Pene più severe
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64.1%
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Telecamere di sorveglianza
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18.6%
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Recinzioni sui cavalcavia
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17.3%
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(ASAPS) – La notizia che la Polizia di Stato ha
individuato gli assassini di Natale Giuffré, l’uomo ucciso da un masso
scagliato dal cavalcavia 439 dell’A1, nei dintorni di Cassino (Frosinone), ha
fatto il giro del paese. Il Quotidiano Nazionale ha messo ondine un sondaggio,
dal titolo “Sassi dal cavalcavia: che fare?”, a nostro parere estremamente
interessante per l’analisi del fenomeno. A mezzogiorno di ieri (2 luglio)
avevano votato 1.050 persone, con un risultato assolutamente schiacciante in
favore di coloro che propendono per l’applicazione di pene più severe (64,1%).
Il resto dei partecipanti al sondaggio si sono divisi più o meno equamente tra
coloro che chiedono telecamere di sorveglianza (18,6%) e coloro che invece
hanno optato per l’istallazioni di recinzioni sui cavalcavia (17,3%). A nostro
parere, è necessario recuperare più forze di polizia sul territorio,
coordinandole meglio, dividendo aree di competenze – non solo dal punto di
vista geografico – e soprattutto rivedendo la lista dei cosiddetti “obiettivi
sensibili”. L’autostrada è senz’altro uno di questi: in A1 passano ogni giorno
milioni di veicoli, con milioni di persone a bordo. La pertinenza autostradale
è senz’altro vigilata al suo interno, dalle migliaia di pattuglie della
Stradale che lavorano ormai solo sulle grandi arterie. Vi sono tecnologie di
monitoraggio che potrebbero essere applicate a questo tipo di sorveglianza, ma
molte province italiane sono vittima di un degrado senza precedenti, e paiono
oggi un po’ come le banlieux parigine, dove molti potenziali teppisti ingannano
il tempo facendo danni, a volte irreparabili. Il sasso dal cavalcavia non è
un’emergenza sociale, ma è una piaga ormai costante da oltre un ventennio. Se
da una parte un carabiniere o un poliziotto in più possono far cambiare strada
al vandalo in cerca di un muro da sporcare, di un vetro da rompere o di un
cavalcavia dal quale fare una sassaiola, dall’altra c’è una società che
evidentemente non riesce a far crescere bene una parte della propria gioventù.
Oggi vandalo con un sasso, domani delinquente con la pistola o semplicemente
emarginato. (ASAPS)
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