(ASAPS)
– Bilancio positivo per i primi sei mesi di attività dell’Osservatorio sulla
sicurezza stradale della Regione Veneto. Tanto da organizzare una “Giornata
regionale della sicurezza stradale”, in programma il prossimo 23 settembre, dove
riunire tutte le associazioni coinvolte. Obiettivo principale dell’Osservatorio
è quello di creare un circuito di coordinamento tra i diversi enti che operano
sul fronte della sicurezza stradale. Un impegno volto a far diminuire i dati
impressionanti che riguardano l’incidentalità in Italia: ogni anno si contano
circa 7mila morti e 25mila feriti gravi con mutilazioni e il 10% di questi si
verifica sulle strade venete. Inoltre sono aumentati i decessi di quella che
comunemente viene definita “utenza debole”, ovvero ciclisti e pedoni. Una vera
emergenza sociale (la strada è la prima causa di decessi per i giovani tra 18 e
i 35 anni) che deve essere affrontata efficacemente, il prima possibile. Tra le
principali cause di mortalità rimangono al primi posti l’alta velocità,
condizioni del guidatore, disattenzione causata da una pluralità di fattori.
Per migliorare gli standard di sicurezza la
Regione Veneto da tempo ha investito sulla riqualificazione delle
infrastrutture. Solo questo, però, non basta. Infatti, è necessario educare al
rispetto della propria vita e di quella altrui, soprattutto quando si è in
strada. (ASAPS). |
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