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Editoriali 21/11/2003

Pap: Patente a Punti Una formula che da sola non può essere vincente

Servono razionalità nei controlli, limiti e segnaletica condivisi e uso di misuratori di velocità per realizzare sicurezza e non solo cassa

Pap: Patente a Punti
Una formula che da sola non può essere vincente

Servono razionalità nei controlli, limiti e segnaletica condivisi e uso di misuratori di velocità per realizzare sicurezza e non solo cassa

di Giordano Biserni*

A distanza di quattro mesi dall’adozione della patente a punti, il rallentamento della sinistrosità rispetto allo stesso periodo dello scorso anno continua, anche se forse con minor smalto. E’ comunque molto positivo un regresso del 20/22% della sinistrosità se si considera che negli ultimi 5 o 6 anni non solo non si era imboccato un trend positivo per gli incidenti stradali ma, addirittura, si segnalavano incrementi dei sinistri e delle vittime.
Si tenga poi conto che, continuando con questo andamento, potremmo raccogliere risultati molto positivi e risparmi notevoli di vite umane e di costi, come emerge da una ricerca del Prof. Taggi e Dott. Giustini dell’Istituto Superiore di Sanità (a pag. 6 e seguenti).
Qualcuno ci ha accusato di avere adottato toni trionfalistici subito dopo le modifiche al CdS, ciò non corrisponde affatto al vero. Basta rileggere l’editoriale del settembre scorso “Tanto tuonò finché piovve” per constatare che dopo aver condiviso l’adozione dei provvedimenti sulla detrazione dei punti, criticammo i tecnici ministeriali del diritto appioppando loro un bel 5- per la confusione ingenerata fra i conducenti e le stesse forze dell’ordine con la pubblicazione sulla G.U. del DL 151 e la successiva legge di conversione 214 del 1° agosto, che cambiava le tabelle dei punteggi e soprattutto modificava e spostava la data di riferimento per i neo patentati ai quali sottrarre un numero doppio di punti.
Così col DL 151 qualcuno si è visto raddoppiare i punti sottratti fino al 12 agosto, se patentato da meno di 5 anni. Poi contrordine, i punti doppi valgono solo per i neopatentati entro i primi 3 anni e dal 2 ottobre 2003.

Che confusione, che ingiustizia per i primi che hanno “pagato doppio” in estate. Nello stesso editoriale affermammo «E’ presto per cantare vittoria, si dovranno verificare a fine anno e con le statistiche del periodo invernale, i reali risultati». Rimaniamo fermi su questa posizione e ribadiamo che saranno essenziali 3 elementi:
1) costanti e severi controlli sulle strade;
2) una banca dati perfettamente oleata e funzionante;
3) celerità ed equità nei giudizi dei GdP.

Intanto sottolineiamo che si è persa l’occasione storica di ripianare finalmente l’organico della Polizia Stradale. La scorsa estate con un velocissimo provvedimento legislativo il Governo ha previsto l’assunzione di 1000 agenti per la polizia dell’Immigrazione.Settore sicuramente delicato e importante. Perché non si è colta l’occasione anche per ripianare l’organico della Specialità? Quando la spinta politica è forte come nel settore dell’immigrazione i provvedimenti si adottano subito e si trovano fondi in finanziaria. Cosa dobbiamo pensare? Che la sicurezza stradale conta poco?
E’ poi arrivato il momento di intervenire con finanziamenti adeguati anche nel sistema infrastrutture stradali, comprese quelle non a pagamento. E’ bene ricordare qui e ora che nelle cosiddette “altre strade”, escluse cioè quelle urbane (76,5% di incidenti, 46,3% di morti, 72,7% di feriti) e le autostrade (5,8% di incidenti, 10,9% di morti, 7,2% di feriti) cioè le statali e provinciali, si conta solo (si fa per dire) il 17,7% di incidenti, ma con ben il 42,7% di morti e il 20% di feriti (dai ISTAT 2001).

Anche sulla segnaletica orizzontale e verticale si dovrà porre ordine e rinnovare. Non è possibile continuare e vedere una jungla di segnali spesso contraddittori e inutili che ne legittimano la sistematica violazione. Anche alcuni limiti vanno riguardati. Se sicuramente per alcune statali larghe 6 metri e fiancheggiate da alberi di alto fusto il limite generale di 90 km/h è eccessivo e pericoloso e andrebbe ridotto a 70 km/h, è anche vero che alcuni limiti di 50 km/h su strade urbane periferiche rettilinee e di raccordo, potrebbero essere elevati almeno a 60 km/h o a 70.

Per non parlare degli assurdi limiti di 30 km/h posizionati poi abbandonati e dimenticati per mesi, che delegittimano tutto il sistema segnaletico. I limiti devono essere posti in modo che siano credibili e fatti poi osservare. Su questo aspetto ribadiamo la posizione dell’A.S.A.P.S., i sistemi di controllo della velocità devono essere severamente attivati, ma ad alcune precise condizioni.

Per non parlare degli assurdi limiti di 30 km/h posizionati poi abbandonati e dimenticati per mesi, che delegittimano tutto il sistema segnaletico. I limiti devono essere posti in modo che siano credibili e fatti poi osservare. Su questo aspetto ribadiamo la posizione dell’A.S.A.P.S., i sistemi di controllo della velocità devono essere severamente attivati, ma ad alcune precise condizioni.

MATERIE

TIPO DI CORSO DA 6 PUNTI DA 9 PUNTI

Segnaletica stradale

1 ora

1 ora

Norme di comportamento
Sulla strada4 ore

4 ore

4 ore

Cause degli incidenti stradali

2 ore

2 ore

Stato psicofisico dei conducenti
Con particolare riguardo all’abuso di alcool o droghe

2 ore

2 ore

Nozione di responsabilità civile, penale, omissione di soccorso

1 ora

1 ora

Disposizioni sanzionatorie

1 ora

2 ora

Elementi del veicolo rilevanti ai fini della sicurezza stradale

1 ora

2 ore

Responsabilità del trasporto pubblico di persone

-

2 ore

Responsabilità del trasporto pubblico di cose

-

2 ore

TOTALE ORE

12

18

Fonte Aci-Onda Verde

I misuratori vanno posti in modo particolare innanzi tutto nei punti che, previa verifica in sede provinciale, risultano veramente pericolosi e sono contraddistinti da un pregresso elevato e documentato tasso di sinistrosità. Va applicata poi una sana e severa “cura” a base di autovelox, telelaser, provida e simili. Dopo di che si devono andare a verificare i risultati per accertare se la cura ha dato i suoi frutti. Ogni buon medico verifica i risultati della sua cura col miglioramento del paziente. Non serve a nessuno collocare un autovelox in un largo rettilineo col limite di 50 km/h dove negli ultimi 5 anni si sono verificati 2 incidenti con danni a cose.

Periodo 30 giugno - 31 ottobre

 

Anno 2002

Anno 2003

Differenza %

Numero Incidenti

68.675

54.227

-21,04

Incidenti mortali

1.511

1.250

-17,22

Incidenti con feriti

33.744

26.099

-22,66

Numero morti

1.681

1.389

-17,38

Numero ferirti

50.860

38.808

-23,7

Incidenti in Autostrada
30 giugno - 31 ottobre

Numero Incidenti

17.286

14.512

-16,05

Incidenti mortali

210

177

-15,72

Incidenti con feriti

5.299

4.253

-19,74

Numero morti

244

200

-18,04

Numero ferirti

9.087

7.321

-19,44

Fonte Ministero Interno Elaborazione Il Centauro - Asap

In questi casi l’attività dei misuratori serve solo a far cassa, non a realizzare sicurezza come invece prescrive il CdS. Per questo il meccanismo dissuasivo della PaP non può essere svuotato di contenuti per un sistema segnaletico e di controlli che può continuare a delegittimare la norma e chi la applica, in questo modo alla lunga la battaglia per una maggiore sicurezza stradale non sarà vinta.
* Presidente Asaps


di Giordano Biserni

Editoriale "Il Centauro"
Venerdì, 21 Novembre 2003
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