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Repubblica Ceca - Arriva la patente a punti

Budget di 12 crediti e sanzioni severissime per alcol e velocità


Agente di polizia nella repubblica Ceca (foto Cuff)

 
(ASAPS) PRAGA (REPUBBLICA CECA) – Patente a punti anche in repubblica Ceca: è appena entrata in vigore ed alla polizia stradale è stato affidato il compito di farla rispettare da subito, raccomandando “tolleranza zero” a tutte le pattuglie, dopo un lungo periodo di sensibilizzazione e di informazione nei confronti dell’utenza. Il nuovo codice della strada Ceco, che qui si chiama “Legge del Traffico”, è stata insegnata dappertutto: negli istituti scolastici di ogni ordine e grado, nelle autoscuole e perfino per strada. “Il nostro obiettivo – ha raccontato un portavoce della polizia, Pavel Svrcula, ai microfoni di radio Praga – è contrastare il superamento dei limiti di velocità ed il consumo di bevande alcoliche, oltre a lavorare per la tutela delle categorie più deboli, prima tra tutte quella dei pedoni”. Ma come sono cambiati precetti e sanzioni nella repubblica Ceca? La legge prevede ora sanzioni davvero durissime e tenendo conto che ogni patentato può contare su una riserva massima di 12 punti, a giudicare dai “castighi” previsti si fa davvero presto ad esaurire la scorta. Chi perde infatti tutti i punti, incorrerà infatti in una sospensione di patente per almeno – e sottolineiamo “almeno” – 12 mesi, dopodiché solo al termine della “pena amministrativa” potrà ricominciare a sperare. Gli ebbri, i drogati ed i pirati della strada, perderanno in un colpo – qualora il fatto non configuri reati o violazioni più gravi – 7 punti. Ne restano solo 5 e questo vuol dire che alla seconda violazione grave (da noi agli “incensurati” del codice ne servono almeno due da 10 ed una da 2 grazie al bonus premio), non c’è alcuna speranza di restare al volante. I divieti di sorpasso saranno sanzionati con tagli di 6 punti, mentre passare un semaforo rosso o violare il limite di velocità costerà 5 punti. Anche in questo Paese è stato poi introdotto l’obbligo di tenere i fari accesi anche durante il giorno ed il divieto di usare il telefonino durante la marcia senza auricolare o kit vivavoce. Le proteste sono state zittite subito dal capo della polizia stradale, Zdenek Bambas. “Io credo che se una persona può permettersi di comprare un’auto – ha risposto alla stampa – allora avrà abbastanza soldi per dotarsi di un dispositivo adatto alla conversazione telefonica senza dover usare le mani. Altrimenti, il telefono non lo deve usare”. (ASAPS)


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Martedì, 04 Luglio 2006
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