(ASAPS) RABAT (MAROCCO) – Il numero di vittime sulle
strade marocchine è finalmente in calo: secondo le cifre diffuse dal ministero
delle infrastrutture e dei trasporti Karim Ghellab, intervenuto nei giorni
scorsi in una conferenza nella capitale, i primi cinque mesi dell’anno hanno
fatto registrare un deciso ribasso, stabilitosi al 31 maggio attorno al 6,9% in
meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il primo ministro Driss
Jettou ha preso spunto dal modello
francese, istituendo una commissione interministeriale
per la sicurezza stradale, alla quale sono stati conferiti molti poteri. Con
tali linee guida i risultati non si sono fatti attendere, ed oltre alla
mortalità sono in deciso calo anche i feriti gravi (-4,32%), mentre si
mantiene stabile la sinistrosità complessiva, contraddistinta da un lieve
aumento del fenomeno (+0,66%). C’è da dire che se il numero di incidenti resta
lo stesso, ma calano le conseguenze, allora vuol dire che è iniziato un
comportamento più responsabile sulla strada. Nell’occasione, sono stati
illustrati anche i dati definitivi rispetto al fenomeno infortunistico
complessivo del 2005, contraddistinto da una diminuzione degli incidenti
complessivi dello 0,25% (51.559 contro i 51.687 del 2004), da un calo della
mortalità del 7,11% (3.617 morti contro i 3.894 del precedente anno), e dal
contemporaneo decremento anche del numero dei feriti gravi corrispondente
all’11,37% (12.035 contro 13.579). Il successo è cominciato proprio lo scorso
anno, quando è entrato in vigore il Programma Strategico Integrato d’Urgenza
per la sicurezza stradale, che si articola nel tempo e che culminerà nel
biennio 2007/2009 con l’entrata in vigore del nuovo codice della strada. (ASAPS)
|