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Notizie brevi 04/07/2006

ECCO COME ABBIAMO PRESO "FANDANGO" - Il racconto di un agente della Stradale dell’incredibile inseguimento con tamponamenti e fughe sulla A1

La comprensiva e riconoscente reazione degli automobilisti

La locandina del film Fandango

Cari amici dell’Asaps,
ho letto sul sito della nostra associazione il racconto dell’inseguimento e della cattura di "Fandango".
Alcune parti dell’episodio sono però diverse da come le ha riferite la stampa.
Una cosa è certa però: sembrava di essere sul set di un film d’azione. Con molta azione...
Domenica mattina, traffico intenso un tizio, che prima aveva tamponato un’altra vettura con la sua Fiesta ticinese, si presenta all’area di servizio di S.Martino sulla A1, davanti un automobilista e gli rapina la sua BMW Z3, scappa sulla corsia Sud a tutta velocità, viene intercettato dapprima dalla pattuglia di Reggio Emilia e poi da quella di Modena Nord (dove c’ero io). Si inserisce nell’intenso traffico dell’esodo all’altezza di Modena Nord, fa un primo incidente al km 167 sud dove distrugge la Z3 e "passa" alla Lancia Lybra, sopra la quale c’era una ragazza tedesca di 14 anni (non una neonata come è stato raccontato), portandola via sotto gli occhi increduli di un adulto e di un’altra amica, percorre un’altro chilometro fino al 168+200 dove causa un secondo incidente rendendo inutilizzabile anche la Lybra, scende, tenta inutilmente di rapinare due automobilisti a bordo di due autovetture, nella circostanza avvengono delle colluttazioni. Il tipo si accanisce poi con una giovane ragazza da sola a bordo di una Lancia y (che eroe...) scaraventandola fuori dall’abitacolo, appropriandosi della macchina e scappando in corsia d’emergenza.
Nel frattempo viene creato un "tappo" più avanti, dove, al km 172, a causa di un precedente incidente, si presenta bloccata l’unica corsia disponibile, la corsia d’emergenza (il traffico era incolonnato lungo tutte le quattro corsie) da un furgone della società autostrade. Giunto al km 172 il pazzo tampona con la y rapinata alla ragazza l’automezzo della società autostrade, distrugge anche la y, non contento picchia l’autista-dipendente dell’autostrade e scappa con il furgone.
Più avanti la sua folle corsa finisce con il quarto e ultimo incidente, uno schianto terribile contro un Audi e poi contro il new jersey, dall’elicottero che seguiva dall’alto le rocambolesche imprese di "Fandango" gli agenti vedono i pezzi di lamiera schizzare in aria.
A quel punto dopo tante peripezie scattano le manette dei colleghi, mobilitati con numerose pattuglie fra gente stupita e preoccupata che non capiva esattamente cosa stesse accadendo. Queste sono per noi le situazioni lavorative più delicate e pericolose, lo abbiamo visto con Stefano (Stefano Biondi agente della Polizia Stradale di Modena Nord ucciso a Reggio Emilia nell’aprile del 2004 durante un blocco per intercettare una banda di spacciatori rapinatori NdR), perchè abbiamo il "nemico" sempre alle spalle che arriva verso di noi, in mezzo all’autostrada piena di automobilisti con le loro famiglie diretti verso il mare, nemico che non si crea scrupoli e le prova davvero tutte per trovare anche la più impensabile via di fuga a differenza nostra che dobbiamo ragionare in pochi secondi, lucidamente e diligentemente su come stiamo intervenendo, su come andremo ad agire e se le modalità del nostro agire sono state corrette...
La border line fra la galera (per noi) e un bel funerale è sempre sottilissima.
Comunque ieri la gente per bene, che ha visto, ha capito, si è dimostrata verso noi molto solidale per come abbiamo operato, ci ha ringraziato. Anche sotto il sole ad una temperatura di 35 gradi, in mezzo a code e disagi nessuno ha fatto "storie", è stata una gran bella soddisfazione.
L’incidente che ho rilevato io è stato il più complesso: più della metà dei veicoli e degli occupanti erano stranieri! Non male come primo impatto con l’Italia. Fortunatamente, si fa per dire,era straniero anche il sedicente Fandango. Veniva dalla mite Svizzera. Tutto sembrava tranne che neutrale.
Episodi come questo, anche inspiegabili, sono sempre più frequenti. Ieri la A1 sembrava proprio il set di un film d’azione, una volta tanto finito (abbastanza) bene, senza colpi di pistola e tante macchine distrutte. Se non ci sono state vittime forse lo si deve anche alla professionalità e freddezza degli agenti che hanno operato.

Mail firmata da un agente della Polizia Stradale



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Martedì, 04 Luglio 2006
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