NOTA IMPORTANTE: AL FONDO DELLA RASSEGNA TROVERETE IL TESTO COMPLETO DELLA RISOLUZIONE CHE ESORTA LA FIFA AD ELIMINARE LA PROMOZIONE DEGLI ALCOLICI DAGLI EVENTI DELLA COPPA DEL MONDO. HELP CONSUMATORI News SALUTE. Alcool,
in calo consumo pro capite. Permane abuso tra giovani e adulti Con una media di tre unità alcoliche al giorno
sono diminuiti i consumi pro capite mentre si allarga la platea dei
consumatori. E’ quanto rileva l’ultima indagine dell’Osservatorio Permanente
sui Giovani e l’Alcool. Calano i consumi pro capite di alcool, in
virtù di un allargamento della platea dei bevitori e di una parallela
diminuzione di quantità di alcool assunto, ma persistono delle nicchie di abuso
che riguardano i giovani ma anche gli adulti. E’ questo il quadro emerso
dall’indagine Doxa "Gli italiani e l’alcool", giunta alla quinta
edizione, promossa dall’Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcool (*). Negli ultimi 30 anni il consumo procapite di
alcoolici si è dimezzato (passando in media dai 12,7 litri di alcool puro del
1977 ai 6,9 litri del 2005, equivalenti a 3 bicchieri di vino a testa),
rispetto al passato il numero dei consumatori è aumentato: ad oggi infatti beve
l’81% degli italiani sopra i 12 anni, contro il 74% del 1993, il 77% del 1997 e
l’80% del 2000. Una nota positiva è che la tendenza registrata sta portando il
consumo di alcool verso i parametri raccomandati dall’Organizzazione Mondiale
della Sanità per il 2015, una quantità pari a 6 litri (**) Dall’indagine emerge anche che negli ultimi
anni è sceso il numero dei forti bevitori, ossia coloro che bevono più di mezzo
litro di alcoolici al giorno. I consumatori regolari sono il 67% (34 milioni),
il 13% beve occasionalmente, mentre è astemio il 20%, circa 10 milioni di
italiani. Tra gli uomini è un bevitore almeno occasionale il 93% e tra le donne
la quota è del 70,7%, anche se in media cresce il consumo femminile regolare.
La ricerca rivela inoltre che gli italiani oggi preferiscono bere meno e con più
attenzione alla qualità, secondo quello che viene definito il ’modello
mediterraneo del bere’, dove il vino favorisce la convivialità ed è centrale
nei pasti e in famiglia. Secondo gli esperti si tratta di un approccio che
aiuta il consumo consapevole degli alcoolici, limitando quello finalizzato alla
sbornia. Ma perché in trent’anni i consumi di bevande
alcoliche si sono dimezzati spontaneamente? A questa domanda hanno cercato di
dare una riposta due indagini dell’Osservatorio. Il fenomeno viene descritto
come un vero e proprio "miracolo italiano": in Italia il decremento
non è stato conseguenza di ingenti investimenti proibizionisti. Basti pensare
che fino al 1988 non vi è stata alcuna politica di prevenzione;
successivamente, a partire dal 1990, abbiamo assistito all’emanazione di
decreti e leggi scarsamente applicati. I ricercatori dell’Osservatorio che
hanno condotto le due indagini concordano nel ritenere il calo dei consumi una
conseguenza del cambiamento sulle condizioni socio economiche, culturali,
dell’organizzazione del lavoro che hanno caratterizzato gli ultimi trenta anni.
A titolo esemplificativo si possono citare: i processi di industrializzazione e
terziarizzazione della struttura occupazionale del nostro Paese hanno
determinato mutamenti rilevanti nell’organizzazione del lavoro modificando i
contesti, i tempi, e i ritmi di produzione; poiché le bevande sono beni di consumo con cui
i consumatori possono soddisfare diversi bisogni, una parte della spiegazione
dell’andamento dei consumi alcolici può essere offerta dalla modernizzazione
consumistica dell’Italia; mutamenti nella struttura familiare e nelle
relazioni di coppia. (*) Nota: è sempre bene ricordare che dietro
l’Osservatorio Permanente sui Giovani e l’alcol ci stanno i produttori di birra
e i produttori di vino... (**) Nota: eh no, le cose stanno diversamente.
I 6 litri/anno di
alcol pro capite non sono un parametro “raccomandato” dall’OMS, in realtà sono
la soglia massima da non superare, al di sotto della quale ci si è impegnati ad
arrivare entro il 2015. La quantità di alcol raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è “il meno possibile” (“Less is better”). GREEN PLANET BIRRA, IL NUOVO BUSINESS E’ SENZA ALCOL Consumi fermi, produzione in calo del 3% e
crollo dell’export ( 15%): si punta sul grado zero Se è vero, come è stato detto più volte, che i
tre quarti del business italiano della birra è in mano a quattro gruppi
internazionali ( Heineken 35%, Sab Miller 25%, Carlsberg 9%, InBev 7%), è
altrettanto vero che il futuro del mercato dipenderà dalla capacità dei
produttori birrai di innovare l’offerta. Il problema è riuscire a fare tipi di
birra che possano più di altri incontrare il favore dei nuovi consumatori,
proprio ora che la congiuntura di settore segna il passo. Nel 2005 infatti, per
il secondo anno consecutivo, la produzione accusa un calo di circa il 3%,
l’import cresce dell’ 8,8%, l’export crolla del 15% e i consumi restano
imballati sui 17 milioni di ettolitri. Una situazione piuttosto critica a cui è
necessario trovare una via di uscita. Che non è certo dietro l’angolo. Le
imprese ne sono consapevoli, per questo le più avvedute non rinunciano a
cercare nuove soluzioni di sviluppo. Il che non può più avvenire con due, tre
referenze ma con una gamma sempre più ampia e varia di prodotti che vanno dalle
birre più tradizionali a quelle sempre più speciali. Arrivando ad avere in portafoglio decine di
proposte, comprese le birre analcoliche. Che, dopo il flop degli anni ’90, sono
tornate in auge sull’onda dell’affermarsi di stili di vita più attenti ai temi
della salute. In Spagna, Paese che ha una domanda pro capite (82 litri) che
sfiora tre volte quella dell’Italia (29), il peso della birra analcolica in
dieci anni è salito al 9% del mercato totale. In Francia la stessa incidenza
viaggia tra il 5 e il 6 per cento. In Germania, Paese più tradizionalista, è
sotto l’ 1 per cento. La stessa incidenza dell’Italia, dove però negli ultimi
anni le imprese si sono rivelate assai più attente al fenomeno delle birre
analcoliche. «Certo, in Italia la domanda di questo tipo di
birra è ancora marginale, tuttavia — spiega il direttore di Assobirra, Filippo
Terzaghi— l’interesse sta aumentando. Per due ragioni: la prima si ricollega a
un modello alimentare fatto di cibi più delicati rispetto al passato che si
prestano a essere accompagnati da bevande altrettanto delicate. Il secondo
motivo è riconducibile alle aziende produttrici che hanno sviluppato nuovi
prodotti privi di alcol decisamente più buoni e gustosi». Non solo le aziende aprono a questi prodotti,
ma li sostengono pubblicitariamente. Sono di questi giorni le campagne di due
gruppi che, tra una partita di calcio mondiale e l’altra, promuovono le loro
birre mettendone in evidenza il contenuto innovativo. Una proposta è quella firmata dal gruppo
Heineken che ha lanciato "Moretti Zero", la «prima birra italiana a 0
gradi alcolici». L’altra è la "Drive Beer" prodotta
dal gruppo lucano Tarricone che ha preso come testimonial il pilota di Formula
1 Giancarlo Fisichella. In questo caso, però, la birra contiene 2,5 gradi
alcolici; quindi, non è analcolica. Di qui l’intervento del gran giurì della
pubblicità e dell’Antitrust che hanno ritenuto il messaggio ingannevole,
intimandone il ritiro. Ma l’azienda piuttosto che bloccare la campagna ha
modificato il messaggio eliminando l’aggettivo analcolico (*). Un’altra area di intervento che le imprese
seguono è quella delle birre speciali. Del tipo, per intenderci, "prima cotta"
della birrificio Pedavena di Belluno, che dopo avere rischiato la chiusura, è
riuscita a tornare sul mercato un mese fa con un prodotto accattivante e «con
il riscontro positivo dei consumatori contattati» assicura l’a. d. Elianio
Verando. C’è poi il fenomeno delle microbirrerie (
locali che si autoproducono la birra che vendono alla propria clientela), che
da una manciata d’anni sta letteralmente imperversando in tutta la penisola.
«Ormai il successo delle microbirrerie è sotto gli occhi di tutti» spiega
Roberto Picelli, un ex libraio che con altri due soci ha aperto a Bresso
(Milano) l’Officina della birra annessa a un ristorante da 300 coperti al
giorno. Ormai, di queste "officine" in
Italia se ne contano più di 170 e si prevede di arrivare a 200 entro l’anno. Un
successo che non sfugge alle grandi industrie del settore. Anzi «è un fenomeno
— spiega il presidente di Assobirra, Piero Perron — che seguiamo con attenzione
e con molti di loro abbiamo avviato un dialogo costruttivo che ci permette di
capire gli orientamenti del mercato». (*) Nota: non è stato eliminato l’aggettivo
“analcolico”, che non c’è mai stato. E’ stato piuttosto sostituito lo slogan “La birra in regola con il codice della strada” con “La birra in regola con il tuo gusto”. IL GAZZETTINO (PADOVA) DANTE ALIGHIERI Venti righe contro
l’alcol ai giovanissimi
L’idea gli è venuta portando a spasso il cane,
la sera, per le vie del centro storico. Incrociando gli sguardi di tanti
ragazzini di undici anni o giù di lì, che al posto di aranciata o gazzosa
ingurgitavano bottiglie di rosso o calici di birra, seduti a terra. E’ l’alcol
versione baby ad aver fatto scattare la molla, se è vero come è vero che, tra i
ragazzi padovani dai 12 ai 24 anni, il 60,3% beve vino, il 62% birra, il 52,4% superalcolici
e l’età media di avvicinamento alle sostanze è 14 anni, con un punte di 11. E’
riflettendo su questi dati che Alberto Carenza, preside dell’istituto
linguistico europeo paritario Dante Alighieri, ha in animo di lanciare una
campagna contro l’uso irresponsabile delle sostanze alcoliche, soprattutto tra
i più giovani e tra quanti del vizio del bere disconoscono gli effetti
devastanti per l’organismo, l’incolumità propria e altrui. Nasce così
"Scegli di vivere", il concorso proposto dalla scuola di riviera Tito
Livio con il patrocinio del Comune di Padova, del Gazzettino, del Mattino, del
Corriere del Veneto e della Difesa del Popolo nonchè di Decathlon, rivolto ai
ragazzi che frequenteranno la terza media nel prossimo anno scolastico. «Il
concorso - illustra Carenza - ha lo scopo di sensibilizzare la gioventù nei
confronti dell’uso e dell’abuso dell’alcol, far conoscere quali rischi si
celano nel bicchiere, quali conseguenze fisiche e sociali, dando agli studenti
la possibilità di esprimere le loro idee e motivazioni tramite un breve
messaggio, di venti righe dattiloscritte, rivolte a un loro coetaneo». Dopo
iniziative contro il fumo e la droga, ecco dunque che l’istituto Dante lancia
una nuova sfida, raccogliendo quello che, volenti o nolenti, è uno dei temi più
in voga del momento, a cominciare dal fenomeno dello spritz fino alle
ubriacature, ricordando il dovere verso se stessi e gli altri di essere sobri
quando ci si mette al volante. «Per la buona riuscita del concorso - annota il
preside - è fondamentale la sensibilizzazione dei dirigenti scolastici che, nel
presentare ai docenti l’iniziativa, potranno suggerire l’opportunità di
sviluppare il tema come prova a casa o in classe, incentivandoli sui vari
aspetti conoscitivi dell’alcol. Alcol che è un fenomeno sociale sempre più
precoce e preoccupante». F.Capp. LA PROVINCIA DI CREMONA Contro l’abuso di
droghe e alcol anche un vero laboratorio dei Ris CASALMAGGIORE — Soddisfazione, ieri sera nella riunione della Consulta giovanile, per il riconoscimento ottenuto dall’organismo con l’inserimento nello Statuto comunale. L’incontro aperto è stato convocato per organizzare una serie di iniziative sul tema dell’abuso delle sostanze, con preciso riferimento a droghe e alcol. Come spiegato dal presidente Matteo Vezzosi, tutto è nato dalla richiesta di collaborazione giunta da un gruppo di artisti che collabora con Comune di Cremona e Provincia e che pubblica la rivista ‘Bakelite’. Il numero di settembre sarà proprio dedicato alle ‘Sostanze’. Si cercherà di strutturare più incontri, itineranti, per il prossimo settembre intrecciando le loro attività (ad esempio una mostra) e la collaborazione con operatori del Sert, di associazioni, dell’Ufficio di Piano. Il tutto sarà collegato a un laboratorio interattivo. Ma si vuol portare qui anche un laboratorio dei Ris dei carabinieri «per far vedere — ha detto il delegato del sindaco Carlo Gardani — che porcherie ci sono in certe sostanze». IL GAZZETTINO (PORDENONE) ZOPPOLA
Tra i prossimi incontri uno dedicato ai tatuaggi e al piercing e una serata
insieme allo scrittore Pino Roveredo Droga e disagio,
agenda per i giovani
Entrano nel vivo gli appuntamenti del
progetto "Luci e ombre" che coinvolge anche Fiume Veneto Zoppola (e.m.) Entra nel vivo il progetto rivolto ai
ragazzi sulla prevenzione della dipendenza da droga, alcol e comportamenti a
rischio. L’iniziativa Luci e Ombre, pensata e realizzata dal comune di Zoppola
in collaborazione con l’Amministrazione di Fiume Veneto, i Ragazzi della
Panchina, Progetto Giovani, è recentemente partita con due appuntamenti: il
primo, Goditi la Testa! era mirato a sensibilizzare i giovani su un problema
diffuso come l’abuso di sostanze illegali e di alcol; si è quindi tenuta Da che
dipende, dove il cinema è diventata la chiave di approfondimento di tematiche
come i rapporti all’interno della famiglia, l’uso di sostanze illegali e la
convivenza tra culture diverse. Nelle prossime tappe verrà toccato il tema
delle trasgressioni e delle nevrosi. Il progetto, sostenuto dagli assessorati
alla Salute e alle Politiche Sociali dei due Comuni, è la risposta al bisogno
di risposte mosse dagli stessi ragazzi, in particolare quelli che frequentano i
centri di aggregazione giovanile di Zoppola e di Fiume Veneto, oltre ai giovani
che gravitano nella sfera della Pro loco.Luci e Ombre ha avuto una prima fase
preparatoria lo scorso anno quando gli educatori dei centri di aggregazione
giovanile, operatori del Sert di Pordenone, l’associazione I Ragazzi della
Panchina, gli amministratori e alcuni gestori di locali pubblici del
territorio, si sono incontrati per gettare le basi del programma. «Il progetto ha spiegato l’assessore Ernesto
Rorai - ha l’obiettivo di avviare una discussione costruttiva, utilizzando un
linguaggio vicino al mondo dei giovani, per parlare di tematiche come la dipendenza
da droga, alcool e comportamenti a rischio». Due gli appuntamenti per luglio. Il primo si terrà a Fiume Veneto e sarà Segnali del corpo, con protagonisti body painting e tattoo; si inizierà alle 18.30 del 14 luglio, al bar Moca di viale Repubblica. «Tatuaggi e i piercing: trasgressione, modalità per esprimere se stessi o moda?», sarà la domanda al centro della serata che prevede una mostra a tema e videoproiezioni sui rischi potenziali in condizioni sanitarie non adeguate. Inoltre, si potrà assistere e partecipare a un’esibizione di body painting per introdurre il tema del corpo come simbolo di bellezza e oggetto dell’arte. Il 20 luglio, alle 21, al caffè Toscano di Castions di Zoppola, la compagnia Instabile di Trieste, i Ragazzi della Panchina e il Progetto Giovani, presentano Le fa male qui?, un testo teatrale scritto da Pino Roveredo, che sarà presente. Sarà spunto di riflessione per parlare di pregiudizi e paure degli esseri umani. IL GAZZETTINO (PADOVA) MONSELICE L’etilometro alle
feste contro alcol e droga
«L’etilometro è il sogno di mezza estate
puntualmente riproposto dall’assessore Peraro». A dirlo è Andrea Tasinato,
capogruppo di An in consiglio comunale, dopo che anche quest’anno l’assessore
ai servizi sociali ha riproposto l’iniziativa alla festa della birra a San
Cosma. E proprio dalla frazione, l’anno scorso, sembrava dovesse partire una
grande campagna legata all’uso dell’etilometro nelle feste della birra, nei
locali pubblici maggiormente frequentati dai giovani e nelle discoteche.
Un’operazione che raccolse molti consensi e qualcuno anche tra i consiglieri
comunali si spese per dar gambe alla proposta di Peraro. San Cosma fu il solo
momento in cui si tenne l’iniziativa, e quest’anno è stata riproposta.
L’operazione, quindi, viene criticata da Tasinato. «È un problema serio quello
dell’abuso di alcol e di droga da parte dei giovani. Pertanto ha bisogno di un
programma organico e ben strutturato. Per tale ragione propongo l’istituzione
di una commissione consiliare che affronti con una programmazione seria e
articolata la questione. È un fenomeno da non sottovalutare e sul quale è
necessario intervenire presto per arginare i consumi». Peraro si mostra decisamente contrariato dalle
critiche mosse dall’esponente di An. L’opera di sensibilizzazione contro l’uso
di sostanze stupefacenti e dell’abuso dell’alcol è stato uno dei punti fermi
del suo assessorato. L’ultima azione è stata promossa un mese fa a Monselice in
collaborazione con l’Usl 17 per contenere l’effetto degli spritz. «L’intervento
con l’etilometro che è stato riproposto a San Cosma - afferma Peraro - rientra
nel quadro del progetto previsto dalla legge 309 sulle dipendenze che è stato
elaborato dall’Acat (associazione alcolisti anonimi in trattamento) della Bassa
padovana. Un progetto che è stato approvato dall’assemblea dei sindaci dell’Usl
17 e di cui Monselice ne è diventato il capofila. L’obiettivo dichiarato è di
evitare le stragi del sabato sera e tutte le situazioni invalidanti conseguenti
agli incidenti stradali per l’abuso di alcol, il cui tributo maggiore è pagato
dai giovani». Orfeo Meneghetti IL GAZZETTINO (UDINE) Solaris, neo-progetto
per trovare un lavoro
Nuove opportunità lavorative per le persone
svantaggiate affinché il lavoro autonomo diventi elemento sistematico,
superando così la visione dell’opportunità saltuaria ed occasionale riservata a
pochi. È l’ambizioso obiettivo del progetto europeo "Solaris",
iniziativa Equal finanziata dall’Unione europea, presentato nel corso di due
convegni, uno ieri a Udine e uno domani a Palmanova all’auditorium S. Marco
alle 10. Il progetto coinvolge in partenariato ben nove tra enti e
organizzazioni che in provincia di Udine operano per il reinserimento sociale e
lavorativo delle persone svantaggiate. "S.O.La.Ri.S.", acronimo per
Servizi-Orientamento-Lavoro autonomo-Riabilitazione-Svantaggio, è un progetto
d’iniziativa comunitaria Equal cofinanziato dal Ministero del lavoro e della
previdenza sociale e della Regione al fine di promuovere l’inclusione sociale e
lavorativa delle persone più difficilmente occupabili, rendendole dirette
protagoniste della propria vita personale e professionale. Il progetto si propone
di valorizzare le risorse e le potenzialità delle persone che si trovano in
condizioni di difficoltà e svantaggio, offrendo loro la possibilità di
inserirsi nel mercato del lavoro attraverso una scelta di lavoro autonomo.
"Solaris" si rivolge principalmente a persone portatrici di
disabilità fisiche, ex tossicodipendenti, ex alcolisti, ex detenuti, nomadi,
persone che escono da percorsi di prostituzione, donne che hanno subito
maltrattamenti e violenze, persone soggette a nuove povertà. Il progetto è promosso da un team affiatato di organizzazioni che operano in sinergia. I partner del progetto sono: Ires Fvg, Ass4, Comunità Piergiorgio Onlus, Associazione Idea Onlus; Cooperativa Cramars scarl; Università di Udine; Caritas di Udine Onlus; Cosm Udine; Finreco. IL GAZZETTINO (VICENZA) SANTORSO Alcool e giovani"Alcol tra sballo e normalità" è il tema dell’incontro organizzato stasera (20,30) al Grumo dal Ceis di Schio con il Progetto giovani Santorso. L’incontro è rivolto in particolare ai genitori, agli educatori e a quanti lavorano con i giovani. ADNKRONOS SALUTE.IT NOTIZIARIO SETTIMANALE SALUTE, BEAUTY &
FITNESS SALUTE: PER CHI INIZIA PRESTO CON DRINK PIU’
RISCHI ALCOLISMO Salute) - Rischio di cadere nell’alcolismo più alto per chi inizia presto con i drink. Se fin dall’adolescenza si ’assaggiano’ birra, vino e altri alcolici, il pericolo di diventare ( ... ) IL GAZZETTINO (VICENZA) GRIDA DISPERATE La
ragazza di 18 anni aveva bevuto un po’ troppo. Trova il coraggio di sporgere
denuncia ai carabinieri: indagato un giovane di 23 anni Violentata nei bagni
della discoteca
Altavilla (m.a.) Nei bagni di quella discoteca, le sue
urla disperate non le sente nessuno. Cerca di resistere a quel ragazzo che
sembrava tanto gentile e carino, ma gli effetti dei drink alcolici bevuti
assieme le tolgono forza e volontà. Accade domenica 25 giugno, alle 4 del mattino
all’interno del Balkan, l’ex Expo di Altavilla, ora gestito da serbi e
frequentato quasi esclusivamente da cittadini dell’ex Jugoslavia. Siamo
nell’immediata periferia del capoluogo berico. Lei, diciott’anni appena compiuti, trova il
coraggio di denunciare la violenza subita solo alcuni giorni dopo. D.N. è una
studentessa serba, vive a Vicenza con la famiglia, i genitori e un fratello. Si
reca in ospedale da sola e da sola va dai carabinieri: con le lacrime agli
occhi racconta l’incubo vissuto e poi sporge denuncia contro il giovane di cui
conosce solo il nome di battesimo. Scattano le indagini condotte dai militari
della stazione di Vicenza, guidati dal luogotenente Giovanni Aletta. In mano la descrizione del violentatore fornita dalla vittima e alcuni indizi che risulteranno determinanti per l’identificazione. Da ieri, Dusko Pavlovic, bosniaco di 22 anni, residente a Carmignano di Brenta risulta indagato a piede libero con l’accusa di violenza sessuale. A suo carico nessun precedente, fa l’artigiano ed è in possesso di un regolare permesso di soggiorno. IL MATTINO (SALERNO) Identificato il
marocchino della rapina
Violenza in litoranea, identificato e denunciato dai carabinieri l’accoltellatore della negoziante. Si tratta di un marocchino 20enne, E.E., scovato nei campi intorno alle 23,30 di lunedì sera. Il giovane dovrà rispondere di lesioni e stato di ubriachezza. Entrato nel negozio di R.C., 32 anni, aveva chiesto birra e alimenti. Ma non aveva i soldi per pagarli. Dopo l’alterco con la donna, che lo ha invitato a uscire, il marocchino ha ferito l’ebolitana al braccio con una forbice scovata nel negozio. Erano intervenuti i carabinieri che hanno identificato lo straniero denunciando per lesioni e ubriachezza. IL GAZZETTINO (PADOVA) MONTAGNANA Litiga e lo scoprono
ubriaco in auto
Prima ha litigato con l’amica, poi ha tentato di guidare in preda ai fumi dell’alcool, infrazione riscontrata dagli agenti della Polizia stradale intervenuti a sedare la rissa tra i due. Per questo pochi giorni fa la condanna in tribunale di Soave a venti giorni di arresto, pena sospesa e ad un’ammenda di 600 euro. Non dimenticherà facilmente quanto accaduto il 20 maggio 2005 nell’area dell’autogril di Soave A.M., marocchino residente a Montagnana. Infatti in seguito a quella richiesta di intervento alla Polstrada fatta da chi ha assistito alla lite, l’immigrato è stato fermato, denunciato e processato (c.z.) IL GAZZETTINO (VENEZIA) BIBIONE Ubriaco al bar,
tedesco arrestato
Arrestato un cittadino tedesco in vacanza a Bibione. L’uomo di 48 anni era ubriaco ed infastidiva gli avventori di un bar di viale Aurora nel centro della località balneare. Sul posto sono giunti i Carabinieri che hanno tentato di riportarlo alla calma, ma lui non ne voleva sapere nè aveva i documenti con se. Trasferito in caserma per gli accertamenti, il tedesco si è scagliato contro un militare che è rimasto ferito. Per il carabiniere 6 giorni di prognosi e per l’uomo è scattato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale. IL GAZZETTINO (ROVIGO) Ha seminato il ... BADIA POLESINE - Ha seminato il terrore tra i
bar del centro importunando gli avventori e distruggendo le fioriere. La notte
brava di un magrebino é finita nella cella di sicurezza della caserma di piazza
Garibaldi. Mohamed Benaoumou, quarantotto anni, marocchino, in possesso di
regolare permesso di soggiorno e domiciliato proprio a Badia, é stato arrestato
dai carabinieri con le accuse di danneggiamento di edifici pubblici, oltraggio
e resistenza a pubblico ufficiale. L’extracomunitario aveva alzato un po’
troppo il gomito. In preda ai fumi dell’alcol ha iniziato ad infastidire i
clienti dei locali di Badia. Ubriaco fradicio, veniva prontamente allontanato
da chi non aveva alcuna intenzione di ascoltare le sue farneticazioni. Ad un
certo punto Benaoumou é stato colto da un impeto di rabbia. Ha iniziato ad
accanirsi contro le fioriere collocate nelle vicinanze di un bar. Il gestore
del locale ha allertato il 112. Sul posto é stata inviata la pattuglia della
stazione di Badia. Tutt’altro che soddisfatto, il marocchino se l’é presa pure
con i militari. Ha affrontato il primo a calci rivolgendogli pesanti minacce.
Ormai fuori di sé, Benaoumou ha rischiato di provocare una rissa. I carabinieri
hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per immobilizzarlo e
stringergli le manette ai polsi. Dopo la convalida dell’arresto, prevista in
giornata, il quarantottenne dovrà affrontare il processo con rito direttissimo. L.I. LA SICILIA Finito in manette
Kaled Neffati, cittadino extracomunitario
tunisino di 43 anni, è finito in manette per mano dei carabinieri della
stazione di Mazzarrone, che dipende dalla compagnia territoriale dell’Arma di
Caltagirone. All’uomo è risultato fatale lo stato di
ubriachezza in cui è stato trovato e che lo ha indotto ad assumere
atteggiamenti censurabili, tali da far scattare, nei suoi confronti, l’arresto.
Nel carcere di contrada Noce, a Caltagirone,
in cui è stato rinchiuso e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria per
le formalità di rito, il nordafricano avrà sicuramente modo di riflettere
sull’accaduto e su quanto, complice lo stato di ebbrezza, ha combinato. Questi i fatti, così come sono stati
ricostruiti dai carabinieri di Mazzarrone. Intorno alla mezzanotte di lunedì, i
militari dell’Arma sono intervenuti, in piazza della Concordia, uno degli
abituali luoghi di ritrovo degli extracomunitari che vivono nella
"capitale dell’uva da tavola", per porre fine alla lite scoppiata fra
Neffati e un suo connazionale. Davanti agli uomini in divisa, il tunisino non
si è placato. Anzi, visibilmente
ubriaco, il cittadino extracomunitario tunisino ha inveito contro gli uomini in
divisa, è andato in escandescenze "guadagnandosi" l’arresto con le
accuse di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. M. M. L’ARENA.IT Il dopopartita Follie
e incidenti a gogò
Gente a piedi in mezzo a viale Piave e alla Tangenziale
Non sono mancati momenti di tensione nel
dopopartita. Sul lago di Garda, nonostante la maggior parte dei turisti
tedeschi tifosi, che avevano assistito alla partita nei locali e nelle piazze
della riviera si fossero ritirati velocemente e in lacrime nei campeggi o nelle
stanze d’albergo, non è mancata qualche scazzottatura. Botte anche in zona universitaria, dove in
molti avevano seguito l’incontro sui maxischerrmi del Polo Zanotto. Sul posto
sono intervenute le volanti della polizia, che hanno intensificato il servizio,
benché fosse orario di cambio di turno, proprio in coincidenza dell’assalto al
centro dei cortei dei tifosi impazziti dalla felicità. Poco dopo mezzanotte un ubriaco che altre ad
aver alzato il gomito aveva evidentemente anche perso la testa si è messo a
camminare in mezzo a viale Piave, dal cavalcavia in direzione di Porta Nuova,
con grave pericolo per sè e per chi sopraggiungeva a velocità sostenuta. Una anziana donna tedesca in totale confusione
mentale (era convinta di essere in Germania) è stata invece recuperata dalla
polizia mentre camminava a piedi in mezzo alla tangenziale all’altezza del
cavalcavia sulla Legnaghese. Numerosi anche gli incidenti stradali. Già a mezzanotte le ambulanze di Verona Emergenza erano già tutte fuori per soccorrere i numerosi feriti in tanti scontri, fortunatamente di modesta entità. L’incidente più grave a Roncanova di Gazzo, all’incrocio con la statale 12. Per i festeggiamenti un’auto non ha rispettato lo stop coinvolgendone altre due. Sul posto i carabinieri di Legnago e ben due ambulanze, che hanno trasportato due feriti all’ospedale a Legnago e uno a quello di Pieve di Coriano (Mantova). A Bovolone, infine, una persona è caduta dal semaforo sul quale era salita in segno di giubilo. È stato trasportato in gravi condizioni all’ospedale locale. VIRGILIO NOTIZIE MONDIALI/ BOLOGNA, 50MILA A PIAZZA MAGGIORE
PER FAR FESTA Caroselli Tricolore
sui viali, ma nessun incidente
Bologna, . (Apcom) - E’ esplosa subito dopo il
gol di Del Piero la gioia dei tifosi bolognesi in piazza Maggiore, nel pieno
centro di Bologna. In 25mila si erano radunati, fin dal tardo pomeriggio, per
assistere tutti insieme alla partita proiettata sul maxischermo allestito dal
Comune di Bologna. Dopo la vittoria dell’Italia è iniziata una festa che ha
travolto le strade, da piazza Maggiore, ha travolto le principali strade del
centro di Bologna: via Indipendenza, via Rizzoli, via Ugo Bassi e via Zamboni.
Mentre sui viali di circonvallazione proseguono i caroselli di macchine, finora
senza incidenti, sono più di 50mila le persone che si sono radunate in centro
per festeggiare. I Tricolori sventolano ovunque, mentre la folla accorsa in
centro, composta soprattutto da giovani, continua a cantare l’inno di Mameli e
a scandire slogan contro i tedeschi, i francesi, ma anche contro i protagonisti
degli scandali del mondo del calcio. Nessun incidente finora, forse grazie anche all’ordinanza voluta dal sindaco Sergio Cofferati che ha vietato la vendita di alcol da asporto nel centro storico del capoluogo emiliano. Qualche bottiglia, comunque, è riuscita ad arrivare in piazza Maggiore, insieme a decine di venditori abusivi che hanno rinfrescato ugualmente le gole dei tifosi che adesso urlano per l’Italia. LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (TARANTO) L’aggressore preso poche ore dopo il
fatto. È in carcere per tentato omicidio
Stabili le condizioni
del 70enne
L’uomo pestato in via Garibaldi. I medici non hanno sciolto la
prognosi
Sono gravi, ma stabili le condizioni del 70enne finito in rianimazione per una violenta lite avvenuta l’altra sera in via Garibaldi. A quanto si apprende, il litigio sarebbe avvenuto per motivi banali. Al centro del contendere, infatti, ci sarebbero questioni legate alla pesca e vecchi rancori. Ma sembra anche che i due fossero sotto i fumi dell’alcool quando è iniziata la lite. Sta di fatto che l’anziano, dopo una serie di reciproci spintoni, è stato preso e sbattuto violentemente contro il muro. L’uomo ha riportato gravi ferite alla testa e un trauma alla colonna vertebrale. In seguito alla lite, inoltre, ha accusato un malore ed è stato trasportato in ospedale. L’anziano, cardiopatico, è stato ricoverato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione. I medici ieri non avevano ancora sciolto la prognosi, anche se le sue condizioni sembra che non destino particolari preoccupazioni. L’aggressore dell’anziano, Angelo Capriulo di 56 anni, è stato rintracciato poche ore dopo il fatto dagli agenti della squadra mobile ed arrestato. Dovrà rispondere di tentato omicidio. LA GAZZETTA DI PARMA « Mira la pinta » : due giorni di festa Affluenza di pubblico al campo parrocchiale Affluenza di pubblico al campo parrocchiale « Mira la pinta » : due giorni di festa PONTETARO Buona affluenza di pubblico questo fine settimana a Pontetaro in occasione della tre giorni di festa organizzata nel campo sportivo parrocchiale. Venerdi « è stata la serata dedicata ai giovani e a fare da padrone sono state la buona musica e la birra. « Mira la pinta » , questo il nome dell’evento, è stato organizzato dal gruppo giovani del circolo Anspi di Pontetaro ed il ricavato è stato devoluto alla scuola materna ed alla parrocchia. continua... L’ADIGE Il bilancio dell’edizione 2006: «Tante
emozioni e buona musica» Rafanass da ricordare di FABIO DE SANTI ROVERETO - Oltre diecimila
persone in tre serate di musica in cui tutto è filato liscio in un clima di
sano divertimento con diversi artisti italiani ed internazionali on stage.
Questo il bilancio del Rafanass 2006 la più importante kermesse «giovane»
dell’estate trentina che si è svolta a Rovereto dal 29 giugno al 1 luglio. Un
Rafanass in cui tutto sembra essere andato per il verso giusto quello che
emerge dalla nostra intervista con Andrea, che con l’Associazione Sarasound
& Papandrea, da anni è impegnato nel organizzazione di questo festival
all’insegna delle tre parole «musica, rispetto e comunicazione». Come sono
andate le cose in questo Rafanass 2006? Direi che il bilancio è decisamente
positivo. Siamo stati,
|