(ASAPS) BRUXELLES – Chi pensa che certi problemi ci siano
solo in Italia, si sbaglia di grosso. Da mesi, ormai, l’intero continente
europeo sembra essere stato preso d’assalto da commercianti di minimoto –
peraltro di scarsa qualità – ormai in vendita dappertutto a prezzi davvero
bassi: si possono trovare in area di servizio, in autostrada, o da un meccanico
qualsiasi. Si tratta di ciclomotori in miniatura, con motore a scoppio da 49cc,
in grado di considerevoli prestazioni. Non si tratta, ovviamente, delle
minimoto vere, quelle che costano molto di più e che vengono commercializzate
soprattutto per fini agonistici. In Italia ed in molti stati esteri, la
circolazione sulla pubblica via è severamente proibita, ma – come accaduto
purtroppo a Napoli alcuni giorni fa, dove un bambino è finito in sella ad un
giocattolo del genere sotto le ruote di un camion restando ucciso – siamo stati
tutti colti impreparati dall’arrivo dei piccoli bolidi. Aldilà di
considerazioni tecniche sull’efficienza dei sistemi sterzanti o di frenatura,
oltre che dell’effettiva capacità dei telai di tenere la strada, l’uso di tali
veicoli nel traffico è oggettivamente pericoloso. Giunti a questa conclusione,
in Belgio si è deciso di correre ai ripari e il ministro dei Trasporti in persona,
Renaat Landuyt, è intervenuto nel parlamento federale per annunciare che è allo
studio una proposta di legge che ne vieterà addirittura la vendita. Intanto è
stata diffusa a tutti i 196 dipartimenti di polizia locale una brochure nella
quale viene illustrata la necessità di procedere con rigore in caso le
pattuglie trovino veicoli del genere in circolazione. Landuyt ha anche risposto a numerose
interrogazioni parlamentari, tra cui una della deputata Valérie De Bue, la
quale ha allegato uno studio dal quale si rileva che le minimoto attualmente in
commercio possono superare agevolmente i 70 km all’ora, ma con alcuni kit da
gara la velocità supera agevolmente i 100 orari. Staremo a vedere. (ASAPS) |
|
|
© asaps.it |