Foto da www.ania.it
(ASAPS) –
In Italia il costo
medio a sinistro, 4.100 euro, è il più elevato d’Europa. Per le compagnie
assicurative il costo annuale degli incidenti automobilistici è pari a 15
miliardi di euro. Questo perché nel nostro paese, nel 2005, sono stati denunciati
oltre tre milioni e mezzo di incidenti, di cui oltre 700mila hanno provocato
danni fisici. Una vera e propria “spada di Damocle” che pende sulle teste delle
compagnie assicurative e, di
conseguenza, su quelle degli assicurati. Nel triennio 2003-2006, infatti, le
tariffe Rc auto hanno subito un aumento complessivo del 4,4%, mentre i prezzi
al consumo sono aumentati del 6,5%. A denunciare questa situazione è stato
Fabio Cerchiai, Presidente dell’ANIA (Associazione Nazionale per le Imprese
Assicuratrici) durante l’assemblea annuale dell’associazione svoltasi ieri 27
giugno a Roma. Il presedente ha ribadito come “in Italia il costo
medio a sinistro, 4.100 euro, rappresenti il valore più elevato in Europa. In
Germania il costo medio è di 3.500 euro e in Francia si parla di 3.000. In
Italia il numero dei sinistri con danni alla persona - nella maggioranza dei casi di lieve entità – è pari
al 20% del totale, il doppio di Francia e Germania. Inoltre, nel nostro paese
la frequenza dei sinistri r.c. auto, componente fondamentale del costo
dell’assicurazione, anche se diminuita negli ultimi 10 anni, è pari all’8,6%,
quasi il doppio che in Francia dove si parla del 4,8%”. “Esiste una relazione –
ha continuato Cerchiai - fra questo divario e alcune caratteristiche strutturali
del nostro sistema viario. Dalla scarsa efficienza del trasporto pubblico,
urbano ed extraurbano, che fa sì che in Italia circolino 87 veicoli ogni 100
abitanti, mentre in Francia solo 65, alla congestione del traffico nelle città
e nelle autostrade, alla carenza di momenti formativi dei giovani in materia di
sicurezza, allo scarso rispetto delle regole del codice della strada e alla
diffusione di fenomeni fraudolenti”. Inoltre Cerchiai ha ribadito la necessità
di istituire un’agenzia pubblica per il contrasto delle frodi. “Nel rispetto
della privacy – ha sottolineato Cerchiai - vanno costituite nuove banche dati
antifrode e bisogna rendere utilizzabili quelle esistenti. Inoltre, basterebbe
incrociare due banche dati già esistenti, per individuare coloro che, evadendo
l’obbligo ad assicurarsi nella r.c. auto, gravano sulla collettività
regolarmente assicurata”. Oltre alla situazione delle assicurazioni auto,
Cerchiai nella sua relazione ha illustrato anche l’andamento delle polizze
vita. “Nel 2005 – ha evidenziato il Presidente di ANIA – la raccolta premi vita
ha registrato una crescita del 12%, superando i 73miliardi di euro. Al netto
delle prestazioni pagate, essa ha rappresentato il 30% del flusso di attività
finanziarie delle famiglie e le riserve tecniche hanno superato i 350 miliardi
di euro. Oggi, in Italia, le assicurazioni vita rappresentano uno dei
principali strumenti di gestione dei risparmi”. All’Assemblea annuale di ANIA
ha preso parte anche Sergio D’Antoni, Vice Ministro per lo Sviluppo economico,
che ha ribadito come “sia volontà del Governo applicare l’indennizzo diretto
dal 1 gennaio 2007 per far decollare prima la previdenza integrativa. Secondo
noi infatti, un rapporto più diretto tra assicurazioni e cittadini agevola il
calo delle tariffe e si trova maggior credibilità tra i cittadini”. (ASAPS).
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