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Incidenti stradali: 1 milione e 200mila morti ed oltre 50 milioni di feriti ogni anno nel pianeta. Un’ecatombe, soprattutto per i paesi poveri

Il rapporto della Commissione Mondiale per la Sicurezza Stradale gestita dalla FIA: entro il 2020, nel Terzo Mondo, i numeri raddoppieranno

(ASAPS) – Che gli incidenti stradali siano una piaga della modernità, è un fatto purtroppo ben noto, anche se solo gli addetti ai lavori hanno piena conoscenza delle conseguenze del fenomeno. Il problema, appunto, è proprio questo: la scarsa sensibilità dell’opinione pubblica ad un problema che – oggi – grava pesantemente sulla razza umana, e che le costa, ogni anno, un milione e 200mila vite. Proprio così: più dell’AIDS, sicuramente più di encefalopatie spongiformi (mucca pazza) e di varie pandemie, compresa quella – ultima – dell’influenza aviaria. Il dato, ufficiale, è reso ancora più grave dalla constatazione da parte della Commissione Mondiale per la Sicurezza Stradale, con sede a Londra, che il numero di decessi sta aumentando rapidamente nei paesi poveri. Eh sì, proprio in quegli spicchi di mondo dove la sindrome da immunodeficienza acquisita, dove l’ebola, le guerre fratricide tra fazioni religiose, dove le carestie e più genericamente la povertà condizionano in maniera indegna – per un pianeta che si dice evoluto – la qualità della vita. Il dato della Commissione, anche questo ci sconforta, non si ferma al numero di decessi: alle vittime che restano sulla strada, deve essere aggiunto – come nella miglior tradizione di ogni guerra – un numero spaventoso di feriti, stimato (sembra addirittura per difetto) in 50 milioni di persone, l’85% delle quali appartenenti proprio al cosiddetto Terzo Mondo, e quindi destinate ad essere curate, quando ciò è possibile, male. Il risultato? Esattamente quello di ogni guerra : mutilati, invalidi permanenti, disagi sulle famiglie coinvolte, generazioni intere messe in condizione di non produrre più. Ma non è finita qui: entro il 2020, stimano gli esperti della Commissione mondiale – presieduta dall’anziano segretario generale della NATO George Robertson, gli incidenti nel Sud del Mondo raddoppieranno. Una curiosità: la Commissione Mondiale per la Sicurezza Stradale esiste grazie ad una donazione della FIA, la Federazione Internazionale dell’Automobile, quella che organizza il mondiale di Formula Uno ed ogni manifestazione sportiva legata alle 4 ruote. Anche questo, un segno.

Fonte: Commissione Mondiale per la Sicurezza Stradale - FIA Foundation. (ASAPS)


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Lunedì, 19 Giugno 2006
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