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Notizie brevi 22/06/2006

Sicurezza - Nel Corpo Forestale dello Stato istituita la Polizia scientifica dell’ambiente

Un laboratorio mobile potrà fare prelievi di acque e di terreni inquinati o contaminati da rifiuti


La difesa del territorio può contare da oggi su un nuovo strumento: il «Laboratorio Mobile per le Indagini Scientifiche sull´Ambiente» del Corpo Forestale dello Stato.
Si tratta di un’unità operativa attrezzata con tutti gli strumenti necessari per le analisi di laboratorio che vengono effettuate direttamente a bordo da uno staff di chimici, biologi, e tecnici della Forestale. Il Laboratorio Mobile sarà impiegato in controlli su tutto il territorio nazionale, e darà supporto alle indagini delle unità investigative periferiche del Corpo, con analisi su aria, acqua, suolo, rifiuti, incendi boschivi, specie animali e vegetali.

Fino a oggi si è ritenuto che i prelievi in materia di inquinamento idrico o da rifiuti fossero una prerogativa esclusiva di altri organi specializzati. Un recente Decreto Legislativo, il n. 152/2006, permette al Corpo Forestale dello Stato, come le altre forze di polizia, di effettuare in proprio prelievi e analisi validi ai fini processuali, in presenza di fragranza di reato.
Delle novità legislative che hanno aperto la strada alle investigazioni scientifiche del Corpo Forestale, ma anche delle capacità operative del «Laboratorio Mobile», si è parlato in una Conferenza organizzata a Roma dal Corpo Forestale dello Stato in collaborazione con «Diritto all´ambiente-Testata giornalistica on-line».
All´incontro hanno partecipato: Cesare Patrone, Capo del Corpo Forestale dello Stato; Ugo Mereu, Direttore della Divisione di Polizia Ambientale e Forestale del CFS; la Vice Questore Aggiunto Forestale Elisabetta Morgante e il Magistrato Maurizio Santoloci di «Diritto all´ambiente-Testata giornalistica on-line», che hanno curato la progettazione del Laboratorio Mobile.


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Giovedì, 22 Giugno 2006
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