(Ansa) - Roma, 8 giu - Non bisogna andare in tre sul
motorino ma, se proprio succede, il guidatore deve usare una accortezza particolare
e destreggiarsi con prudenza per evitare che al terzo ’ospite’ trasportato
capitino incidenti dovuti al sovraccarico del mezzo. Nessuna colpa puo’,
comunque, essere accollata alla terza persona se ci scappa il volo a terra. Lo sottolinea
la cassazione con la sentenza 13130 della terza sezione civile. Con questo
verdetto, infatti, la suprema corte ha confermato che Martina - una ragazzina
di Gallipoli - dovra’ risarcire con 17.400 euro l’amico Antonio, caduto dal suo
’vespino’ che trasportava anche un’altra amica. In pratica sul motorino della
diciassettenne erano in tre, quel pomeriggio del 15 giugno 1995, e Martina
guidando si accosto’ troppo a una macchina posteggiata. Antonio - l’ultimo a
occupare il sedile, con le gambe fuori dalla scocca - fini’ per cadere dato
che, a causa della sua posizione, urto’ l’auto con il ginocchio tenuto divaricato
e fini’ sull’asfalto riportando lesioni personali. |
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