Comunicato stampa |
Una polizia dei trasporti proposta dalla FITA Secondo l’Asaps basta potenziare in uomini e mezzi la Polizia Stradale |
In analogia con un’istanza avanzata da tempo dall’Asaps per il rilancio di una Polizia Stradale come polizia dei trasporti, l’associazione dell’autotrasporto FITA, ha chiesto che 5 milioni di euro provenienti dalle risorse destinate all’Albo dei trasportatori (risorse ora però congelate dal ministero dell’Economia), siano destinati alla creazione di un corpo di polizia diretto dal Ministero degli Interni e coordinato dalla Polstrada, con compiti esclusivi del controllo capillare dell’autotrasporto. Ciò allo scopo di prevenire le forme di illegalità praticate dalle imprese del settore e dai loro committenti. Finalmente ci si è accorti dell’esigenza non più rinviabile di tenere sotto controllo gli abusi del settore. L’idea ci sembra che presenti aspetti interessanti, tuttavia di Corpi di polizia in Italia ce ne sono fin troppi. Si tratterebbe semplicemente di potenziare l’attività della Polizia Stradale, specialità tradizionalmente ad alta qualificazione nel settore dell’autotrasporto pesante e delle merci pericolose, con l’apporto di uomini, mezzi e tecnologie. Cioè esattamente il contrario di quello che si è fatto sino ad aggi. Semmai potrebbero realizzarsi appositi corsi al CAPS di Cesena allo scopo di raggiungere un ancor più ampio profilo di professionalità mirata, in un settore in continua evoluzione e determinante ai fini della sicurezza e dello sviluppo del Paese. Si deve dire basta all’abusivismo, allo sforamento di orari, ai sovraccarichi, alle merci pericolose non disciplinate, ai cronotachigrafi che taroccano la velocità, agli stranieri che realizzano una concorrenza spietata verso il nostro trasporto con costi inferiori spesso per il maggior sfruttamento dei conducenti e con la sistematica violazione delle regole sulle nostre strade.
Forlì, 13 gennaio 2003
Giordano Biserni Presidente Asaps
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