La difesa del territorio può contare da oggi su un nuovo
strumento: il «Laboratorio Mobile per le Indagini Scientifiche sull´Ambiente»
del Corpo Forestale dello Stato. Si tratta di un’unità operativa attrezzata con tutti gli
strumenti necessari per le analisi di laboratorio che vengono effettuate
direttamente a bordo da uno staff di chimici, biologi, e tecnici della
Forestale. Il Laboratorio Mobile sarà impiegato in controlli su tutto il
territorio nazionale, e darà supporto alle indagini delle unità investigative
periferiche del Corpo, con analisi su aria, acqua, suolo, rifiuti, incendi
boschivi, specie animali e vegetali.
Fino a oggi si è ritenuto che i prelievi in materia di
inquinamento idrico o da rifiuti fossero una prerogativa esclusiva di altri organi
specializzati. Un recente Decreto Legislativo, il n. 152/2006, permette al
Corpo Forestale dello Stato, come le altre forze di polizia, di effettuare in
proprio prelievi e analisi validi ai fini processuali, in presenza di fragranza
di reato. Delle novità legislative che hanno aperto la strada alle
investigazioni scientifiche del Corpo Forestale, ma anche delle capacità
operative del «Laboratorio Mobile», si è
parlato in una Conferenza organizzata a Roma dal Corpo Forestale dello Stato in
collaborazione con «Diritto all´ambiente-Testata giornalistica on-line». All´incontro hanno partecipato: Cesare Patrone, Capo del
Corpo Forestale dello Stato; Ugo Mereu, Direttore della Divisione di Polizia
Ambientale e Forestale del CFS; la Vice Questore Aggiunto Forestale Elisabetta
Morgante e il Magistrato Maurizio Santoloci di «Diritto all´ambiente-Testata
giornalistica on-line», che hanno curato la progettazione del Laboratorio
Mobile.
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