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Rassegna stampa Alcol e guida del 6 luglio 2006

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

NOTA IMPORTANTE:

AL FONDO DELLA RASSEGNA TROVERETE IL TESTO COMPLETO DELLA RISOLUZIONE CHE ESORTA LA FIFA AD ELIMINARE LA PROMOZIONE DEGLI ALCOLICI DAGLI EVENTI DELLA COPPA DEL MONDO.


 HELP CONSUMATORI

News SALUTE. Alcool, in calo consumo pro capite. Permane abuso tra giovani e adulti

Con una media di tre unità alcoliche al giorno sono diminuiti i consumi pro capite mentre si allarga la platea dei consumatori. E’ quanto rileva l’ultima indagine dell’Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcool.

Calano i consumi pro capite di alcool, in virtù di un allargamento della platea dei bevitori e di una parallela diminuzione di quantità di alcool assunto, ma persistono delle nicchie di abuso che riguardano i giovani ma anche gli adulti. E’ questo il quadro emerso dall’indagine Doxa "Gli italiani e l’alcool", giunta alla quinta edizione, promossa dall’Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcool (*).

Negli ultimi 30 anni il consumo procapite di alcoolici si è dimezzato (passando in media dai 12,7 litri di alcool puro del 1977 ai 6,9 litri del 2005, equivalenti a 3 bicchieri di vino a testa), rispetto al passato il numero dei consumatori è aumentato: ad oggi infatti beve l’81% degli italiani sopra i 12 anni, contro il 74% del 1993, il 77% del 1997 e l’80% del 2000. Una nota positiva è che la tendenza registrata sta portando il consumo di alcool verso i parametri raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per il 2015, una quantità pari a 6 litri (**)

Dall’indagine emerge anche che negli ultimi anni è sceso il numero dei forti bevitori, ossia coloro che bevono più di mezzo litro di alcoolici al giorno. I consumatori regolari sono il 67% (34 milioni), il 13% beve occasionalmente, mentre è astemio il 20%, circa 10 milioni di italiani. Tra gli uomini è un bevitore almeno occasionale il 93% e tra le donne la quota è del 70,7%, anche se in media cresce il consumo femminile regolare. La ricerca rivela inoltre che gli italiani oggi preferiscono bere meno e con più attenzione alla qualità, secondo quello che viene definito il ’modello mediterraneo del bere’, dove il vino favorisce la convivialità ed è centrale nei pasti e in famiglia. Secondo gli esperti si tratta di un approccio che aiuta il consumo consapevole degli alcoolici, limitando quello finalizzato alla sbornia.

Ma perché in trent’anni i consumi di bevande alcoliche si sono dimezzati spontaneamente? A questa domanda hanno cercato di dare una riposta due indagini dell’Osservatorio. Il fenomeno viene descritto come un vero e proprio "miracolo italiano": in Italia il decremento non è stato conseguenza di ingenti investimenti proibizionisti. Basti pensare che fino al 1988 non vi è stata alcuna politica di prevenzione; successivamente, a partire dal 1990, abbiamo assistito all’emanazione di decreti e leggi scarsamente applicati. I ricercatori dell’Osservatorio che hanno condotto le due indagini concordano nel ritenere il calo dei consumi una conseguenza del cambiamento sulle condizioni socio economiche, culturali, dell’organizzazione del lavoro che hanno caratterizzato gli ultimi trenta anni. A titolo esemplificativo si possono citare:

i processi di industrializzazione e terziarizzazione della struttura occupazionale del nostro Paese hanno determinato mutamenti rilevanti nell’organizzazione del lavoro modificando i contesti, i tempi, e i ritmi di produzione;

poiché le bevande sono beni di consumo con cui i consumatori possono soddisfare diversi bisogni, una parte della spiegazione dell’andamento dei consumi alcolici può essere offerta dalla modernizzazione consumistica dell’Italia;

mutamenti nella struttura familiare e nelle relazioni di coppia.

 

(*) Nota: è sempre bene ricordare che dietro l’Osservatorio Permanente sui Giovani e l’alcol ci stanno i produttori di birra e i produttori di vino...

 

(**) Nota: eh no, le cose stanno diversamente.

I 6 litri/anno di alcol pro capite non sono un parametro “raccomandato” dall’OMS, in realtà sono la soglia massima da non superare, al di sotto della quale ci si è impegnati ad arrivare entro il 2015.

La quantità di alcol raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è “il meno possibile” (“Less is better”).


 

GREEN PLANET

BIRRA, IL NUOVO BUSINESS E’ SENZA ALCOL

Consumi fermi, produzione in calo del 3% e crollo dell’export ( 15%): si punta sul grado zero

Se è vero, come è stato detto più volte, che i tre quarti del business italiano della birra è in mano a quattro gruppi internazionali ( Heineken 35%, Sab Miller 25%, Carlsberg 9%, InBev 7%), è altrettanto vero che il futuro del mercato dipenderà dalla capacità dei produttori birrai di innovare l’offerta. Il problema è riuscire a fare tipi di birra che possano più di altri incontrare il favore dei nuovi consumatori, proprio ora che la congiuntura di settore segna il passo. Nel 2005 infatti, per il secondo anno consecutivo, la produzione accusa un calo di circa il 3%, l’import cresce dell’ 8,8%, l’export crolla del 15% e i consumi restano imballati sui 17 milioni di ettolitri.

Una situazione piuttosto critica a cui è necessario trovare una via di uscita. Che non è certo dietro l’angolo. Le imprese ne sono consapevoli, per questo le più avvedute non rinunciano a cercare nuove soluzioni di sviluppo. Il che non può più avvenire con due, tre referenze ma con una gamma sempre più ampia e varia di prodotti che vanno dalle birre più tradizionali a quelle sempre più speciali.

Arrivando ad avere in portafoglio decine di proposte, comprese le birre analcoliche. Che, dopo il flop degli anni ’90, sono tornate in auge sull’onda dell’affermarsi di stili di vita più attenti ai temi della salute. In Spagna, Paese che ha una domanda pro capite (82 litri) che sfiora tre volte quella dell’Italia (29), il peso della birra analcolica in dieci anni è salito al 9% del mercato totale. In Francia la stessa incidenza viaggia tra il 5 e il 6 per cento. In Germania, Paese più tradizionalista, è sotto l’ 1 per cento. La stessa incidenza dell’Italia, dove però negli ultimi anni le imprese si sono rivelate assai più attente al fenomeno delle birre analcoliche.

«Certo, in Italia la domanda di questo tipo di birra è ancora marginale, tuttavia — spiega il direttore di Assobirra, Filippo Terzaghi— l’interesse sta aumentando. Per due ragioni: la prima si ricollega a un modello alimentare fatto di cibi più delicati rispetto al passato che si prestano a essere accompagnati da bevande altrettanto delicate. Il secondo motivo è riconducibile alle aziende produttrici che hanno sviluppato nuovi prodotti privi di alcol decisamente più buoni e gustosi».

Non solo le aziende aprono a questi prodotti, ma li sostengono pubblicitariamente. Sono di questi giorni le campagne di due gruppi che, tra una partita di calcio mondiale e l’altra, promuovono le loro birre mettendone in evidenza il contenuto innovativo.

Una proposta è quella firmata dal gruppo Heineken che ha lanciato "Moretti Zero", la «prima birra italiana a 0 gradi alcolici».

L’altra è la "Drive Beer" prodotta dal gruppo lucano Tarricone che ha preso come testimonial il pilota di Formula 1 Giancarlo Fisichella. In questo caso, però, la birra contiene 2,5 gradi alcolici; quindi, non è analcolica. Di qui l’intervento del gran giurì della pubblicità e dell’Antitrust che hanno ritenuto il messaggio ingannevole, intimandone il ritiro. Ma l’azienda piuttosto che bloccare la campagna ha modificato il messaggio eliminando l’aggettivo analcolico (*).

Un’altra area di intervento che le imprese seguono è quella delle birre speciali. Del tipo, per intenderci, "prima cotta" della birrificio Pedavena di Belluno, che dopo avere rischiato la chiusura, è riuscita a tornare sul mercato un mese fa con un prodotto accattivante e «con il riscontro positivo dei consumatori contattati» assicura l’a. d. Elianio Verando.

C’è poi il fenomeno delle microbirrerie ( locali che si autoproducono la birra che vendono alla propria clientela), che da una manciata d’anni sta letteralmente imperversando in tutta la penisola. «Ormai il successo delle microbirrerie è sotto gli occhi di tutti» spiega Roberto Picelli, un ex libraio che con altri due soci ha aperto a Bresso (Milano) l’Officina della birra annessa a un ristorante da 300 coperti al giorno.

Ormai, di queste "officine" in Italia se ne contano più di 170 e si prevede di arrivare a 200 entro l’anno. Un successo che non sfugge alle grandi industrie del settore. Anzi «è un fenomeno — spiega il presidente di Assobirra, Piero Perron — che seguiamo con attenzione e con molti di loro abbiamo avviato un dialogo costruttivo che ci permette di capire gli orientamenti del mercato».

 

(*) Nota: non è stato eliminato l’aggettivo “analcolico”, che non c’è mai stato.

E’ stato piuttosto sostituito lo slogan “La birra in regola con il codice della strada” con “La birra in regola con il tuo gusto”.


 

IL GAZZETTINO (PADOVA)

DANTE ALIGHIERI 

Venti righe contro l’alcol ai giovanissimi

L’idea gli è venuta portando a spasso il cane, la sera, per le vie del centro storico. Incrociando gli sguardi di tanti ragazzini di undici anni o giù di lì, che al posto di aranciata o gazzosa ingurgitavano bottiglie di rosso o calici di birra, seduti a terra. E’ l’alcol versione baby ad aver fatto scattare la molla, se è vero come è vero che, tra i ragazzi padovani dai 12 ai 24 anni, il 60,3% beve vino, il 62% birra, il 52,4% superalcolici e l’età media di avvicinamento alle sostanze è 14 anni, con un punte di 11. E’ riflettendo su questi dati che Alberto Carenza, preside dell’istituto linguistico europeo paritario Dante Alighieri, ha in animo di lanciare una campagna contro l’uso irresponsabile delle sostanze alcoliche, soprattutto tra i più giovani e tra quanti del vizio del bere disconoscono gli effetti devastanti per l’organismo, l’incolumità propria e altrui. Nasce così "Scegli di vivere", il concorso proposto dalla scuola di riviera Tito Livio con il patrocinio del Comune di Padova, del Gazzettino, del Mattino, del Corriere del Veneto e della Difesa del Popolo nonchè di Decathlon, rivolto ai ragazzi che frequenteranno la terza media nel prossimo anno scolastico. «Il concorso - illustra Carenza - ha lo scopo di sensibilizzare la gioventù nei confronti dell’uso e dell’abuso dell’alcol, far conoscere quali rischi si celano nel bicchiere, quali conseguenze fisiche e sociali, dando agli studenti la possibilità di esprimere le loro idee e motivazioni tramite un breve messaggio, di venti righe dattiloscritte, rivolte a un loro coetaneo». Dopo iniziative contro il fumo e la droga, ecco dunque che l’istituto Dante lancia una nuova sfida, raccogliendo quello che, volenti o nolenti, è uno dei temi più in voga del momento, a cominciare dal fenomeno dello spritz fino alle ubriacature, ricordando il dovere verso se stessi e gli altri di essere sobri quando ci si mette al volante. «Per la buona riuscita del concorso - annota il preside - è fondamentale la sensibilizzazione dei dirigenti scolastici che, nel presentare ai docenti l’iniziativa, potranno suggerire l’opportunità di sviluppare il tema come prova a casa o in classe, incentivandoli sui vari aspetti conoscitivi dell’alcol. Alcol che è un fenomeno sociale sempre più precoce e preoccupante».

F.Capp.


 

LA PROVINCIA DI CREMONA

Contro l’abuso di droghe e alcol anche un vero laboratorio dei Ris

CASALMAGGIORE — Soddisfazione, ieri sera nella riunione della Consulta giovanile, per il riconoscimento ottenuto dall’organismo con l’inserimento nello Statuto comunale. L’incontro aperto è stato convocato per organizzare una serie di iniziative sul tema dell’abuso delle sostanze, con preciso riferimento a droghe e alcol. Come spiegato dal presidente Matteo Vezzosi, tutto è nato dalla richiesta di collaborazione giunta da un gruppo di artisti che collabora con Comune di Cremona e Provincia e che pubblica la rivista ‘Bakelite’. Il numero di settembre sarà proprio dedicato alle ‘Sostanze’. Si cercherà di strutturare più incontri, itineranti, per il prossimo settembre intrecciando le loro attività (ad esempio una mostra) e la collaborazione con operatori del Sert, di associazioni, dell’Ufficio di Piano. Il tutto sarà collegato a un laboratorio interattivo. Ma si vuol portare qui anche un laboratorio dei Ris dei carabinieri «per far vedere — ha detto il delegato del sindaco Carlo Gardani — che porcherie ci sono in certe sostanze».


 

IL GAZZETTINO (PORDENONE)

ZOPPOLA Tra i prossimi incontri uno dedicato ai tatuaggi e al piercing e una serata insieme allo scrittore Pino Roveredo 

Droga e disagio, agenda per i giovani 

Entrano nel vivo gli appuntamenti del progetto "Luci e ombre" che coinvolge anche Fiume Veneto

Zoppola

(e.m.) Entra nel vivo il progetto rivolto ai ragazzi sulla prevenzione della dipendenza da droga, alcol e comportamenti a rischio. L’iniziativa Luci e Ombre, pensata e realizzata dal comune di Zoppola in collaborazione con l’Amministrazione di Fiume Veneto, i Ragazzi della Panchina, Progetto Giovani, è recentemente partita con due appuntamenti: il primo, Goditi la Testa! era mirato a sensibilizzare i giovani su un problema diffuso come l’abuso di sostanze illegali e di alcol; si è quindi tenuta Da che dipende, dove il cinema è diventata la chiave di approfondimento di tematiche come i rapporti all’interno della famiglia, l’uso di sostanze illegali e la convivenza tra culture diverse. Nelle prossime tappe verrà toccato il tema delle trasgressioni e delle nevrosi. Il progetto, sostenuto dagli assessorati alla Salute e alle Politiche Sociali dei due Comuni, è la risposta al bisogno di risposte mosse dagli stessi ragazzi, in particolare quelli che frequentano i centri di aggregazione giovanile di Zoppola e di Fiume Veneto, oltre ai giovani che gravitano nella sfera della Pro loco.Luci e Ombre ha avuto una prima fase preparatoria lo scorso anno quando gli educatori dei centri di aggregazione giovanile, operatori del Sert di Pordenone, l’associazione I Ragazzi della Panchina, gli amministratori e alcuni gestori di locali pubblici del territorio, si sono incontrati per gettare le basi del programma.

«Il progetto ha spiegato l’assessore Ernesto Rorai - ha l’obiettivo di avviare una discussione costruttiva, utilizzando un linguaggio vicino al mondo dei giovani, per parlare di tematiche come la dipendenza da droga, alcool e comportamenti a rischio».

Due gli appuntamenti per luglio. Il primo si terrà a Fiume Veneto e sarà Segnali del corpo, con protagonisti body painting e tattoo; si inizierà alle 18.30 del 14 luglio, al bar Moca di viale Repubblica. «Tatuaggi e i piercing: trasgressione, modalità per esprimere se stessi o moda?», sarà la domanda al centro della serata che prevede una mostra a tema e videoproiezioni sui rischi potenziali in condizioni sanitarie non adeguate. Inoltre, si potrà assistere e partecipare a un’esibizione di body painting per introdurre il tema del corpo come simbolo di bellezza e oggetto dell’arte. Il 20 luglio, alle 21, al caffè Toscano di Castions di Zoppola, la compagnia Instabile di Trieste, i Ragazzi della Panchina e il Progetto Giovani, presentano Le fa male qui?, un testo teatrale scritto da Pino Roveredo, che sarà presente. Sarà spunto di riflessione per parlare di pregiudizi e paure degli esseri umani.


 

IL GAZZETTINO (PADOVA)

MONSELICE 

L’etilometro alle feste contro alcol e droga

«L’etilometro è il sogno di mezza estate puntualmente riproposto dall’assessore Peraro». A dirlo è Andrea Tasinato, capogruppo di An in consiglio comunale, dopo che anche quest’anno l’assessore ai servizi sociali ha riproposto l’iniziativa alla festa della birra a San Cosma. E proprio dalla frazione, l’anno scorso, sembrava dovesse partire una grande campagna legata all’uso dell’etilometro nelle feste della birra, nei locali pubblici maggiormente frequentati dai giovani e nelle discoteche. Un’operazione che raccolse molti consensi e qualcuno anche tra i consiglieri comunali si spese per dar gambe alla proposta di Peraro. San Cosma fu il solo momento in cui si tenne l’iniziativa, e quest’anno è stata riproposta. L’operazione, quindi, viene criticata da Tasinato. «È un problema serio quello dell’abuso di alcol e di droga da parte dei giovani. Pertanto ha bisogno di un programma organico e ben strutturato. Per tale ragione propongo l’istituzione di una commissione consiliare che affronti con una programmazione seria e articolata la questione. È un fenomeno da non sottovalutare e sul quale è necessario intervenire presto per arginare i consumi».

Peraro si mostra decisamente contrariato dalle critiche mosse dall’esponente di An. L’opera di sensibilizzazione contro l’uso di sostanze stupefacenti e dell’abuso dell’alcol è stato uno dei punti fermi del suo assessorato. L’ultima azione è stata promossa un mese fa a Monselice in collaborazione con l’Usl 17 per contenere l’effetto degli spritz. «L’intervento con l’etilometro che è stato riproposto a San Cosma - afferma Peraro - rientra nel quadro del progetto previsto dalla legge 309 sulle dipendenze che è stato elaborato dall’Acat (associazione alcolisti anonimi in trattamento) della Bassa padovana. Un progetto che è stato approvato dall’assemblea dei sindaci dell’Usl 17 e di cui Monselice ne è diventato il capofila. L’obiettivo dichiarato è di evitare le stragi del sabato sera e tutte le situazioni invalidanti conseguenti agli incidenti stradali per l’abuso di alcol, il cui tributo maggiore è pagato dai giovani».

Orfeo Meneghetti


 

IL GAZZETTINO (UDINE)

Solaris, neo-progetto per trovare un lavoro

Nuove opportunità lavorative per le persone svantaggiate affinché il lavoro autonomo diventi elemento sistematico, superando così la visione dell’opportunità saltuaria ed occasionale riservata a pochi. È l’ambizioso obiettivo del progetto europeo "Solaris", iniziativa Equal finanziata dall’Unione europea, presentato nel corso di due convegni, uno ieri a Udine e uno domani a Palmanova all’auditorium S. Marco alle 10. Il progetto coinvolge in partenariato ben nove tra enti e organizzazioni che in provincia di Udine operano per il reinserimento sociale e lavorativo delle persone svantaggiate.

"S.O.La.Ri.S.", acronimo per Servizi-Orientamento-Lavoro autonomo-Riabilitazione-Svantaggio, è un progetto d’iniziativa comunitaria Equal cofinanziato dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale e della Regione al fine di promuovere l’inclusione sociale e lavorativa delle persone più difficilmente occupabili, rendendole dirette protagoniste della propria vita personale e professionale. Il progetto si propone di valorizzare le risorse e le potenzialità delle persone che si trovano in condizioni di difficoltà e svantaggio, offrendo loro la possibilità di inserirsi nel mercato del lavoro attraverso una scelta di lavoro autonomo. "Solaris" si rivolge principalmente a persone portatrici di disabilità fisiche, ex tossicodipendenti, ex alcolisti, ex detenuti, nomadi, persone che escono da percorsi di prostituzione, donne che hanno subito maltrattamenti e violenze, persone soggette a nuove povertà.

Il progetto è promosso da un team affiatato di organizzazioni che operano in sinergia. I partner del progetto sono: Ires Fvg, Ass4, Comunità Piergiorgio Onlus, Associazione Idea Onlus; Cooperativa Cramars scarl; Università di Udine; Caritas di Udine Onlus; Cosm Udine; Finreco.


 

IL GAZZETTINO (VICENZA)

SANTORSO

Alcool e giovani"Alcol tra sballo e normalità" è il tema dell’incontro organizzato stasera (20,30) al Grumo dal Ceis di Schio con il Progetto giovani Santorso. L’incontro è rivolto in particolare ai genitori, agli educatori e a quanti lavorano con i giovani.


 

ADNKRONOS SALUTE.IT

NOTIZIARIO SETTIMANALE SALUTE, BEAUTY & FITNESS

SALUTE: PER CHI INIZIA PRESTO CON DRINK PIU’ RISCHI ALCOLISMO

Salute) - Rischio di cadere nell’alcolismo più alto per chi inizia presto con i drink. Se fin dall’adolescenza si ’assaggiano’ birra, vino e altri alcolici, il pericolo di diventare ( ... )


 

IL GAZZETTINO (VICENZA)

GRIDA DISPERATE La ragazza di 18 anni aveva bevuto un po’ troppo. Trova il coraggio di sporgere denuncia ai carabinieri: indagato un giovane di 23 anni 

Violentata nei bagni della discoteca

Altavilla

(m.a.) Nei bagni di quella discoteca, le sue urla disperate non le sente nessuno. Cerca di resistere a quel ragazzo che sembrava tanto gentile e carino, ma gli effetti dei drink alcolici bevuti assieme le tolgono forza e volontà.

Accade domenica 25 giugno, alle 4 del mattino all’interno del Balkan, l’ex Expo di Altavilla, ora gestito da serbi e frequentato quasi esclusivamente da cittadini dell’ex Jugoslavia. Siamo nell’immediata periferia del capoluogo berico.

Lei, diciott’anni appena compiuti, trova il coraggio di denunciare la violenza subita solo alcuni giorni dopo. D.N. è una studentessa serba, vive a Vicenza con la famiglia, i genitori e un fratello. Si reca in ospedale da sola e da sola va dai carabinieri: con le lacrime agli occhi racconta l’incubo vissuto e poi sporge denuncia contro il giovane di cui conosce solo il nome di battesimo. Scattano le indagini condotte dai militari della stazione di Vicenza, guidati dal luogotenente Giovanni Aletta.

In mano la descrizione del violentatore fornita dalla vittima e alcuni indizi che risulteranno determinanti per l’identificazione. Da ieri, Dusko Pavlovic, bosniaco di 22 anni, residente a Carmignano di Brenta risulta indagato a piede libero con l’accusa di violenza sessuale. A suo carico nessun precedente, fa l’artigiano ed è in possesso di un regolare permesso di soggiorno.


 

IL MATTINO (SALERNO)

Identificato il marocchino della rapina

Violenza in litoranea, identificato e denunciato dai carabinieri l’accoltellatore della negoziante. Si tratta di un marocchino 20enne, E.E., scovato nei campi intorno alle 23,30 di lunedì sera. Il giovane dovrà rispondere di lesioni e stato di ubriachezza. Entrato nel negozio di R.C., 32 anni, aveva chiesto birra e alimenti. Ma non aveva i soldi per pagarli. Dopo l’alterco con la donna, che lo ha invitato a uscire, il marocchino ha ferito l’ebolitana al braccio con una forbice scovata nel negozio. Erano intervenuti i carabinieri che hanno identificato lo straniero denunciando per lesioni e ubriachezza.


 

IL GAZZETTINO (PADOVA)

MONTAGNANA

Litiga e lo scoprono ubriaco in auto

Prima ha litigato con l’amica, poi ha tentato di guidare in preda ai fumi dell’alcool, infrazione riscontrata dagli agenti della Polizia stradale intervenuti a sedare la rissa tra i due. Per questo pochi giorni fa la condanna in tribunale di Soave a venti giorni di arresto, pena sospesa e ad un’ammenda di 600 euro. Non dimenticherà facilmente quanto accaduto il 20 maggio 2005 nell’area dell’autogril di Soave A.M., marocchino residente a Montagnana. Infatti in seguito a quella richiesta di intervento alla Polstrada fatta da chi ha assistito alla lite, l’immigrato è stato fermato, denunciato e processato (c.z.)


 

IL GAZZETTINO (VENEZIA)

BIBIONE

Ubriaco al bar, tedesco arrestato

Arrestato un cittadino tedesco in vacanza a Bibione. L’uomo di 48 anni era ubriaco ed infastidiva gli avventori di un bar di viale Aurora nel centro della località balneare. Sul posto sono giunti i Carabinieri che hanno tentato di riportarlo alla calma, ma lui non ne voleva sapere nè aveva i documenti con se. Trasferito in caserma per gli accertamenti, il tedesco si è scagliato contro un militare che è rimasto ferito. Per il carabiniere 6 giorni di prognosi e per l’uomo è scattato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale.


 

IL GAZZETTINO (ROVIGO)

Ha seminato il ...

BADIA POLESINE - Ha seminato il terrore tra i bar del centro importunando gli avventori e distruggendo le fioriere. La notte brava di un magrebino é finita nella cella di sicurezza della caserma di piazza Garibaldi. Mohamed Benaoumou, quarantotto anni, marocchino, in possesso di regolare permesso di soggiorno e domiciliato proprio a Badia, é stato arrestato dai carabinieri con le accuse di danneggiamento di edifici pubblici, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. L’extracomunitario aveva alzato un po’ troppo il gomito. In preda ai fumi dell’alcol ha iniziato ad infastidire i clienti dei locali di Badia. Ubriaco fradicio, veniva prontamente allontanato da chi non aveva alcuna intenzione di ascoltare le sue farneticazioni. Ad un certo punto Benaoumou é stato colto da un impeto di rabbia. Ha iniziato ad accanirsi contro le fioriere collocate nelle vicinanze di un bar. Il gestore del locale ha allertato il 112. Sul posto é stata inviata la pattuglia della stazione di Badia. Tutt’altro che soddisfatto, il marocchino se l’é presa pure con i militari. Ha affrontato il primo a calci rivolgendogli pesanti minacce. Ormai fuori di sé, Benaoumou ha rischiato di provocare una rissa. I carabinieri hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per immobilizzarlo e stringergli le manette ai polsi. Dopo la convalida dell’arresto, prevista in giornata, il quarantottenne dovrà affrontare il processo con rito direttissimo.

L.I.


 

LA SICILIA

Finito in manette

Kaled Neffati, cittadino extracomunitario tunisino di 43 anni, è finito in manette per mano dei carabinieri della stazione di Mazzarrone, che dipende dalla compagnia territoriale dell’Arma di Caltagirone.

All’uomo è risultato fatale lo stato di ubriachezza in cui è stato trovato e che lo ha indotto ad assumere atteggiamenti censurabili, tali da far scattare, nei suoi confronti, l’arresto.

Nel carcere di contrada Noce, a Caltagirone, in cui è stato rinchiuso e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria per le formalità di rito, il nordafricano avrà sicuramente modo di riflettere sull’accaduto e su quanto, complice lo stato di ebbrezza, ha combinato.

Questi i fatti, così come sono stati ricostruiti dai carabinieri di Mazzarrone. Intorno alla mezzanotte di lunedì, i militari dell’Arma sono intervenuti, in piazza della Concordia, uno degli abituali luoghi di ritrovo degli extracomunitari che vivono nella "capitale dell’uva da tavola", per porre fine alla lite scoppiata fra Neffati e un suo connazionale.

Davanti agli uomini in divisa, il tunisino non si è placato.

Anzi, visibilmente ubriaco, il cittadino extracomunitario tunisino ha inveito contro gli uomini in divisa, è andato in escandescenze "guadagnandosi" l’arresto con le accuse di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.

M. M.


 

L’ARENA.IT

Il dopopartita Follie e incidenti a gogò

Gente a piedi in mezzo a viale Piave e alla Tangenziale

Non sono mancati momenti di tensione nel dopopartita. Sul lago di Garda, nonostante la maggior parte dei turisti tedeschi tifosi, che avevano assistito alla partita nei locali e nelle piazze della riviera si fossero ritirati velocemente e in lacrime nei campeggi o nelle stanze d’albergo, non è mancata qualche scazzottatura.

Botte anche in zona universitaria, dove in molti avevano seguito l’incontro sui maxischerrmi del Polo Zanotto. Sul posto sono intervenute le volanti della polizia, che hanno intensificato il servizio, benché fosse orario di cambio di turno, proprio in coincidenza dell’assalto al centro dei cortei dei tifosi impazziti dalla felicità.

Poco dopo mezzanotte un ubriaco che altre ad aver alzato il gomito aveva evidentemente anche perso la testa si è messo a camminare in mezzo a viale Piave, dal cavalcavia in direzione di Porta Nuova, con grave pericolo per sè e per chi sopraggiungeva a velocità sostenuta.

Una anziana donna tedesca in totale confusione mentale (era convinta di essere in Germania) è stata invece recuperata dalla polizia mentre camminava a piedi in mezzo alla tangenziale all’altezza del cavalcavia sulla Legnaghese.

Numerosi anche gli incidenti stradali. Già a mezzanotte le ambulanze di Verona Emergenza erano già tutte fuori per soccorrere i numerosi feriti in tanti scontri, fortunatamente di modesta entità. L’incidente più grave a Roncanova di Gazzo, all’incrocio con la statale 12. Per i festeggiamenti un’auto non ha rispettato lo stop coinvolgendone altre due. Sul posto i carabinieri di Legnago e ben due ambulanze, che hanno trasportato due feriti all’ospedale a Legnago e uno a quello di Pieve di Coriano (Mantova). A Bovolone, infine, una persona è caduta dal semaforo sul quale era salita in segno di giubilo. È stato trasportato in gravi condizioni all’ospedale locale.


 

VIRGILIO NOTIZIE

MONDIALI/ BOLOGNA, 50MILA A PIAZZA MAGGIORE PER FAR FESTA

Caroselli Tricolore sui viali, ma nessun incidente

Bologna, . (Apcom) - E’ esplosa subito dopo il gol di Del Piero la gioia dei tifosi bolognesi in piazza Maggiore, nel pieno centro di Bologna. In 25mila si erano radunati, fin dal tardo pomeriggio, per assistere tutti insieme alla partita proiettata sul maxischermo allestito dal Comune di Bologna. Dopo la vittoria dell’Italia è iniziata una festa che ha travolto le strade, da piazza Maggiore, ha travolto le principali strade del centro di Bologna: via Indipendenza, via Rizzoli, via Ugo Bassi e via Zamboni. Mentre sui viali di circonvallazione proseguono i caroselli di macchine, finora senza incidenti, sono più di 50mila le persone che si sono radunate in centro per festeggiare. I Tricolori sventolano ovunque, mentre la folla accorsa in centro, composta soprattutto da giovani, continua a cantare l’inno di Mameli e a scandire slogan contro i tedeschi, i francesi, ma anche contro i protagonisti degli scandali del mondo del calcio.

Nessun incidente finora, forse grazie anche all’ordinanza voluta dal sindaco Sergio Cofferati che ha vietato la vendita di alcol da asporto nel centro storico del capoluogo emiliano. Qualche bottiglia, comunque, è riuscita ad arrivare in piazza Maggiore, insieme a decine di venditori abusivi che hanno rinfrescato ugualmente le gole dei tifosi che adesso urlano per l’Italia.


 

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (TARANTO)

L’aggressore preso poche ore dopo il fatto. È in carcere per tentato omicidio 

Stabili le condizioni del 70enne

L’uomo pestato in via Garibaldi. I medici non hanno sciolto la prognosi

Sono gravi, ma stabili le condizioni del 70enne finito in rianimazione per una violenta lite avvenuta l’altra sera in via Garibaldi. A quanto si apprende, il litigio sarebbe avvenuto per motivi banali. Al centro del contendere, infatti, ci sarebbero questioni legate alla pesca e vecchi rancori. Ma sembra anche che i due fossero sotto i fumi dell’alcool quando è iniziata la lite. Sta di fatto che l’anziano, dopo una serie di reciproci spintoni, è stato preso e sbattuto violentemente contro il muro. L’uomo ha riportato gravi ferite alla testa e un trauma alla colonna vertebrale. In seguito alla lite, inoltre, ha accusato un malore ed è stato trasportato in ospedale. L’anziano, cardiopatico, è stato ricoverato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione. I medici ieri non avevano ancora sciolto la prognosi, anche se le sue condizioni sembra che non destino particolari preoccupazioni. L’aggressore dell’anziano, Angelo Capriulo di 56 anni, è stato rintracciato poche ore dopo il fatto dagli agenti della squadra mobile ed arrestato. Dovrà rispondere di tentato omicidio.


 

LA GAZZETTA DI PARMA

« Mira la pinta » : due giorni di festa

Affluenza di pubblico al campo parrocchiale

Affluenza di pubblico al campo parrocchiale « Mira la pinta » : due giorni di festa PONTETARO Buona affluenza di pubblico questo fine settimana a Pontetaro in occasione della tre giorni di festa organizzata nel campo sportivo parrocchiale. Venerdi « è stata la serata dedicata ai giovani e a fare da padrone sono state la buona musica e la birra. « Mira la pinta » , questo il nome dell’evento, è stato organizzato dal gruppo giovani del circolo Anspi di Pontetaro ed il ricavato è stato devoluto alla scuola materna ed alla parrocchia. continua...


 

L’ADIGE

Il bilancio dell’edizione 2006: «Tante emozioni e buona musica»

Rafanass da ricordare

di FABIO DE SANTI ROVERETO - Oltre diecimila persone in tre serate di musica in cui tutto è filato liscio in un clima di sano divertimento con diversi artisti italiani ed internazionali on stage. Questo il bilancio del Rafanass 2006 la più importante kermesse «giovane» dell’estate trentina che si è svolta a Rovereto dal 29 giugno al 1 luglio. Un Rafanass in cui tutto sembra essere andato per il verso giusto quello che emerge dalla nostra intervista con Andrea, che con l’Associazione Sarasound & Papandrea, da anni è impegnato nel organizzazione di questo festival all’insegna delle tre parole «musica, rispetto e comunicazione». Come sono andate le cose in questo Rafanass 2006? Direi che il bilancio è decisamente positivo. Siamo stati,

Giovedì, 06 Luglio 2006
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