(ASAPS) BERGAMO – Come diceva lo spot divenuto poi quasi
un adagio per gli automobilisti? “Telepass, mai più code al casello”, e
nonostante i tantissimi dubbi che sorsero all’inizio della rivoluzione
nell’esazione autostradale, il beep che precede l’alzata della sbarra, ora più
piccola della metà per consentire anche ai motociclisti di risparmiare tempo, è
divenuto davvero uno strumento per risparmiare tempo. Ed a noi della Stradale,
anche se ha praticamente eliminato il rapporto umano con i casellanti, il telepass
consente inversioni rapide, ingressi veloci, uscite dinamiche. Alla pattuglia
di Seriate, impegnata però nell’inseguimento di un’auto rubata, la sbarra del
Telepass ha contribuito alla fuga dei malfattori. A bordo alcuni rapinatori
armati, che avevano appena fatto una rapina a Castel Covati, in provincia di
Brescia. Tutto è avvenuto nel cuore della notte e gli agenti della specialità
avevano deciso di curare con attenzione una nota di ricerca diffusa via radio
dal COA. Improvvisamente il veicolo sospetto è sfrecciato davanti ai centauri
appostati, che hanno immediatamente spinto l’Alfa di servizio alla massima
velocità possibile. I rinforzi erano ancora lontani e l’auto dei fuggiaschi,
una Mercedes Kompressor rubata, scarta improvvisamente verso l’uscita di
Dalmine. Il “pilota” della Stradale è più bravo della sua preda e imboccando il
casello alla massima velocità possibile riesce a tagliare la strada ai
rapinatori, che speronano la pattuglia e invertono la marcia puntando
nuovamente all’autostrada. Lo stivale destro del poliziotto affonda nuovamente
sul pedale dell’acceleratore, mentre col sinistro gioca sulla frizione
accompagnando in rapida successione la progressione delle marce: in breve è
oltre i 100 all’ora, proprio mentre i fuggiaschi investono la sbarra del
telepass: l’agente, deciso, li segue, ma proprio mentre varca il portale la
sbarra – come impazzita – si conficca nel parabrezza infrangendolo
completamente. Inseguimento finito, auto distrutta, agenti feriti e rapinatori
uccel di bosco. Non diciamo ai ragazzi della Stradale “coraggio”, perché ne
hanno già dimostrato tanto. Semmai “forza”, che la prossima voglia andrà
meglio. (ASAPS) |
|
|
© asaps.it |