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Francia, la birra al servizio della sicurezza stradale? - Il governo e le associazioni dicono “no” e bloccano l’iniziativa. Dalla stampa la richiesta di informare il consumatore dei rischi di una bevuta, anche senza volante di mezzo…


Birra e sicurezza stradale? I francesi hanno detto “no”
(Foto Blogauto)

 (ASAPS) PARIGI – Era stata annunciata come un’iniziativa che avrebbe lasciato il segno, sulla materia, ma il delegato interministeriale per la sicurezza stradale in Francia, Rémy Heitzm si è messo di traverso e l’accordo è saltato. Ci riferiamo al protocollo tra un’azienda leader nella produzione di birra e la rete di autoscuole d’oltralpe, il CER (Centre d’éducation routière), che prevedeva la diffusione di un DVD che avrebbe mostrato gli effetti dell’alcol alla guida. Il filmato, sarebbe poi stato distribuito dai docenti di guida agli allievi, divenendo di fatto uno strumento pedagogico definito da più parti “importante”, che almeno nei programmi avrebbe mostrato chiaramente il ruolo delle bevande alcoliche negli incidenti stradali e che avrebbe denunciato “senza ambiguità” che bere prima di guidare costituisce un pericolo terribile. Le reazioni ostili, però, sono state moltissime, tanto che alcune associazioni hanno diffuso comunicati d’indignazione; prima tra tutte “Strade dei Giovani”, che ha accusato gli organizzatori del protocollo d’intesa di aver promosso un’iniziativa sul tema della prevenzione stradale assolutamente incoerente, visto che era finanziata da un produttore di birra. Il “j’accuse” è arrivato potente anche dall’ANPAA, l’associazione nazionale per la prevenzione nell’alcologia”, che ha definito l’idea di affidare all’azienda il compito di prevenire come un “formidabile colpo pubblicitario”. Lei, l’azienda, rimanda al mittente le accuse, affermando che non c’è nessun fine pubblicitario ma semplicemente l’applicazione in Francia di regole già esistenti all’estero. Confermiamo, noi di Asaps: esiste e ci è stato chiesto di entrare a farne parte, ma per coerenza abbiamo gentilmente declinato l’invito. La parola fine alla polemica, per ora, sembra metterla il quotidiano francese Liberation, che chiede ai produttori di bevande alcoliche quando si allineeranno ai produttori di tabacco, scrivendo sull’etichetta che “bere uccide”. A proposito: non abbiamo più sentito Fisichella dire che la Drive Beer è in regola con il codice della strada… nello spot televisivo e nei manifesti pubblicitari, ci sembra siano scomparsi i riferimenti al codice e anche i simil poliziotti che brindavano con lui. Di questo siamo contenti. (ASAPS)


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Giovedì, 29 Giugno 2006
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