IL GAZZETTINO (Rovigo)
ALCOL & DROGHE
L’informazione anti
abuso passa dal "Pianeta giovani"
Si chiama "Pianeta giovani" ed è
l’iniziativa di sensibilizzazione all’abuso di alcol e droghe avvita
dall’assessorato alle Politiche giovanili. Ultimo è l’incontro dell’assessore
Tiziana Virgili con i giovani di Guarda Veneta in cui si è parlato dei rischi
connessi all’assunzione di droghe. L’incontro è stato organizzato dal Comune e
dalla biblioteca comunale di Guarda Veneta. Secondo l’osservatorio provinciale
sulle dipendenze da alcol e droga il Polesine negli ultimi anni ha registrato
un’impennata per quanto riguarda il consumo di alcolici e superalcolici.
Per consumo di alcol è la prima provincia nel
Veneto, con un incremento dal 3,6% al 5,3 tra il 2003 e il 2005. La serata è
stata l’occasione per parlare dei danni causati dalle diverse sostanze e delle
iniziative intraprese dalla Provincia di Rovigo per affrontare queste
problematiche. Si va da "Un locale amico", dedicato ai gestori dei
bar, pub e discoteche per sensibilizzarli alle problematiche derivanti
dall’abuso di alcol, al progetto "Usa la testa non sprecare la tua
vita", consistente in una serie di lezioni on line dove i ragazzi delle
scuole medie inferiori e superiori possono consultare un esperto tramite
internet, nel rispetto dell’anonimato (indirizzo: www.lezionionline.info) fino
a nuove iniziative quali ContanimAzione, Giovani Antenne, Giovani di oggi
adulti di domani e Viaggi nella notte.
ASAPS
Motostaffette
Progetto
per qualificare le “dueruote” e metterle in guardia dai pericoli della strada,
soprattutto alcol e velocità
La FIMS, la federazione italiana delle
Motostaffette, angeli custodi in tutte le manifestazioni sportive su strada –
spesso al fianco dei nostri motociclisti – ha messo in cantiere un progetto
assolutamente interessante. Lo scopo è quello di fare una campagna di
sensibilizzazione rivolta ai motociclisti, certo, ma non solo. Si tratta di una
campagna alla “spagnola”, che prevede l’impiego di manifesti particolari da affiggere
per esempio sulle strade più pericolose e prima delle curve maggiormente
insidiose, sulle quali campeggi, vicino all’immagine di una moto, la scritta
“NO GAS”. Analogamente, vicino a discoteche o luoghi di aggregazione giovanile,
immagini di motociclisti con la scritta “NO DRINK”. E per sensibilizzare, oltre
che ad un uso corretto della strada, anche l’uso delle dueruote per muoversi
con maggior disinvoltura in città, inquinando anche meno, è allo studio anche
un programma di informazione. Passerà il concetto che la velocità è pericolosa,
che l’alcol lo è altrettanto, e che una maggior sostenibilità del traffico
cittadino è possibile con un uso più “proprio” di moto o scooter? C’è proprio
da augurarselo.
IL MESSAGGERO (Ostia)
PROGETTO ANTI SBALLO DI VILLA MARAINI DA
DOMANI SERA
Spiaggia
rifugio dopo la discoteca
Un pit-stop contro le stragi del sabato sera.
E’ l’iniziativa messa in campo dalla cooperativa “Villa Maraini”, affidataria
dei servizi balneari sulla spiaggia antistante l’ex colonia Vittorio Emanuele.
Decolla da domani sera il programma di sensibilizzazione per notti sicure al
“Vittorio beach”, spiaggia libera affidata dal Municipio alla coop “Villa
Maraini”, da trent’anni in prima linea contro le dipendenze. L’iniziativa si
intitola “Tintarella di luna” e propone serate di divertimento con modalità
nuove e con messaggi positivi verso i giovani. «Ogni venerdì e sabato -
anticipa Roberto Presciutti, direttore della cooperativa - offriremo uno spazio
musicale diverso per divertirsi e riflettere». Sul piano delle scelte musicali
il venerdì sarà la serata del “Toretta stile” con musiche da spiaggia: surf,
beat, soul, rare grooves, new wave, indie e colonne sonore. Il sabato al mixer,
invece, ci sarà Paolo “Sego”, conduttore del programma “Daje pure te” di Radio
Onda Rossa, trasmissione dedicata al reggae.
«La novità più importanti - insiste Presciutti - riguardano gli orari, le
proposte del bar ed il pit-stop». L’inizio delle danze sarà anticipato alle
22,30 «per evitare che i giovani facciano troppo tardi e per limitare l’impatto
acustico con la città». Al bar niente alcolici: al massimo, soft drink per
frenare i rischi dello sballo. E, infine, un’area sarà a disposizione di tutti
i giovani, anche di altre discoteche, che troveranno lettini, acqua minerale e
psicologi di “Villa Maraini” per fare una pausa, un pit-stop, appunto, prima di
mettersi in auto per rientrare a Roma confusi dalla musica a tutto volume,
dall’alcol e da tutto il resto. Ingresso gratuito.
G.Man
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
I residenti lanciano segnali di insofferenza
di fronte a schiamazzi notturni, atti teppistici e risse
«Centro storico in mano ai vandali»
Occhi puntati sulla questione igienica: «È ridotta
davvero ai minimi termini» Alcolici ai minori: secondo i cittadini sono in
pochi a rispettare la legge
Potenza. Davvero per i residenti non c’è più
un’emergenza ordine pubblico nel centro storico? Davvero non ci si lamenta più
dei vicoli sporchi di bottiglie vuote, urina ed altri umori, degli schiamazzi e
delle invettive, soprattutto in concomitanza dei bagordi di sabati e festivi?
Non proprio. Il malcontento c’è eccome, anche se non si riferisce solo al
consumo degli alcolici e anche se le opinioni divergono sull’efficacia delle
misure di prevenzione. «Basterebbe far rispettare il codice penale» suggerisce
l’avvocato Savino Murro, residente del centro storico e coordinatore per
qualche tempo di un movimento spontaneo di cittadini. Oggi parla a titolo
personale: «la questione igienica, nel centro, è drammatica, e di controllo
delle forze dell’ordine ne vedo poco: c’è un’occupazione sistematica dei vicoli
e dei locali abbandonati, bisognerebbe almeno invitare i proprietari a
barricarne le entrate». Murro, che richiama l’attenzione anche sulla piaga
dello spaccio, sotto gli occhi di tutti, ricorda che la legge vieta la vendita
di alcolici ai minori di 16 anni (il codice prevede anche l’arresto e
aggravanti se dalla vendita consegue l’ubriachezza. Come vieta la vendita a chi
in stato di manifesta ubriachezza si trova già). Solo che l’Italia non è gli
Stati Uniti dove per acquistare (ovunque, anche al supermercato) una bottiglia
di birra bisogna esibire il documento di identità. «Nessuno rispettava
l’ordinanza», sostiene Gabriele Summa, gestore di un bar a Piazza Sedile, che
aggiunge anche di non aver mai subito controlli. Il 60 per cento dello smercio
nel suo locale è legato proprio ad alcolici e superalcolici, con prezzi che
però tengono lontano un certo tipo di clientela «rumorosa». Quella che i pochi
soldi a disposizione se li va a spendere al supermercato. Ragazzini per lo più,
che bevono già dal tardo pomeriggio. E allora, si chiedono gli intervistati,
che senso aveva vietare la vendita da asporto dopo le 21 se in salumeria ognuno
può andarci indisturbato? «Un giorno, con uno stratagemma, provammo a non
vendere ad alcuni giovani le bottiglie di vino, birra e vodka che volevano
acquistare», dice la cassiera di un supermercato del centro, che al via vai di
minori assiste quasi quotidianamente. «I più dicono che comperano per i genitori:
a quel punto non puoi farci nulla». La responsabile vendite di un altro
supermercato, Giovanna Rosa, confida di aver visto ragazze ubriache già alle 11
del mattino. Lì di fianco c’è un pub, e spesso al mattino per aprire la
saracinesca bisogna spazzare bottiglie vuote e ogni genere di sporcizia
lasciata dagli avventori. «Giudicavo l’ordinanza un provvedimento positivo»
ragiona invece Rocco Laguardia, che gestisce una pizzeria da asporto nei pressi
di Piazza Sedile «ci ha consentito di tenere più pulito l’esterno del locale e
di aumentare la raccolta differenziata». Le ubriacature, ammette egli stesso,
quelle non si evitano, perchè l’odinanza consentiva il consumo nel locale.
Intanto in pieno centro, a scuole chiuse, il via vai aumenta. Sulle scale, nei
vicoli si affollano gruppi di giovani, e basta farsi un giro anche alle otto di
sera per verificare che forse non c’è un problema di ordine pubblico
risolvibile con un’ordinanza restrittiva, ma di certo un’emergenza sociale
legata al mondo giovanile sì. Vito Santarsiero conviene sulla necessità di una
maggiore attenzione nell’opera di prevenzione del disagio, ma è un’attenzione
che tutti devono tenere alta.
Rosanna Santagata
IL GAZZETTINO DI PADOVA
L’INTERVENTO
Egr. sig. Sindaco
nell’ultimo incontro dei nostri associati,
tenutosi all’hotel "Toscanelli" con presenti oltre 40 dei circa 300
aderenti, sono riemerse, in modo molto forte, alcune osservazioni sia nei
confronti degli "spritzettari" che dei baristi che, in particolare,
dell’Amministrazione Comunale.
Ritenendo che i "disturbatori"
presenti tra i clienti dei bari, i baristi ed i frequentatori delle Piazze non
siano nostri interlocutori ne controparte, ci rivolgiamo a Lei come legittimo e
massimo rappresentante dell’Ente Locale Comune a cui, anche da una attenta
lettura di "Leggi" e Regolamenti, spetta l’onere di gestire sia la
parte promulgativa che applicativa delle normative relative alle problematiche
legate al "fenomeno spritz".
In questo senso, a nome dell’Associazione
"Per le Piazze", le invio quelle che per noi sono delle richieste
"irrinunciabili" in quanto frutto di una lunga discussione interna e
della mediazione ed ammorbidimento attuato nei confronti di quegli Associati
che, esasperati dalla situazione, avrebbero preferito una ns. posizione più
drastica:
a - Desideriamo poter vivere (rincasare,
dormire, uscire, arrivare ai garage, invitare amici ecc.) come in altri
quartieri, ne più ne meno.
b - Chiediamo che: i maleducati, inurbani,
inadempienti ai regolamenti ed alle leggi; coloro i quali commettono reati
connesi all’uso e spaccio di droga; la quota parte, peraltro già individuata,
di frequentanti Piazze e Bar che "delinquono; vengano
"sanzionati" in modo preciso e sistematico.
c - Auspichiamo un vero e reale
"riappropriamento", da parte della "polis", (Città e
cittadini) del bene comune "Piazze" e Centro Storico per farlo
tornare ad essere vivibile e vissuto da tutti in modo corretto e sostenibile, dai
Residenti in primis.
Per ottenere quanto sopra esposto riteniamo
che le azioni da intraprendere debbano essere ben più di una e che sia
necessario inserire in un "piano" organico, al fine di non
"somministrare aspirine ad un ammalato grave", non puntare su "palliativi"
o "placebi" (come i "navigli"), non puntare sul "calo
fisiologico estivo", per cantar vittoria.
La ns. Associazione non ritiene che si a un
suo compito specifico suggerire o chiedere delle misure specifiche, in quanto è
l’Amministrazione Comunale che deve proprorle ed attuarle. A noi, cittadini,
spetta il dovere del rispetto dele regole ed il diritto alla valutazione dei
risultati.
Nella su ricordata riunione abbiamo avuto la
"solidarietà" e collaborazione degli "Amissi del Piovevo",
dell’Associazione "il Ghesso" e "Sotto il Salone",
dell’Organizzazione dei "Taxisti". Ciò ci ha fatto comprendere come
il problema sia sentito e "trasversale" a molte componenti
significative della Città e non riservato a quelli che sono stati definiti:
pochi, vecchi e "riccastri". Nella speranza, che vorremmo fosse
certezza, che Lei, Signor SIndaco, vorrà e saprà rispondere, nei fatti, alle
ns. meditate e mediate richieste, ho il dovere di prescisarLe che, ove non si
riscontrassero significativi passi avanti verso la soluzione dei noti problemi,
alcuni Associati e l’Associazione stessa, si vedranno costretti a percorrere
altre strade a tutela dei loro "diritti". Segnalo, per la Sua
opportuna conoscenza e correttezza nei confronti degli associati che le hanno
reiteratamente proposte, alcune ipotesi di lavoro: aumento dei Vigili in
servizio serale-notturno nel comparto Piazze; dotazione agli stessi di cani
antidroga, anche come deterrente psicologico; limitazione, attraverso la
sensibilizzazione degli Organi competenti, delle licenze di bar; controlli
sistematici delle rispondenze alle normative igenico-sanitarie dei bar; evitare
programmazioni e controprogrammazioni di eventi, utili sono all’aumento
"dell’entropia" di sistema. Al limite "spettacoli"
qualificati ed "a rotazione" nelle Piazze operare dei
"filtri" in accesso alle piazze (come per i "comizi"
politici); presenza costante di forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri,
altri); mantenimento, nel breve, delle ordinanze specifiche in atto e loro
"estensione" a settembre; controlli elettronici dei "siti",
non fine a se stessi, ma per individuare e "sanzionare" i maleducati
e scorretti; pulizia giornaliera, serale, con camion "spargiacqua"
delle piazze e vie interessate; controllo, sistematico, dei documenti dei
frequentatori più esagitati e/o sospetti; spritz "storici" a tasso
alcolico tendente a zero (vedi Sinigaglia); bicchieri in vetro o/e con
cauzione.
Porf. Dino Ponchio
IL MESSAGGERO (Pesaro)
Nuovo allarme di Padoa-Schioppa, oggi Consiglio dei
ministri. Prodi: serve concertazione
e la Tav si deve fare
Conti
malati, pronta la manovra bis
Correzione da 7 miliardi, altri 3 per i
cantieri Anas e Ferrovie. Slittano al 2007 i contratti per gli statali
Aumentano
sigarette e alcolici. Misure contro l’evasione dell’Iva
ROMA Arriva oggi all’esame del Consiglio dei
ministri la manovra correttiva per il 2006, che a regime varrà 10 miliardi,
compresi 3 per il ripristino dei cantieri Anas e Fs. Nel 2007 ci sarà un altro
intervento da circa 35 miliardi.
Iva nel mirino. Il grosso delle
risorse arriverà dalla lotta all’evasione fiscale in particolare sull’Iva.
Alcolici e sigarette. Previsti anche rincari per le accise di tabacchi e
bevande alcoliche. I veri tagli nel
2007. La manovrina comprende quasi 3 miliardi di risparmi, ma i grandi tagli
arriveranno il prossimo anno.
IL MESSAGGERO (Viterbo)
Era
ubriaco in piazza delle Erbe: condannato
di LELLA GIULIETTI
VIRGULTI
«Non voglio più bere vino ed è mio desiderio trasferirmi a Viterbo dove voglio
comprarmi una casa». Queste le dichiarazioni del quarantenne inglese arrestato
martedì sera in stato di ebbrezza a piazza delle Erbe dove, visibilmente
alterato, stava infastidendo alcuni passanti. Fermato dall’equipaggio di una
Volante, intervenuta sul posto in seguito ad una segnalazione al 113, era stato
portato in Questura per accertamenti. Qui, una volta sceso dalla macchina,
aveva iniziato a spogliarsi; poi, estratto un coltello, aveva minacciato e
aggredito i poliziotti. Ne era così scaturita una sorta di colluttazione da cui
erano usciti malconci lo stesso londinese e due agenti.
Ieri mattina il processo per direttissima: a carico dell’uomo l’imputazione di
minacce e lesioni a pubblico ufficiale. L’inglese ha detto di non ricordare
nulla dell’accaduto e ha manifestato i suoi seri propositi. Il giudice Italo
Centaro ha disposto la confisca del coltello e ha accolto la richiesta di
patteggiamento avanzata dal difensore. L’inglese, condannato a 3 mesi di
reclusione, convertiti in 3.420 euro di multa, è stato così rimesso in libertà.
E’ auspicabile che i propositi manifestati vengano mantenuti, sia per evitare
il ripetersi di fatti analoghi, sia per consentirne l’immediata reperibilità
anche al fine dell’integrale pagamento dell’ammenda, considerato che il
londinese, su cui pende una contravvenzione per guida in stato di ebbrezza, si
trova attualmente in Italia senza fissa dimora.
LA PROVINCIA DI CREMONA
Clandestino
preso
Ubriaco rapina marito e moglie di
Marcaria Scappa in auto va fuori strada
MARCARIA — In preda ai fumi dell’alcol si è presentato alla porta di una
cascina di Casatico di Marcaria. Dopo averla sfondata ha aggredito i
proprietari di casa, V.T. (59enne) e la moglie, minacciandoli anche di morte.
Poi ha trovato le chiavi della loro vettura, una Lancia Prisma, e si è allontanato
con quella. Protagonista della vicenda è stato un 42enne di origine marocchina
risultato senza fissa dimora e clandestino. L’uomo alle 5.30 ha preso di mira
l’abitazione di Casatico con il chiaro intento di rapinarla. La sua fuga, però,
è durata solo pochi chilometri. Non appena la Lancia Prisma ha lasciato il
centro abitato il 42enne ne ha perso il controllo finendo fuori strada. Nel
frattempo i derubati avevano allertato i carabinieri di Bozzolo ed Acquanegra
che. Il marocchino è stato portato all’ospedale di Asola per le medicazioni e
poi in carcere
MYTEC
Guida al cellulare dannosa come in stato di ebbrezza, dice studio
WASHINGTON (Reuters) - Le persone che parlano
al cellulare mentre sono alla guida, anche se fanno uso di apparecchi che
lasciano le mani libere, sono pericolose come i conducenti in stato di
ebbrezza, secondo dei ricercatori americani. "Se i legislatori vogliono
fare qualcosa per diminuire la distrazione degli automobilisti, allora
dovrebbero considerare l’ipotesi di mettere fuori legge l’uso dei cellulari
mentre si guida", ha detto Frank Drews, un professore assistente di
psicologia dell’Università di Utah che ha lavorato allo studio. Per il loro
studio pubblicato nel numero estivo di quest’anno di Human Factors i
ricercatori hanno sottoposto alcuni pazienti a una simulazione di guida. I
ricercatori hanno preso in esame 40 volontari che hanno effettuato la
simulazione di guida in quattro condizioni differenti -- concentrati, al
telefonino con e senza auricolari e con un livello di alcol nel sangue pari
allo 0,08% -- il livello medio legale per non essere idonei alla guida negli
Stati Uniti -- dopo aver bevuto vodka e succo d’arancia. Tre dei partecipanti
hanno tamponato la macchina che si trovava davanti a loro. Tutti stavano
parlando al telefono e nessuno era ubriaco, hanno detto i ricercatori. I
conducenti che parlavano al telefonino o con gli auricolari guidavano
leggermente più lentamente ed erano anche il 9% più lenti a premere sul pedale
del freno. Inoltre la loro velocità era più irregolare dei partecipanti che
hanno guidato senza distrazioni. Le persone che hanno guidato con un livello di
alcol nel sangue dello 0,08% hanno guidato l’automobile un po’ più lentamente
degli automobilisti concentrati e di coloro che usavano il telefonino, ma con
una guida più aggressiva. "Parlare al telefonino mentre si guida è
pericoloso quanto o forse di più del guidare in stato di ebbrezza", ha
detto Drews, che ha aggiunto che l’alcol è la causa del 40% dei 42.000 casi di
incidenti nel traffico che si verificano negli Stati Uniti ogni anno. Proprio
come molte persone che bevono, anche chi usa il telefono alla guida pensa di
non essere dipendente, hanno spiegato i ricercatori.
IL GAZZETTINO (Vicenza)
I timori per l’esame lasciano spazio ai
brindisi e agli sfoghi dopo venti minuti di colloquio che a qualcuno sono
sembrati addirittura una "ciacoeada" Birra e tatuaggi, la
Maturità è una festa Proseguono gli orali al Professionale
"Remondini" e al "Fermi", soddisfatti studenti e insegnanti
Bassano
Cominciano con la 5 A turistico gli esami
orali di maturità all’istituto professionale "Remondini". Una
caratteristica dei "remondinesi" è lo studio notturno come conferma
Alessandro Battocchio: «Ho iniziato ieri mattina il ripasso e ho concluso la
tesina solo poche ore fa. Praticamente tutto il programma dell’anno in 24 ore.
Però mi sono accorto solo alle sette e mezza che non avevo studiato un
argomento». Evidentemente i ragazzi riescono a memorizzare meglio durante la
notte. Tra un caffè e l’altro è d’obbligo una telefonata al compagno di banco
per cercare una forma di sostegno morale per placare gli animi in pena. Così
hanno descritto la loro nottata Valeria Castellan e Alessandro Battocchio: «Ci
siamo sentiti l’ultima volta alle sette e mezza questa mattina, praticamente
anche prima di partire da casa. Eravamo entrambi preoccupati». «Comunque il mio
orale è andato bene - aggiunge Alessandro - perché sono riuscito ad esporre con
sicurezza i miei argomenti e ciò ha fatto credere ai professori che io fossi
molto preparato».
Certe "dritte" non sono facili da
mettere in pratica da tutti. Angela Baù confida: «Stamattina quando sono
arrivata qui avevo la pressione minima a novanta». E adesso che si è
"liberata" del peso riesce a trovare la forza anche di ironizzare e
prendere bonariamente in giro una sua compagna con la quale ha condivisio
l’attesa di questa prova: «Lei che ha origini meridionali non apprezza lo
studio notturno...».
È capitato che ad alcune ragazze venisse in
mente di indossare un abbigliamento "provocante" nella speranza di
strappare qualche punto in più ai commissari. Tentativi che normalmente si
rivelano vani, se non controproducenti: le ragazze del "Remondini"
non sono state nemmeno tentate da simili stratagemmi in quanto la maggioranza
dei professori sono donne. Federica Vigati, capelli rossi e lunga gonna bianca
su una canotta nera ha una rosa tatuata che fa capolino dalla scollatura: «La
commissione - ammette - non ha seguito tutto quello che dicevo. Ogni tanto gli
insegnanti si distraevano e parlavano fra di loro. A un certo punto mi hanno
anche chiesto dove andava a finire il mio tatuaggio».
All’Istituto Tecnico Industriale"Enrico
Fermi"si sono invece già conclusi gli orali della 5 BE. Finalmente
rilassati raccontano la loro esperienza Francesco Scotton, Vittorio Negrello,
Nicola Rigon e Christian Pietrobon. Francesco è il più loquace: «Pensavo che
l’interrogazione andasse peggio - si sfoga -, mi sono sembrati venticinque
minuti di "ciacoeada". L’attesa è stata decisamente la parte
peggiore: sono contento di non essere stato l’ultimo. Penso che il commissario
esterno sia stato piacevolmente colpito dalla nostra preparazione, perciò non ha
avuto bisogno di fare molte domande». Massimiliano Stella raggiunge i suoi
compagni e dice ridendo: «Ai miei "spettatori" ho fatto pagare un
biglietto perchè ci vuole una certa abilità per intrattenere il pubblico...».
Particolarmente soddisfatta della sua classe, interviene
la professoressa di lingua straniera Albonea Michelotto: «Sono molto contenta
di questa classe. Non mi capitava da tempo di avere dei ragazzi così preparati.
I risultati raggiunti al termine di questi cinque anni sono stati superiori
alle nostre aspettative». Gli studenti le chiedono il motivo della separazione
del suo banco nell’aula d’esame rispetto a quello degli altri docenti e lei li
tranquillizza: «Nessuna diversità di opinioni riguardo la valutazione, nessun
"dissidio": è solo per una questione climatica. Nonostante
continuassi ad agitare il mio ventaglio stavo morendo di caldo». In effetti,
viste le temperature e in attesa del temporale arrivato nel pomeriggio, si
comprende il motivo per cui «la soddisfazione più grande - secondo Francesco
della 5 BE - è stata la birra gelata gustata al bar della scuola che è concessa
solamente ai maturati».
Irene Bizzotto
IL
SECOLO XIX
Per bottiglie e lattine scatta il coprifuoco
LIBERTA’
Guidare da ubriachi:
IL
MESSAGGERO VENETO
l’aci lancia l’allarme alcol
IL
GAZZETTINO (Pordenone)
I DELETERI EFFETTI DELL’ALCOL SUI RIFLESSI E SULLA CAPACITà DI
GUIDA
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