, al fine di garantire la sicurezza a tutti, motociclisti compresi. In alcune statali, oggetto di culto da parte dei bikers, non sarebbe da escludere l’adozione temporanea e sperimentale di dissuasori di velocità amovibili a protezione delle aree abitate e dei punti più rischiosi. Sarebbe infine auspicabile un forte appello dei campioni del motociclismo, per altro anche loro recentemente duramente colpiti durante le corse in pista, affinché richiamino alla prudenza i tanti loro ammiratori. Non si tratta di colpevolizzare una categoria, ma di fermare una strage. Forlì, 9 aprile 2003 Giordano Biserni Presidente Asaps |