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(ASAPS) – Cala la
quantità di alcol bevuto, ma aumenta il numero dei consumatori. Ad affermarlo è
una ricerca condotta dalla Doxa e dall’Osservatorio permanente sui giovani e
l’alcol. Uno studio che paragona le abitudini di oggi con quelle in auge 30
anni fa. Mettendo a confronto le due “epoche”, si nota come l’uso di alcol puro
sia dimezzato rispetto alla fine degli anni ’70: dai 12,4 litri pro capite del
1977 si è passati ai 6,9 di oggi. A lasciare a bocca aperta gli esperti, è che
la diminuzione sia avvenuta senza l’attivazione di politiche restrittive o
proibizioniste. Una spiegazione forse c’è, ed è racchiusa nella “cultura
mediterranea” che appartiene anche all’Italia. Bere vino, infatti, rappresenta
soprattutto un momento di coesione fra i diversi elementi della comunità. Al
giorno d’oggi, quindi, gli italiani hanno un approccio più responsabile con
l’alcol. Più responsabilità ma, anche più consumatori di alcolici nel nostro
paese. Oggi, tra chi ha più di 13 anni, l’81% consuma alcolici, nel 1993 era il
74%. Due italiani su tre (67%) si definiscono consumatori “abituali”, mentre il
13,4% si considera “occasionale”. Gli uomini si aggiudicano il primo posto,
anche se il numero delle donne bevitrici è in aumento. Un italiano medio beve
tre bicchieri di vino al giorno, quantità classificata “normale” dall’Oms
(Osservatorio mondiale della salute). In questa panoramica, relativamente
rassicurante, c’è una nota dolente. Si tratta di quelle che l’Oms ha definito
“nicchie di abuso” che si annidano tra la popolazione più giovane (14-16 anni).
Il primo contatto con il vino, solitamente, avviene in famiglia intorno all’età
di 14 anni; mentre il primo consumo dei super-alcolici si ha verso i 16. Spesso,
troppo, dai contatti si passa alle sbronze abituali (1 adolescente su 20 ha
dichiarato di ubriacarsi una volta al mese). Tra i fenomeni preoccupanti anche
la “guida in stato di ebbrezza” ammessa
dal 17,6% degli intervistati (e questa è la parte della notizia che ci
preoccupa di più!). Da notare, infine, che l’83% ritiene che “bere un bicchiere
di vino o di birra durante il pasto è normale” e per il 71% “ubriacarsi una
volta ogni tanto non è grave, basta che non diventi un’abitudine”. (ASAPS).