Un
tasto particolarmente delicato è il tema del rapporto tra risparmio
dei costi e sicurezza dei mezzi, soprattutto in relazione alle nuove
norme recentemente introdotte. Parecchie polemiche nel nostro settore
ha suscitato l’obbligatorietà dell’applicazione delle
strisce retroriflettenti e dei paraspruzzi, un obbligo che è
già operativo per i camion di nuova produzione e che diventerà
presto vincolante anche per i camion già in circolazione (il
termine ultimo è il 31 dicembre 2005).
Da parte delle associazioni si è chiesta l’abrogazione di
questa norma o quantomeno la proroga dell’entrata in vigore fino
alla trasformazione dell’obbligo in norma comunitaria. Tuttavia
è abbastanza complesso pensare di rinunciare alla sicurezza per
poter risparmiare sul budget dell’impresa, oltretutto in un momento
in cui una simile mossa comporterebbe un ritorno di immagine del mondo
dell’autotrasporto particolarmente negativo. È inoltre un
fatto che in altri Paesi l’obbligo delle strisce data ormai a parecchi
anni fa (ad esempio in Usa al 1993).
La spesa per le strisce e i paraspruzzi, che servono a ridurre la nebulizzazione
dell’acqua in caso di precipitazioni, non è indifferente
(siamo nell’ordine di qualche centinaio di euro a camion), ma i
primi riscontri sulla visibilità dei Tir e sul miglioramento
della visione in caso di pioggia hanno evidenziato l’indubbia utilità
di questi strumenti.
“Più del 40% degli incidenti che durante le ore notturne
coinvolgono veicoli pesanti sono causati dalla scarsa visibilità
del mezzo - afferma Giordano Biserni, presidente dell’Asaps - Di
notte le strisce retroriflettenti rendono visibile il mezzo circa 2-300
m. prima, e quindi prevengono i tamponamenti”.
Al riguardo esiste anche uno studio sulla bordatura dei veicoli dell’Università
di Darmstadt, che ha esaminato 1000 camion equipaggiati con bordi retroriflettenti
e 1000 camion senza bordatura. Entrambi i gruppi erano composti da numerosi
e diversi tipi di veicoli commerciali (camion frigoriferi, semirimorchi,
rimorchi e autocisterne). Dopo un’analisi durata 2 anni, il gruppo
senza bordatura ha riportato durante le ore notturne un numero di incidenti
pari a trenta, mentre nello stesso periodo di tempo il gruppo dotato
di bordatura della sagoma ne ha avuto uno solo. Più del 95% delle
collisioni notturne sarebbero state dunque evitate se i camion del gruppo
A avessero avuto la bordatura retroriflettente. È ovvio che questi
dati sono parziali e non conclusivi, ma un effetto benefico non si può
negare, se la diminuzione di incidentalità notturna viene comunque
considerata di circa il 41%.
Ugualmente poco realistica appare la richiesta di eliminare le
sanzioni accessorie che prevedono sospensione o ritiro della carta di
circolazione per violazione di norme comportamentali del conducente.
“Non possiamo dire di volere la sicurezza - sottolinea Biserni
- se poi tutte le volte troviamo una scappatoia. L’incidentalità
va abbassata, e le sanzioni sono uno strumento coercitivo che ha i suoi
benefici effetti. Può sembrare duro, ma è così.
È una norma vessatoria? Forse, ma in altro campi ci sono regole
fin troppo permissive, come quelle sui tempi di guida, che provocano
sicuramente stanchezza nei conducenti e aumento di incidentalità”.