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Rassegna stampa Alcol e guida del 30 giugno 2006

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

IL GAZZETTINO (Rovigo)

ALCOL & DROGHE

L’informazione anti abuso passa dal "Pianeta giovani"

Si chiama "Pianeta giovani" ed è l’iniziativa di sensibilizzazione all’abuso di alcol e droghe avvita dall’assessorato alle Politiche giovanili. Ultimo è l’incontro dell’assessore Tiziana Virgili con i giovani di Guarda Veneta in cui si è parlato dei rischi connessi all’assunzione di droghe. L’incontro è stato organizzato dal Comune e dalla biblioteca comunale di Guarda Veneta. Secondo l’osservatorio provinciale sulle dipendenze da alcol e droga il Polesine negli ultimi anni ha registrato un’impennata per quanto riguarda il consumo di alcolici e superalcolici.
Per consumo di alcol è la prima provincia nel Veneto, con un incremento dal 3,6% al 5,3 tra il 2003 e il 2005. La serata è stata l’occasione per parlare dei danni causati dalle diverse sostanze e delle iniziative intraprese dalla Provincia di Rovigo per affrontare queste problematiche. Si va da "Un locale amico", dedicato ai gestori dei bar, pub e discoteche per sensibilizzarli alle problematiche derivanti dall’abuso di alcol, al progetto "Usa la testa non sprecare la tua vita", consistente in una serie di lezioni on line dove i ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori possono consultare un esperto tramite internet, nel rispetto dell’anonimato (indirizzo: www.lezionionline.info) fino a nuove iniziative quali ContanimAzione, Giovani Antenne, Giovani di oggi adulti di domani e Viaggi nella notte.


ASAPS

Motostaffette
Progetto per qualificare le “dueruote” e metterle in guardia dai pericoli della strada, soprattutto alcol e velocità

La FIMS, la federazione italiana delle Motostaffette, angeli custodi in tutte le manifestazioni sportive su strada – spesso al fianco dei nostri motociclisti – ha messo in cantiere un progetto assolutamente interessante. Lo scopo è quello di fare una campagna di sensibilizzazione rivolta ai motociclisti, certo, ma non solo. Si tratta di una campagna alla “spagnola”, che prevede l’impiego di manifesti particolari da affiggere per esempio sulle strade più pericolose e prima delle curve maggiormente insidiose, sulle quali campeggi, vicino all’immagine di una moto, la scritta “NO GAS”. Analogamente, vicino a discoteche o luoghi di aggregazione giovanile, immagini di motociclisti con la scritta “NO DRINK”. E per sensibilizzare, oltre che ad un uso corretto della strada, anche l’uso delle dueruote per muoversi con maggior disinvoltura in città, inquinando anche meno, è allo studio anche un programma di informazione. Passerà il concetto che la velocità è pericolosa, che l’alcol lo è altrettanto, e che una maggior sostenibilità del traffico cittadino è possibile con un uso più “proprio” di moto o scooter? C’è proprio da augurarselo.


IL MESSAGGERO (Ostia)
PROGETTO ANTI SBALLO DI VILLA MARAINI DA DOMANI SERA

Spiaggia rifugio dopo la discoteca

Un pit-stop contro le stragi del sabato sera. E’ l’iniziativa messa in campo dalla cooperativa “Villa Maraini”, affidataria dei servizi balneari sulla spiaggia antistante l’ex colonia Vittorio Emanuele.
Decolla da domani sera il programma di sensibilizzazione per notti sicure al “Vittorio beach”, spiaggia libera affidata dal Municipio alla coop “Villa Maraini”, da trent’anni in prima linea contro le dipendenze. L’iniziativa si intitola “Tintarella di luna” e propone serate di divertimento con modalità nuove e con messaggi positivi verso i giovani. «Ogni venerdì e sabato - anticipa Roberto Presciutti, direttore della cooperativa - offriremo uno spazio musicale diverso per divertirsi e riflettere». Sul piano delle scelte musicali il venerdì sarà la serata del “Toretta stile” con musiche da spiaggia: surf, beat, soul, rare grooves, new wave, indie e colonne sonore. Il sabato al mixer, invece, ci sarà Paolo “Sego”, conduttore del programma “Daje pure te” di Radio Onda Rossa, trasmissione dedicata al reggae.
«La novità più importanti - insiste Presciutti - riguardano gli orari, le proposte del bar ed il pit-stop». L’inizio delle danze sarà anticipato alle 22,30 «per evitare che i giovani facciano troppo tardi e per limitare l’impatto acustico con la città». Al bar niente alcolici: al massimo, soft drink per frenare i rischi dello sballo. E, infine, un’area sarà a disposizione di tutti i giovani, anche di altre discoteche, che troveranno lettini, acqua minerale e psicologi di “Villa Maraini” per fare una pausa, un pit-stop, appunto, prima di mettersi in auto per rientrare a Roma confusi dalla musica a tutto volume, dall’alcol e da tutto il resto. Ingresso gratuito.
G.Man


LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

I residenti lanciano segnali di insofferenza di fronte a schiamazzi notturni, atti teppistici e risse
«Centro storico in mano ai vandali»
Occhi puntati sulla questione igienica: «È ridotta davvero ai minimi termini» Alcolici ai minori: secondo i cittadini sono in pochi a rispettare la legge

Potenza. Davvero per i residenti non c’è più un’emergenza ordine pubblico nel centro storico? Davvero non ci si lamenta più dei vicoli sporchi di bottiglie vuote, urina ed altri umori, degli schiamazzi e delle invettive, soprattutto in concomitanza dei bagordi di sabati e festivi? Non proprio. Il malcontento c’è eccome, anche se non si riferisce solo al consumo degli alcolici e anche se le opinioni divergono sull’efficacia delle misure di prevenzione. «Basterebbe far rispettare il codice penale» suggerisce l’avvocato Savino Murro, residente del centro storico e coordinatore per qualche tempo di un movimento spontaneo di cittadini. Oggi parla a titolo personale: «la questione igienica, nel centro, è drammatica, e di controllo delle forze dell’ordine ne vedo poco: c’è un’occupazione sistematica dei vicoli e dei locali abbandonati, bisognerebbe almeno invitare i proprietari a barricarne le entrate». Murro, che richiama l’attenzione anche sulla piaga dello spaccio, sotto gli occhi di tutti, ricorda che la legge vieta la vendita di alcolici ai minori di 16 anni (il codice prevede anche l’arresto e aggravanti se dalla vendita consegue l’ubriachezza. Come vieta la vendita a chi in stato di manifesta ubriachezza si trova già). Solo che l’Italia non è gli Stati Uniti dove per acquistare (ovunque, anche al supermercato) una bottiglia di birra bisogna esibire il documento di identità. «Nessuno rispettava l’ordinanza», sostiene Gabriele Summa, gestore di un bar a Piazza Sedile, che aggiunge anche di non aver mai subito controlli. Il 60 per cento dello smercio nel suo locale è legato proprio ad alcolici e superalcolici, con prezzi che però tengono lontano un certo tipo di clientela «rumorosa». Quella che i pochi soldi a disposizione se li va a spendere al supermercato. Ragazzini per lo più, che bevono già dal tardo pomeriggio. E allora, si chiedono gli intervistati, che senso aveva vietare la vendita da asporto dopo le 21 se in salumeria ognuno può andarci indisturbato? «Un giorno, con uno stratagemma, provammo a non vendere ad alcuni giovani le bottiglie di vino, birra e vodka che volevano acquistare», dice la cassiera di un supermercato del centro, che al via vai di minori assiste quasi quotidianamente. «I più dicono che comperano per i genitori: a quel punto non puoi farci nulla». La responsabile vendite di un altro supermercato, Giovanna Rosa, confida di aver visto ragazze ubriache già alle 11 del mattino. Lì di fianco c’è un pub, e spesso al mattino per aprire la saracinesca bisogna spazzare bottiglie vuote e ogni genere di sporcizia lasciata dagli avventori. «Giudicavo l’ordinanza un provvedimento positivo» ragiona invece Rocco Laguardia, che gestisce una pizzeria da asporto nei pressi di Piazza Sedile «ci ha consentito di tenere più pulito l’esterno del locale e di aumentare la raccolta differenziata». Le ubriacature, ammette egli stesso, quelle non si evitano, perchè l’odinanza consentiva il consumo nel locale. Intanto in pieno centro, a scuole chiuse, il via vai aumenta. Sulle scale, nei vicoli si affollano gruppi di giovani, e basta farsi un giro anche alle otto di sera per verificare che forse non c’è un problema di ordine pubblico risolvibile con un’ordinanza restrittiva, ma di certo un’emergenza sociale legata al mondo giovanile sì. Vito Santarsiero conviene sulla necessità di una maggiore attenzione nell’opera di prevenzione del disagio, ma è un’attenzione che tutti devono tenere alta.
Rosanna Santagata


IL GAZZETTINO DI PADOVA

L’INTERVENTO

Egr. sig. Sindaco
nell’ultimo incontro dei nostri associati, tenutosi all’hotel "Toscanelli" con presenti oltre 40 dei circa 300 aderenti, sono riemerse, in modo molto forte, alcune osservazioni sia nei confronti degli "spritzettari" che dei baristi che, in particolare, dell’Amministrazione Comunale.
Ritenendo che i "disturbatori" presenti tra i clienti dei bari, i baristi ed i frequentatori delle Piazze non siano nostri interlocutori ne controparte, ci rivolgiamo a Lei come legittimo e massimo rappresentante dell’Ente Locale Comune a cui, anche da una attenta lettura di "Leggi" e Regolamenti, spetta l’onere di gestire sia la parte promulgativa che applicativa delle normative relative alle problematiche legate al "fenomeno spritz".
In questo senso, a nome dell’Associazione "Per le Piazze", le invio quelle che per noi sono delle richieste "irrinunciabili" in quanto frutto di una lunga discussione interna e della mediazione ed ammorbidimento attuato nei confronti di quegli Associati che, esasperati dalla situazione, avrebbero preferito una ns. posizione più drastica:
a - Desideriamo poter vivere (rincasare, dormire, uscire, arrivare ai garage, invitare amici ecc.) come in altri quartieri, ne più ne meno.
b - Chiediamo che: i maleducati, inurbani, inadempienti ai regolamenti ed alle leggi; coloro i quali commettono reati connesi all’uso e spaccio di droga; la quota parte, peraltro già individuata, di frequentanti Piazze e Bar che "delinquono; vengano "sanzionati" in modo preciso e sistematico.
c - Auspichiamo un vero e reale "riappropriamento", da parte della "polis", (Città e cittadini) del bene comune "Piazze" e Centro Storico per farlo tornare ad essere vivibile e vissuto da tutti in modo corretto e sostenibile, dai Residenti in primis.
Per ottenere quanto sopra esposto riteniamo che le azioni da intraprendere debbano essere ben più di una e che sia necessario inserire in un "piano" organico, al fine di non "somministrare aspirine ad un ammalato grave", non puntare su "palliativi" o "placebi" (come i "navigli"), non puntare sul "calo fisiologico estivo", per cantar vittoria.
La ns. Associazione non ritiene che si a un suo compito specifico suggerire o chiedere delle misure specifiche, in quanto è l’Amministrazione Comunale che deve proprorle ed attuarle. A noi, cittadini, spetta il dovere del rispetto dele regole ed il diritto alla valutazione dei risultati.
Nella su ricordata riunione abbiamo avuto la "solidarietà" e collaborazione degli "Amissi del Piovevo", dell’Associazione "il Ghesso" e "Sotto il Salone", dell’Organizzazione dei "Taxisti". Ciò ci ha fatto comprendere come il problema sia sentito e "trasversale" a molte componenti significative della Città e non riservato a quelli che sono stati definiti: pochi, vecchi e "riccastri". Nella speranza, che vorremmo fosse certezza, che Lei, Signor SIndaco, vorrà e saprà rispondere, nei fatti, alle ns. meditate e mediate richieste, ho il dovere di prescisarLe che, ove non si riscontrassero significativi passi avanti verso la soluzione dei noti problemi, alcuni Associati e l’Associazione stessa, si vedranno costretti a percorrere altre strade a tutela dei loro "diritti". Segnalo, per la Sua opportuna conoscenza e correttezza nei confronti degli associati che le hanno reiteratamente proposte, alcune ipotesi di lavoro: aumento dei Vigili in servizio serale-notturno nel comparto Piazze; dotazione agli stessi di cani antidroga, anche come deterrente psicologico; limitazione, attraverso la sensibilizzazione degli Organi competenti, delle licenze di bar; controlli sistematici delle rispondenze alle normative igenico-sanitarie dei bar; evitare programmazioni e controprogrammazioni di eventi, utili sono all’aumento "dell’entropia" di sistema. Al limite "spettacoli" qualificati ed "a rotazione" nelle Piazze operare dei "filtri" in accesso alle piazze (come per i "comizi" politici); presenza costante di forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri, altri); mantenimento, nel breve, delle ordinanze specifiche in atto e loro "estensione" a settembre; controlli elettronici dei "siti", non fine a se stessi, ma per individuare e "sanzionare" i maleducati e scorretti; pulizia giornaliera, serale, con camion "spargiacqua" delle piazze e vie interessate; controllo, sistematico, dei documenti dei frequentatori più esagitati e/o sospetti; spritz "storici" a tasso alcolico tendente a zero (vedi Sinigaglia); bicchieri in vetro o/e con cauzione.

Porf. Dino Ponchio


IL MESSAGGERO (Pesaro)

Nuovo allarme di Padoa-Schioppa, oggi Consiglio dei ministri. Prodi: serve concertazione
e la Tav si deve fare

Conti malati, pronta la manovra bis

Correzione da 7 miliardi, altri 3 per i cantieri Anas e Ferrovie. Slittano al 2007 i contratti per gli statali
Aumentano sigarette e alcolici. Misure contro l’evasione dell’Iva
ROMA Arriva oggi all’esame del Consiglio dei ministri la manovra correttiva per il 2006, che a regime varrà 10 miliardi, compresi 3 per il ripristino dei cantieri Anas e Fs. Nel 2007 ci sarà un altro intervento da circa 35 miliardi.
Iva nel mirino. Il grosso delle risorse arriverà dalla lotta all’evasione fiscale in particolare sull’Iva.
Alcolici e sigarette. Previsti anche rincari per le accise di tabacchi e bevande alcoliche. I veri tagli nel 2007. La manovrina comprende quasi 3 miliardi di risparmi, ma i grandi tagli arriveranno il prossimo anno.


IL MESSAGGERO (Viterbo)

Era ubriaco in piazza delle Erbe: condannato

di LELLA GIULIETTI VIRGULTI
«Non voglio più bere vino ed è mio desiderio trasferirmi a Viterbo dove voglio comprarmi una casa». Queste le dichiarazioni del quarantenne inglese arrestato martedì sera in stato di ebbrezza a piazza delle Erbe dove, visibilmente alterato, stava infastidendo alcuni passanti. Fermato dall’equipaggio di una Volante, intervenuta sul posto in seguito ad una segnalazione al 113, era stato portato in Questura per accertamenti. Qui, una volta sceso dalla macchina, aveva iniziato a spogliarsi; poi, estratto un coltello, aveva minacciato e aggredito i poliziotti. Ne era così scaturita una sorta di colluttazione da cui erano usciti malconci lo stesso londinese e due agenti.
Ieri mattina il processo per direttissima: a carico dell’uomo l’imputazione di minacce e lesioni a pubblico ufficiale. L’inglese ha detto di non ricordare nulla dell’accaduto e ha manifestato i suoi seri propositi. Il giudice Italo Centaro ha disposto la confisca del coltello e ha accolto la richiesta di patteggiamento avanzata dal difensore. L’inglese, condannato a 3 mesi di reclusione, convertiti in 3.420 euro di multa, è stato così rimesso in libertà. E’ auspicabile che i propositi manifestati vengano mantenuti, sia per evitare il ripetersi di fatti analoghi, sia per consentirne l’immediata reperibilità anche al fine dell’integrale pagamento dell’ammenda, considerato che il londinese, su cui pende una contravvenzione per guida in stato di ebbrezza, si trova attualmente in Italia senza fissa dimora.


LA PROVINCIA DI CREMONA

Clandestino preso
Ubriaco rapina marito e moglie di Marcaria Scappa in auto va fuori strada
MARCARIA — In preda ai fumi dell’alcol si è presentato alla porta di una cascina di Casatico di Marcaria. Dopo averla sfondata ha aggredito i proprietari di casa, V.T. (59enne) e la moglie, minacciandoli anche di morte. Poi ha trovato le chiavi della loro vettura, una Lancia Prisma, e si è allontanato con quella. Protagonista della vicenda è stato un 42enne di origine marocchina risultato senza fissa dimora e clandestino. L’uomo alle 5.30 ha preso di mira l’abitazione di Casatico con il chiaro intento di rapinarla. La sua fuga, però, è durata solo pochi chilometri. Non appena la Lancia Prisma ha lasciato il centro abitato il 42enne ne ha perso il controllo finendo fuori strada. Nel frattempo i derubati avevano allertato i carabinieri di Bozzolo ed Acquanegra che. Il marocchino è stato portato all’ospedale di Asola per le medicazioni e poi in carcere


MYTEC

Guida al cellulare dannosa come in stato di ebbrezza, dice studio

WASHINGTON (Reuters) - Le persone che parlano al cellulare mentre sono alla guida, anche se fanno uso di apparecchi che lasciano le mani libere, sono pericolose come i conducenti in stato di ebbrezza, secondo dei ricercatori americani. "Se i legislatori vogliono fare qualcosa per diminuire la distrazione degli automobilisti, allora dovrebbero considerare l’ipotesi di mettere fuori legge l’uso dei cellulari mentre si guida", ha detto Frank Drews, un professore assistente di psicologia dell’Università di Utah che ha lavorato allo studio. Per il loro studio pubblicato nel numero estivo di quest’anno di Human Factors i ricercatori hanno sottoposto alcuni pazienti a una simulazione di guida. I ricercatori hanno preso in esame 40 volontari che hanno effettuato la simulazione di guida in quattro condizioni differenti -- concentrati, al telefonino con e senza auricolari e con un livello di alcol nel sangue pari allo 0,08% -- il livello medio legale per non essere idonei alla guida negli Stati Uniti -- dopo aver bevuto vodka e succo d’arancia. Tre dei partecipanti hanno tamponato la macchina che si trovava davanti a loro. Tutti stavano parlando al telefono e nessuno era ubriaco, hanno detto i ricercatori. I conducenti che parlavano al telefonino o con gli auricolari guidavano leggermente più lentamente ed erano anche il 9% più lenti a premere sul pedale del freno. Inoltre la loro velocità era più irregolare dei partecipanti che hanno guidato senza distrazioni. Le persone che hanno guidato con un livello di alcol nel sangue dello 0,08% hanno guidato l’automobile un po’ più lentamente degli automobilisti concentrati e di coloro che usavano il telefonino, ma con una guida più aggressiva. "Parlare al telefonino mentre si guida è pericoloso quanto o forse di più del guidare in stato di ebbrezza", ha detto Drews, che ha aggiunto che l’alcol è la causa del 40% dei 42.000 casi di incidenti nel traffico che si verificano negli Stati Uniti ogni anno. Proprio come molte persone che bevono, anche chi usa il telefono alla guida pensa di non essere dipendente, hanno spiegato i ricercatori.


IL GAZZETTINO (Vicenza)

I timori per l’esame lasciano spazio ai brindisi e agli sfoghi dopo venti minuti di colloquio che a qualcuno sono sembrati addirittura una "ciacoeada"
Birra e tatuaggi, la Maturità è una festa
Proseguono gli orali al Professionale "Remondini" e al "Fermi", soddisfatti studenti e insegnanti

Bassano

Cominciano con la 5 A turistico gli esami orali di maturità all’istituto professionale "Remondini". Una caratteristica dei "remondinesi" è lo studio notturno come conferma Alessandro Battocchio: «Ho iniziato ieri mattina il ripasso e ho concluso la tesina solo poche ore fa. Praticamente tutto il programma dell’anno in 24 ore. Però mi sono accorto solo alle sette e mezza che non avevo studiato un argomento». Evidentemente i ragazzi riescono a memorizzare meglio durante la notte. Tra un caffè e l’altro è d’obbligo una telefonata al compagno di banco per cercare una forma di sostegno morale per placare gli animi in pena. Così hanno descritto la loro nottata Valeria Castellan e Alessandro Battocchio: «Ci siamo sentiti l’ultima volta alle sette e mezza questa mattina, praticamente anche prima di partire da casa. Eravamo entrambi preoccupati». «Comunque il mio orale è andato bene - aggiunge Alessandro - perché sono riuscito ad esporre con sicurezza i miei argomenti e ciò ha fatto credere ai professori che io fossi molto preparato».
Certe "dritte" non sono facili da mettere in pratica da tutti. Angela Baù confida: «Stamattina quando sono arrivata qui avevo la pressione minima a novanta». E adesso che si è "liberata" del peso riesce a trovare la forza anche di ironizzare e prendere bonariamente in giro una sua compagna con la quale ha condivisio l’attesa di questa prova: «Lei che ha origini meridionali non apprezza lo studio notturno...».
È capitato che ad alcune ragazze venisse in mente di indossare un abbigliamento "provocante" nella speranza di strappare qualche punto in più ai commissari. Tentativi che normalmente si rivelano vani, se non controproducenti: le ragazze del "Remondini" non sono state nemmeno tentate da simili stratagemmi in quanto la maggioranza dei professori sono donne. Federica Vigati, capelli rossi e lunga gonna bianca su una canotta nera ha una rosa tatuata che fa capolino dalla scollatura: «La commissione - ammette - non ha seguito tutto quello che dicevo. Ogni tanto gli insegnanti si distraevano e parlavano fra di loro. A un certo punto mi hanno anche chiesto dove andava a finire il mio tatuaggio».
All’Istituto Tecnico Industriale"Enrico Fermi"si sono invece già conclusi gli orali della 5 BE. Finalmente rilassati raccontano la loro esperienza Francesco Scotton, Vittorio Negrello, Nicola Rigon e Christian Pietrobon. Francesco è il più loquace: «Pensavo che l’interrogazione andasse peggio - si sfoga -, mi sono sembrati venticinque minuti di "ciacoeada". L’attesa è stata decisamente la parte peggiore: sono contento di non essere stato l’ultimo. Penso che il commissario esterno sia stato piacevolmente colpito dalla nostra preparazione, perciò non ha avuto bisogno di fare molte domande». Massimiliano Stella raggiunge i suoi compagni e dice ridendo: «Ai miei "spettatori" ho fatto pagare un biglietto perchè ci vuole una certa abilità per intrattenere il pubblico...».
Particolarmente soddisfatta della sua classe, interviene la professoressa di lingua straniera Albonea Michelotto: «Sono molto contenta di questa classe. Non mi capitava da tempo di avere dei ragazzi così preparati. I risultati raggiunti al termine di questi cinque anni sono stati superiori alle nostre aspettative». Gli studenti le chiedono il motivo della separazione del suo banco nell’aula d’esame rispetto a quello degli altri docenti e lei li tranquillizza: «Nessuna diversità di opinioni riguardo la valutazione, nessun "dissidio": è solo per una questione climatica. Nonostante continuassi ad agitare il mio ventaglio stavo morendo di caldo». In effetti, viste le temperature e in attesa del temporale arrivato nel pomeriggio, si comprende il motivo per cui «la soddisfazione più grande - secondo Francesco della 5 BE - è stata la birra gelata gustata al bar della scuola che è concessa solamente ai maturati».

Irene Bizzotto


IL SECOLO XIX

Per bottiglie e lattine scatta il coprifuoco


LIBERTA’

Guidare da ubriachi:


IL MESSAGGERO VENETO

l’aci lancia l’allarme alcol


IL GAZZETTINO (Pordenone)

I DELETERI EFFETTI DELL’ALCOL SUI RIFLESSI E SULLA CAPACITà DI GUIDA




© asaps.it
Sabato, 01 Luglio 2006
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