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registra, allerta: ecco il pneumatico intelligente |
Come
sarà il pneumatico di domani? Quello che GoodYear sta per lanciare è dotato di un microchip
in grado di identificare ogni singola gomma, di memorizzarne la storia,
di misurarne pressione e temperatura... Si
chiama Pneumatico Intelligente ed è un progetto, realizzato da
GoodYear con la collaborazione di Siemens
VDO, che prevede la presenza di un microchip inglobato in ogni pneumatico,
in grado di identificare ogni singola gomma e di misurarne pressione
e temperatura. Di cosa si tratta? In
pratica, alcuni sensori di lettura del microchip vengono collocati sul
telaio in modo da consentire al guidatore di tenere sotto controllo
il pneumatico, comunicando l’imminenza di un possibile guasto. Il microchip
contiene anche informazioni sulla storia del pneumatico e, in caso di
manutenzione, presenta un codice di identificazione che permette di
identificarlo prontamente. In collegamento con altri sistemi Goodyear, come il FleetOnlineSolutions, il proprietario puÚ anche seguire
la storia dei pneumatici della propria flotta e ottimizzarne l’impiego.
Lo
sviluppo dell’Intelligent Tire si articolerà in tre fasi: la prima prevede
l’utilizzo del microchip unicamente per archiviare i dati relativi alle
dimensioni del pneumatico, al suo riconoscimento, alla data di fabbricazione
ecc.; la seconda consente di registrare anche le pressioni dei pneumatici,
le temperature e perfino l’usura dei battistrada. Utilizzando dispositivi
di lettura automatica, il gestore della flotta, il rivenditore TruckForce
e i sistemi FleetOnlineSolutions saranno in grado di monitorare
automaticamente lo stato di tutti i pneumatici in ogni momento, permettendo
una manutenzione ottimale, una resa chilometrica superiore e quindi
una riduzione dei costi. La terza fase vedrà l’integrazione dei
sistemi di monitoraggio del Pneumatico Intelligente nei sistemi di gestione
a bordo del veicolo. I dispositivi dell’autocarro saranno in grado di
leggere il chip e di visualizzare le informazioni su uno schermo. Questo
assicura che tutti i pneumatici siano sempre gonfiati alla corretta
pressione e, nel caso venga rilevati un calo di pressione o un aumento
di temperatura, si potrà intervenire immediatamente prima che
si produca un danno. In
aggiunta a queste informazioni verranno registrate la percorrenza di
ciascun pneumatico e altri dati utili, come la distanza percorsa con
pneumatico sgonfio. Un ulteriore beneficio deriva dal fatto che le informazioni
contenute nel chip rendono identificabile il pneumatico senza errore,
cosa che - assieme allo speciale logo su ogni gomma - rappresenta un
deterrente contro i furti. Fin qui la tecnologia. Inutile, poi, ricordare che senza il fattore umano non c’è progresso tecnologico che tenga. Mercato dei pneus:
cresce nel mondo, flette in Italia La
crescente domanda di veicoli industriali, particolarmente sostenuta
in aree come Asia e Americhe, ha fatto salire le vendite di pneumatici
destinati al primo equipaggiamento. Oggi il mercato mondiale di veicoli
industriali oltre le 16 ton vale circa 1 milione di pezzi l’anno, con
un peso dell’Europa pari a circa il 30%. Sostenuto dalla domanda particolarmente
vivace di gommature per cava e cantiere, il mercato di pneumatici al
ricambio per veicoli da trasporto pesante raggiunge in Europa i 9,5
milioni di pezzi all’anno. In Italia, invece, la situazione è
in leggero calo: da 1.490.000 pneumatici nel 2004 si è
passati a una previsione di 1.440.000 pezzi per il 2005. La
quota complessiva del Gruppo GoodYear al primo
equipaggiamento nel mercato mondiale di veicoli industriali oltre le
16 ton è del 31%. In Europa la quota nei pneumatici di ricambio
per veicoli da trasporto pesante è del 24,3%, mentre nel
segmento italiano la quota di vendite dei vari marchi del Gruppo Goodyear
Dunlop raggiunge il 15%. Goodyear si preoccupa da sempre della sicurezza attiva dei veicoli, studiando prodotti affidabili, capaci di fronteggiare le situazioni più critiche dal punto di vista della tenuta, ma anche della resistenza alle sollecitazioni anomale e del comportamento in caso di foratura. Negli ultimi tre anni, grazie a una stretta collaborazione tra le varie aziende del gruppo, la casa americana è riuscita a ottenere ottimi risultati su tutte le sue gomme. Un esempio per tutti: i prodotti di ultima generazione presentano una resistenza al rotolamento del 5-7% in meno rispetto alle precedenti. |
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