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Editoriali 06/04/2005

Sulla strada del mondo della cristianità, Giovanni Paolo II ha lasciato il cartello "lavori in corso…"e questa volta per fortuna.

Sulla strada del mondo della cristianità, Giovanni Paolo II ha lasciato il cartello "lavori in corso…"e questa volta per fortuna.

Assolutamente no. Una partecipazione, una condivisione e un affetto così “ecumenici” così generalizzati non se li sarebbe potuti aspettare neppure Lui.
Non avrebbe osato pensare neppure il Santo Padre che la sua morte avrebbe fatto cadere ogni ostacolo, ogni pudore, alle forme più eclatanti di affetto e di amore del suo popolo, quello della cristianità, ma non solo. Mai avrebbe pensato il Santo Padre che dopo la fine della sua vita terrena il mondo intero, cristiano, non cristiano, laico e ateo, attraverso i capi di tutte le nazioni più o meno importanti sarebbe andato (convinto) ad omaggiarlo. Non avrebbe potuto mai pensare il Papa che il seme dell’abbraccio interreligioso da lui gettato durante il suo pontificato avrebbe portato i leader di tutte le religioni al cospetto del suo feretro.
Dopo la prima naturale sensazione di smarrimento e di vuoto, traiamo netta la convinzione che il suo grande e importantissimo lavoro per l’abbattimento delle diffidenze fra religioni diverse, il suo impegno per la pace, per difendere i più deboli e i più poveri non siano finiti quel sabato 2 aprile 2005 alle 21,37, quando il mondo è rimasto stordito per l’annuncio della sua morte.
Abbiamo ormai chiaro che le pagine scritte da Giovanni Paolo II per la cristianità, per la fraternità per la morale, non finiscano con lui nella cripta della Basilica di S.Pietro.
Il lavoro del Papa Grande per questa povera umanità continua, continuerà. I giovani ne stanno raccogliendo la testimonianza e questo è importantissimo, è essenziale.
Karol Wojtyla ha scolpito una pagina incancellabile per le coscienze delle generazioni del nuovo millennio.
Sulla strada del mondo della cristianità, è ogni giorno più chiaro che, anche dopo la sua morte terrena, Giovanni Paolo II ha lasciato bello evidente il cartello “lavori in corso”.
Rallentiamo i nostri ritmi e fermiamoci a meditare, farà bene a tutti
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Giordano Biserni
Presidente Asaps

 

 



di Giordano Biserni

Mercoledì, 06 Aprile 2005
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