Da
Viaggiare Oggi in Europa nr.100/2006
Dal prossimo luglio, sarà in vigore il decreto legislativo
N. 286 del 18/11/2005 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N. 6 del 9/1/2006. Si
tratta in pratica della normativa che introduce finalmente una “seconda
patente”, che abilita alla guida i professionisti della strada in generale e,
per quanto ci riguarda, gli autisti di veicoli commerciali e industriali.
Questa “seconda patente”, chiamata più comunemente Patente Professionale,
consente di qualificare il conducente per l’autotrasporto di merci e nel contempo
tenere salva la patente classica. A nostro giudizio, sicuramente un
provvedimento necessario per elevare la qualità degli autisti che guidano
questi “mostri sacri” della strada e con tutta probabilità ne andrà a vantaggio
anche della sicurezza stradale di tutti. Il vantaggio inoltre è il fatto che la
decurtazione dei punti avverrà distintamente su quella principale di conduzione
automobili quando si sarà alla guida di un auto per il tempo libero e su quella
professionale quando si commetteranno infrazioni durante il lavoro. Qui sta il
punto negativo però: la decurtazione dei punti è la medesima di quelle normali,
sia in termini di tipo di infrazione, sia in termini di numero di punti
sottratti e soprattutto il monte totale dei punti per un professionista della
strada rimane sempre 20; in pratica uguale a chi usa l’auto solo la domenica.
Ci si sarebbe aspettato sicuramente un innalzamento dei punti di partenza,
visto che il rischio per un autotrasportatore di commettere infrazioni è molto
più elevato rispetto a chi usa saltuariamente la vettura, basterebbe fare una
proporzione dei km percorsi per capirlo. Ma vediamo nel dettaglio le
caratteristiche, come ottenerla e cosa fare.
Che cos’è
Innanzitutto la patente professionale si chiama
Certificato di Abilitazione Professionale (CAP) ed è, in pratica, un documento
che consente la guida di veicoli abilitati al trasporto di merci o persone, con
massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate. La patente ha una validità di 5
anni, durante i quali è necessario sostenere alcuni corsi di aggiornamento (35
ore) per poter effettuare poi il rinnovo. E’ di colore blu e gialla e,
naturalmente, è valida in tutti i Paesi della Unione Europea; ma attenzione, la
patente professionale “vive” sempre e comunque in dipendenza della patente di
guida, e ne è la naturale estensione per il professionista. Quindi in caso di
patente scaduta, ritirata, non valida eccetera, decade automaticamente anche la
validità della Patente Professionale. Tant’è che il legislatore ha previsto che
sulla patente di guida venga apportato un “codice comunitario armonizzato” con
il numero 95 in corrispondenza della categoria di patente di guida C oppure
C+E, oppure D oppure D+E.
Per molti ma non per tutti
Una distinzione in effetti va fatta, tra coloro che alla
data del 24 gennaio scorso erano già in possesso di una patente di guida C, E o
D, e coloro che invece l’hanno ottenuta successivamente. E la distinzione
riguarda il corso di formazione professionale, propedeutico al rilascio del
certificato di qualificazione, che, nel primo caso non deve essere svolto, così
come non deve essere sostenuto alcun esame, mentre per i “novizi” è necessario
rendersi “abili ed arruolati” con un corso della durata di 280 ore, come
vedremo tra breve. Dunque i conducenti residenti in Italia che svolgono
attività di autotrasporto di persone o di cose e i conducenti cittadini di
Stati non appartenenti all’Unione Europea o allo spazio economico europeo che
svolgono la loro attività alle dipendenze di un’impresa di autotrasporto di
persone o di cose stabilita sul territorio italiano, devono ottenere tale
certificato. Per farlo, prima di tutto, devono essere residenti in Italia,
essere in possesso di patente valida di tipo C, C+E, D e D+E e presentare una
domanda ad un ufficio provinciale della Direzione generale della M.C.T.C., che
è l’ente preposto per rilasciare il documento dopo aver fatto sostenere il
famoso corso e sostenuto l’esame. I Corsi iniziali (280 ore), oltre che quelli
periodici per il mantenimento e rinnovo (35 ore nei cinque anni) della carta di
abilitazione professionale, prevedono una serie di apprendimenti e verifiche di
conoscenza, molto specifici ed approfonditi. Vediamo nel dettaglio di cosa si
tratta:
Conoscenza delle caratteristiche del sistema di trasmissione:
Curve di coppia, di potenza e di consumo specifico del motore, zona di uso
ottimale del contagiri, diagrammi di ricoprimento dei rapporti di trasmissione; Conoscenza delle caratteristiche tecniche e del
funzionamento dei dispositivi di sicurezza: per poter controllare il veicolo,
minimizzarne l’usura e prevenire le anomalie di funzionamento; Capacità di ottimizzare il consumo di carburante; Capacità di caricare il veicolo: saper rispettare i
principi di sicurezza e di corretta utilizzazione del veicolo (forze agenti sui
veicoli in movimento, uso dei rapporti del cambio di velocità in funzione del
carico del veicolo e delle caratteristiche stradali, calcolo del carico utile
di un veicolo o di un complesso di veicoli, calcolo del volume totale, ripartizione
del carico, conseguenze del sovraccarico assiale, stabilità del veicolo e
baricentro, tipi di imballaggio e supporto del carico); Conoscenza del contesto sociale dell’autotrasporto e della
relativa regolamentazione: tempi di guida e riposo, principi, applicazione e
conseguenze dei regolamenti (CEE) n. 3820/85 e (CEE) n. 3821/85 del Consiglio,
del 20 dicembre 1985; sanzioni per omissione di uso, uso illecito o
manomissione del cronotachigrafo; Licenze per l’esercizio dell’attività, obblighi previsti
dai contratti standard per il trasporto di merci, redazione dei documenti che
costituiscono il contratto di trasporto, autorizzazioni al trasporto
internazionale, obblighi previsti dalla convenzione relativa al contratto di
trasporto internazionale di merci su strada (CMR), redazione della lettera di
vettura internazionale, attraversamento delle frontiere, commissionari di
trasporto, documenti particolari di accompagnamento delle merci; Sensibilizzazione ai pericoli della strada e agli
infortuni sul lavoro: tipologia degli infortuni sul lavoro nel settore dei
trasporti, statistiche sugli incidenti stradali, percentuale di automezzi
pesanti/autobus coinvolti, perdite in termini umani e danni materiali ed
economici; Capacità di prevenire la criminalità ed il traffico di
clandestini: informazioni generali, implicazioni per i conducenti, misure
preventive, promemoria verifiche, normativa in materia di responsabilità degli
autotrasportatori; Capacità di prevenire i rischi fisici: movimenti e posture
a rischio, condizione fisica, esercizi di mantenimento, protezione individuale; Consapevolezza dell’importanza dell’idoneità fisica e
mentale: principi di un’alimentazione sana ed equilibrata, effetti dell’alcool,
dei farmaci e di tutte le sostanze che inducono stati di alterazione;
Situazioni d’emergenza: condotta in situazione di
emergenza: valutare la situazione, evitare di aggravare l’incidente, chiamare
soccorsi, prestare assistenza e primo soccorso ai feriti, condotta in caso di
incendio, evacuazione degli occupanti del mezzo pesante/dei passeggeri
dell’autobus, garantire la sicurezza di tutti i passeggeri, condotta in caso di
aggressione.
Principi di base per la compilazione del verbale di
incidente; Immagine aziendale: condotta del conducente e immagine
aziendale, importanza della qualità della prestazione del conducente per
l’impresa, pluralità dei ruoli e degli interlocutori del conducente,
manutenzione del veicolo, organizzazione del lavoro, conseguenze delle vertenze
sul piano commerciale e finanziario; Conoscenza del contesto economico dell’autotrasporto di
merci e dell’organizzazione del mercato: l’autotrasporto rispetto agli altri
modi di trasporto, concorrenza, spedizionieri, diverse attività connesse all’autotrasporto,
trasporti per conto terzi, in conto proprio, attività ausiliare di trasporto,
organizzazione dei principali tipi di impresa di trasporti o di attività
ausiliare di trasporto, diversi trasporti specializzati, trasporti su strada
con autocisterna, a temperatura controllata ecc., evoluzioni del settore
(diversificazione dell’offerta, strada-ferrovia, subappalto ecc.
Come detto, a questa formazione devono sottoporsi tutti
coloro che al 24 gennaio non avevano ancora conseguito la normale patente di
guida (per veicoli industriali e commerciali), ma lo dovranno fare anche coloro
che ad oggi sono esentati (già titolari, alla data di entrata in vigore del
presente decreto legislativo, del certificato di abilitazione professionale di
tipo KD, della patente di guida della categoria C oppure C+E, D e D+E), ogni
cinque anni per il rinnovo dell’abilitazione.
Decurtazioni punti e sanzioni
Chiunque guida con patente o carta di qualificazione del
conducente la cui validità sia scaduta è soggetto alla sanzione amministrativa
del pagamento di una somma da euro 143 a euro 573. Alla violazione consegue la
sanzione amministrativa accessoria del ritiro della patente o della carta di
qualificazione del conducente. Chiunque, durante il periodo in cui il documento
di circolazione è ritirato, circola abusivamente con lo stesso veicolo cui il
ritiro si riferisce ovvero guida un veicolo quando la patente gli sia stata
ritirata, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da
euro 1.693 a euro 6.774. Si applica la sanzione accessoria del fermo
amministrativo del veicolo o, in caso di reiterazione delle violazioni, la
sanzione accessoria della confisca amministrativa del veicolo. La durata del
fermo amministrativo è di tre mesi, salvo i casi in cui tale sanzione
accessoria è applicata a seguito del ritiro della targa. La decurtazione del
punteggio si applica alla carta di qualificazione del conducente, se gli
illeciti sono commessi alla guida dell’autoveicolo per cui e’ prevista la carta
di qualificazione del conducente e nell’esercizio dell’attività professionale.
In caso di perdita totale del punteggio sulla carta di qualificazione del
conducente, detto documento è revocato se il conducente non supera l’esame di
revisione. Anche in caso di revoca della patente di guida determinata
dall’esito negativo dell’esame di revisione, è revocata anche la carta di
qualificazione. I punti iniziali sono sempre 20, la decurtazione e il recupero
dei punti avviene nello stesso modo della patente di guida standard, l’unica
differenza sembrerebbe la possibilità di recuperare 9 punti (CAP su patenti D o
D+E) persi anziché i normali 6 (CAP su patenti C o C+E).
Mancano quindi pochi mesi dall’entrata in vigore della
Legge e quindi affrettatevi a richiedere la documentazione e sostenere gli
esami per l’abilitazione, per non rischiare di trovarvi senza autisti
autorizzati a guidare i vostri camion.
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