www.viverelacitta.it/firenze.htm Nota: a questo indirizzo potete trovare
l’appello al Sindaco di Firenze, da parte dell’Associazione FIRENZE-CITTADINI
PER VIVERE LA CITTA’, per richiedere un’ordinanza che vieti la vendita di
alcolici in tutta la città per domenica 9 luglio, giorno della Finale del
Campionato del Mondo di calcio. Ve lo segnalo perché mi pare molto
interessante, anche alla luce di tutti gli episodi di violenza e teppismo
riportati in questo periodo da questa rassegna in relazione alle partite dei
mondiali di calcio. Intanto a Bari… leggete i prossimi due
articoli! Stop alle bevande alcoliche dalle 14 del 9
luglio alle 7 del 10 Una finale senza alcol La Prefettura conferma
i divieti di vendita e mescita
La Prefettura di Bari ha disposto alcune misure per la sicurezza pubblica, in particolare il divieto di vendita e consumo di alcolici nel capoluogo e in tutti i comuni della provincia, per il 9 luglio prossimo, data in cui si terrà la finale del campionato mondiale di calcio. Al divieto saranno interessate anche Barletta, Andria eTrani. Il provvedimento della Prefettura prevede il divieto di vendere e somministrare nei pubblici esercizi bevande alcoliche dalle ore 14,00 del 9 luglio alle 7,00 del giorno successivo; consumare in luogo pubblico bevande alcoliche nello stesso arco di tempo; vendere nei pubblici esercizi prodotti in contenitori di vetro e/o latta o di qualsiasi altro metallo per tutta la giornata del 9 luglio fino alle 7,00 del giorno successivo; portare in luogo pubblico dalle ore 19,00 di domenica prossima alle ore 7,00 del giorno successivo contenitori di vetro e/o latta o di qualsiasi altro metallo. Un analogo provvedimento era stato disposto dalla Prefettura di Bari in coincidenza con la partita Italia-Germania del 3 luglio scorso. In quell’occasione i divieti furono rispettati, anche se solo in parte: molti supermercati della zona, infatti, nel dubbio se vendere alcolici o no (non avevano ricevuto l’ ordinanza) optarono per la soluzione a loro più favorevole: continuare a vendere tutto e di tutto. LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (BARI) Domenica niente alcolici Quei caroselli restano vietati Tifosi baresi o non baresi, comunque convenuti a Bari per le ferie o solo di passaggio: attenzione, attenzione. Gli eventuali festeggiamenti del dopo-partita di domenica dovranno svolgersi rigorosamente senza alcol e a piedi. La vendita degli alcolici è vietata anche questa volta e non solo a Bari e negli altri otto comuni principali della provincia, ma in tutti i quarantotto centri del Barese. E anche per la finale dei Mondiali restano vietati pure i caroselli di auto e motociclette. Anzi: «L’ordinanza resta valida ora e sempre, indipendentemente dalla partita di domenica», osanna il vicesindaco Emanuele Martinelli, delegato alla sicurezza. Insomma, se ci sarà da festeggiare, fatelo pure ma attenti alle multe. E calcolate che si rischia pure la denuncia penale. Esattamente come è avvenuto in occasione della semifinale tra Italia e Francia, le ordinanze da rispettare sono due: una firmata dal prefetto, l’altra dal sindaco. La prima riguarda la vendita delle bevande. Martedì scorso l’ordinanza riguardava solo nove comuni compreso il capoluogo; il provvedimento adesso è stato esteso a tutta la provincia di Bari «in considerazione - fa sapere la Prefettura - delle segnalazioni e delle richieste pervenute dalle forze dell’ordine e da altre amministrazioni comunali». È dunque vietato vendere e somministrare bevande alcoliche nei pubblici esercizi dalle 14 di domenica alle 7 del lunedì; nella stessa fascia oraria è vietato consumare alcolici in luogo pubblico. Per tutta la giornata di domenica e fino a lunedì mattina è anche vietato vendere bevande in lattina o bottiglie di vetro ed anche portarle in luogo pubblico per la consumazione. Per i trasgressori scatterà la denuncia penale in base all’articolo 650 del codice. Dello stesso tono l’ordinanza del sindaco, che vieta - anche in virtù del codice della strada - quelle gimkane con le sirene spiegate per le strade della città. Si potrà festeggiare - se l’Italia vincerà i Mondiali - ma senza eccedere. L’obiettivo dell’amministrazione è indurre i baresi a far festa tutti insieme, pacificamente, a piedi, nelle strade e nelle piazze, senza correre rischi di tamponamenti o investimenti. «L’ordinanza è stata ridicolizzata anche da qualcuno della maggioranza - ammette il vicesindaco - ma non si cambia: è un fatto di civiltà». Dunque i vigili, anche in borghese, continueranno a rilevare la targa del mezzo dei trasgressori, così come le telecamere fisse della sicurezza pubblica continueranno a filmare per documentare quanto accade. I quattro maxischermi restano confermati. Anche se la luce del tramonto potrà minare la visione del primo tempo, resteranno installati a Japigia, Carbonara e al rione «San Paolo». Il quarto schermo, davanti alla prefettura, almeno per il primo tempo sarà sistemato sotto il porticato del teatro Piccinni per essere protetto dalla luce. E corso Vittorio Emanuele resterà area pedonale. Buona festa a tutti. IL SECOLO XIX Ordinanza
anti-alcol per la finale il sindaco Berruti corregge il tiro Vertice con
il prefetto e il questore. Domenica in città sarà vietato solo l’asporto di
bevande. Rinviate alcune feste religiose L’ordinanza
anti-alcol in piazza verrà ribadita per la finale di domenica sera. Ma non sarà
una copia fedele del provvedimento che ha fatto "discutere" (per
usare un eufemismo) martedì scorso: ci sarà un ritocco che metta d’accordo le
esigenze dei pubblici esercizi con l’obiettivo di garantire l’ordine pubblico.
Quale? «L’inserimento del termine "da asporto" - spiega il Comune -
ovvero la vendita di bottiglie di vetro e alcolici sarà vietata nei locali del
centro ma solo per l’asporto. Chi invece vorrà consumare nei locali, che siano
pizzerie o ristoranti, potrà farlo». AUDIO NEWS.IT Vino adulterato e contrabbando, sei arresti 12.16: Nel barese stamane sei persone sono state arrestate con l’accusa di far parte di un’organizzazione dedita alla sofisticazione e al contrabbando di vino. Sequestrati 19.000 litri di alcool irregolarmente denaturato e 4.400 kg di sostanze denaturanti. IL GAZZETTINO (TREVISO) In piazza Borsa dalle 17 alle 20.30 con
Trevisoviva Quiz e test per imparare a guidare in
sicurezza (A.G.) Alcoltest,
drugtest e verifica dei punti della patente. Oggi in piazza Borsa dalle 17 alle
20.30 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti assieme
all’Osservatorio della motorizzazione civile di Venezia metterà in campo uomini
e mezzi per promuovere la guida sicura, lontana dai rischi connessi all’abuso
di alcol. Trevisoviva, l’associazione presieduta da Mirella Tuzzato, sarà
presente in piazza per sensibilizzare i trevigiani, perché "guidino in
maniera prudente, senza eccedere con l’alcol e prestando attenzione alla
strada". "Verranno fatti test e quiz di guida sicura per far capire che una macchina può diventare una bomba - spiega la Tuzzato -. Io mi muovo in bicicletta e posso affermare che la gente in auto è disattenta: non rispetta i segnali, passa con il rosso e risponde al cellulare mentre guida. È una vergogna: ci lamentiamo tanto delle nostre strade, ma il problema vero è il modo in cui guidiamo. E anche i ragazzini in motorino hanno incominciato a scambiarsi sms mentre si spostano lungo le vie della città, i loro genitori dovrebbero intervenire, ma non lo fanno". IL GAZZETTINO (PORDENONE) Sicurezza, il decalogo per l’estate L’ordine pubblico, gli incidenti stradali e i
rumori al centro del vertice in Prefettura C’erano tutti - Carabinieri, Polizia di Stato,
Stradale, Ferroviaria e Municipale, Guardia di Finanza, Vigili del fuoco, operatori
del 118, Ass 6, Soccorso alpino, Guardia forestale, Nucleo ecologico dei
Carabinieri, Arpa, Autovie Venete, Anas - ieri mattina, a Pordenone, al vertice
convocato dal prefetto Vittorio Capocelli per discutere e affrontare un tema
più che mai attuale, quello delle misure per la sicurezza del territorio
durante la stagione estiva. Si è parlato di ordine e sicurezza pubblica, di
sicurezza stradale, di soccorso, di emergenze ambientali. Una panoramica a 360
gradi per mettere in campo un coordinamento tra tutti gli attori interessati
alla prevenzione e all’intervento. Ed sono stati proprio il coordinamento e la
sinergia a farla da padrone: il prefetto Capocelli porta infatti avanti da
tempo una politica di dialogo tra le forze dell’ordine nell’ottica di ottimizzare
le risorse e garantire così interventi più rapidi e mirati. Un progetto che si
è già concretizzato in città, dove Polizia di Stato e Municipale e Carabinieri
lavorano insieme, suddividendosi, ogniqualvolta è possibile, i compiti. E il
vertice di ieri ha difatti consentito a tutti i presenti di venire a conoscenza
dei piani e degli obiettivi degli altri soggetti; uno strumento importante per
evitare doppioni e permettere una maggiore interazione. Per quanto riguarda il tema che forse
interessa di più i cittadini, quello dell’ordine e la sicurezza pubblica, il
prefetto ha invitato tutti i presenti a intensificare i controlli su tutto il
territorio provinciale, possibilmente anche durante le ore notturne. E a questo
proposito il questore Vincenzo Carella ha reso noto che emanerà delle ordinanze
specifiche atte a coordinare l’attività delle Forze dell’ordine. Non è
previsto, però, nessun incremento degli organici: i tagli si fanno sentire
ovunque; l’imperativo è fare con quel che si ha. Un altro punto affrontato durante il vertice
che si è tenuto ieri in Prefettura, a Pordenone, era quello della sicurezza
stradale. D’estate, complice il caldo e la voglia di stare fuori di più,
spesso gli incidenti stradali aumentano, come pure i casi di persone ubriache al
volante. Per cui anche in questo frangente saranno intensificati i controlli
sulle strade della provincia. Autovie Venete, che gestisce la rete
autostradale, ha assicurato di aver aumentato il numero di uomini e mezzi a
disposizione 24 ore su 24. Le Polizie Municipali, a seconda delle possibilità,
hanno invece garantito controlli fino a mezzanotte e la reperibilità. Non
mancheranno gli autovelox che, oramai, sono diventati presenze costanti nelle
arterie strategiche dell’intera regione. Poi il problema dei soccorsi, degli interventi
sanitari veri e proprio, gli operatori del 118 e i Vigili del fuoco (che da
poco hanno firmato un protocollo per operare in sinergia) si sono detti pronti
ad affrontare eventuali emergenze (compatibilmente con l’organico). Per quanto
riguarda invece il Soccorso alpino, è stato spiegato che sono 55 gli uomini
operativi in provincia, dislocati in tre distaccamenti. Per loro già da qualche
tempo l’impegno è aumentato, dato che le gite in montagna con il bel tempo sono
per molti un’abitudine consolidata. Ultimo argomento affrontato, ma non meno
importante, è stato quello dei rumori, una delle "piaghe" estive più
sofferte, vuoi perchè le finestre rimangono aperte, vuoi perchè la notte la si
vive di più. Ma, è stato sottolineato, il problema è frequentemente causato dal
fatto che molti locali pubblici hanno la licenza a operare in luoghi densamente
abitati. Il prefetto ha quindi invitato chi di dovere a intensificare i
controlli per verificare il rispetto delle norme "acustiche" e ha suggerito
ai sindaci di rilasciare le licenze commerciali tenendo conto del luogo e della
tipologia richiesti dall’esercente. Susanna Salvador IL MATTINO (AREA METROPOLITANA SUD) Medici ubriachi, l’Ordine li giudica MARIA PIRRO Ercolano. I medici ubriachi del 118 di Ercolano davanti alla commissione disciplina dell’Ordine. A quasi un anno dalla denuncia per stato di ebbrezza, l’Ordine dei medici di Napoli ha istruito la pratica per adottare i provvedimenti disciplinari nei confronti dei tre operatori sanitari. Lunedì scorso si è aperto il procedimento vero e proprio. I tre camici bianchi sono stati chiamati a difendersi dall’accusa di illecito deontologico. Le loro posizioni differiscono, però, per gravità. E soltanto due operatori si sono presentati nella sede della Torretta. Il terzo medico, che è l’unico, tra l’altro, che è stato riammesso in servizio dopo sei mesi di sospensione, non si è invece presentato all’Ordine per un disguido tecnico: non ha ricevuto la notifica dell’invito a comparire. Sarà, quindi, ascoltato nella prossima seduta. Per far valere le proprie ragioni, gli operatori hanno preferito entrambi farsi accompagnare dagli avvocati di fiducia. Così, i medici hanno esposto la loro versione dei fatti per oltre due ore, replicando punto per punto alle contestazioni addebitategli dall’Ordine. «Abbiamo bevuto fuori servizio», si sono giustificati i professionisti che hanno anche descritto un clima di lavoro pesante. «Hanno voluto colpire chi ha segnalato a più riprese lo stato di degrado della nostra sede, la carenza di personale paramedico qualificato e di mezzi idonei a svolgere un servizio d’emergenza», questa la versione dei fatti resa al Mattino da un medico, subito dopo la denuncia, ed esposta anche qualche giorno fa all’Ordine. Si attende, comunque, l’esito dell’azione giudiziaria per chiarire l’effettivo comportamento tenuto dai tre camici bianchi. La commissione dell’Ordine, che per questo caso è preposta alla valutazione delle sanzioni, è composta dai 15 medici del Consiglio dell’Ordine ed esclude, poiché non competenti in materia, i 4 revisori dei conti e i 5 odontoiatri dell’Ordine. Lo Statuto dei medici prevede l’adozione di quattro tipi di provvedimenti disciplinari: il richiamo orale, la censura, la sospensione da uno a sei mesi, la radiazione dall’albo. Quest’ultimo provvedimento equivale all’ergastolo per un medico, poiché nega ogni possibilità di recupero professionale. Per i tre medici ubriachi del 118 la fase preliminare si è conclusa a novembre scorso con la decisione di avviare il procedimento disciplinare. Tre mesi prima, nella notte tra il 25 e il 26 agosto, carabinieri e poliziotti avevano raggiunto la centrale 118 di Ercolano sollecitati da una segnalazione telefonica degli infermieri della stessa centrale. Questa la dinamica dell’episodio: sono da poco trascorse le 23,30, quando le forze dell’ordine entrano nella sede del 118 di Ercolano e trovano due bottiglie di vino e quattro di vodka vuote. E accertano poi, tramite il prelievo di sangue all’ospedale Maresca, che i tre medici hanno superato la soglia massima di tollerabilità alcolica. Scatta la denuncia per manifesta ubriachezza nei confronti dei tre medici, e l’Asl 5 li sospende dal servizio. Il 6 ottobre, l’azienda sanitaria delibera anche la revoca degli incarichi e i medici fanno ricorso al collegio arbitrale dell’Asl, però soltanto uno dei tre, dopo sei mesi di sospensione, ottiene di rientrare al lavoro ed è trasferito in un’altra postazione del 118. IL MESSAGGERO (ANCONA) Addio alla nonnina della città A 102 anni è
morta Gilda Grilli Si è spenta all’età di 102 anni, Gilda Grilli. La donna è morta lunedì nei reparti dell’ospedale Inrca, in cui era ricoverata dal 18 giugno scorso a causa di una broncopolmonite. Casalinga, moglie e mamma modello, Gilda sosteneva di aver passato il secolo di vita grazie ad una vita senza vizi ed eccessi. Niente alcol, niente sigarette, ed un occhio sempre attento all’alimentazione. Uno stile di vita che le ha permesso di sopravvivere a due guerre mondiali rimanendo lucida, nonostante gli inevitabili acciacchi della vecchiaia, fino agli ultimi istanti di vita. La donna lascia la figlia Anna Maria - con cui viveva in via Gorizia 15 - ed il figlio Francesco. I funerali della “nonnina di Ancona” si sono svolti mercoledì scorso nella chiesa del Sacro Cuore. IL MESSAGGERO (MARCHE) Pesanti sanzioni a chi vende alcolici a
minori Giro di vite per alcolici e bottiglie di vetro. Domani il sindaco firmerà l’ordinanza che vieta la vendita e il consumo ai minori di alcolici: stop all’alcol per adolescenti e divieto per tutti di girare con bottiglie di vetro. «I locali dovranno servire all’esterno su bicchieri di carta», dice il sindaco. Il parco Ristori e la Rotonda di Porto d’Ascoli di notte sono frequentati da ragazzi che si ubriacano e abbandonano bottiglie, spesso rotte, pericolose per i bambini. Per i trasgressori pesanti sanzioni. LA PROVINCIA DI CREMONA Io guido liberamente Il Nucleo Operativo di Alcologia dell’Asl
promuove una campagna di sensibilizzazione sui rischi legati al consumo di
alcolici in collaborazione con Bussola, associazione europea familiari (*) e
Fipe. In piazza Stradivari, accanto alle vetture, sarà presente anche l’unità
mobile di Bussola che distribuirà materiale informativo; sarà inoltre possibile
effettuare il test dell’etilometro. (*) Nota: associazione europea familiari e
vittime della strada onlus. “Liberamente” va inteso libera-mente. CORRIERE ADRIATICO Anche in 150 in attesa di una visita. I
medici: “Siamo diventati un grande ambulatorio” Pronto soccorso preso d’assalto, è emergenza JESI - Centotrenta-centoquaranta persone in
sala d’attesa per una visita. Il picco, al pronto soccorso dell’ospedale al Viale
della Vittoria. Specie nei mesi estivi. Nella maggior parte dei casi, almeno
l’85 per cento, si tratta di pazienti affetti da patologie non gravi, codici
bianchi come si dice in gergo. Encefalopatie, casi di disidratazione,
conseguenze indirette del caldo che spesso si riscontrano negli anziani
allettati e non autosufficienti e per cui basterebbe consultare il proprio
medico di base o le altre strutture del servizio sanitario nazionale. ta.fre. L’ARENA Kerouac, le parole vicine all’anima Mondadori pubblica «Un mondo battuto dal
vento», selezione dei diari dello scrittore Scritti tra il 1947 e il 1954, prima della
notorietà e dei rancori della critica accademica rivolti al capolavoro «Sulla
Strada» edito nel 1957, rivelano il lato «intimo» del romanziere che confessa
la sua incapacità di aderire alla quotidianità e la sua invincibile tristezza "Ora il ruggito della furia di mezzanotte
e lo scricchiolio dei cardini e delle finestre, ora l’inverno, ora la
comprensione della terra e della nostra presenza su di essa; questo dramma di
enigmi e di doppi fondi, di sofferenze e di tristi gioie, queste cose umane
nell’elementare vastità di un mondo battuto dal vento". Jack Kerouac, 12 novembre 1947. Beppe Montresor CORRIERE ROMAGNA Guidava con un mix di droghe nel sangue Ravenna - Non solo alcol. Nel sangue
dell’automobilista imolese 21enne che domenica scorsa ha travolto e ucciso
il piccolo Andrea Di Caprio c’era anche droga, tanta droga. Un mix di tre
stupefacenti; cannabis, cocaina ed ecstasy. Sostanze assunte in grande quantità
nel corso della nottata precedente al dramma. L’esito degli esami tossicologici
effettuati sul sangue della persona indagata per omicidio colposo sono arrivati
ieri, a meno di 24 ore dal funerale del bambino di sette anni, celebrato
nella chiesa di San Bartolo, la frazione di Ravenna dove Andrea abitava con i
genitori e la sorella 14enne. Il risultato del test complica la posizione di N.
F. Subito dopo il terribile incidente l’esame alcolemico aveva rilevato un
valore di 0,78 grammi/litro, superiore allo 0,50 stabilito come limite di
legge.Per questo gli era stata ritirata la patente ed era stato denunciato a
piede libero per guida in stato di ebbrezza.In un primo momento il ragazzo
aveva ammesso di aver fumato hashish la sera precedente, un’ammissione poi
rafforzata da un prima segnalazione di positività emersa da un primo test. Ma
la certezza si è avuta solo ieri, l’esame tossicologico ha infatti accertato
l’assunzione di più droghe anche in quantità considerevoli. Il responso
parla di “elevatissime quantità di cannabinoidi, cocaina ed ecstasy”. Se si
considera che il ragazzo aveva passato quasi tutta la notte in spiaggia a
Marina e che aveva riposato poche ore, in auto, si può dedurre che le sue
condizioni al momento dell’incidente non fossero idonee alla guida. Alcuni
testimoni avevano riferito di aver visto l’auto zigzagare, non è ancora stato
accertato se il movimento brusco della Fiat Punto nera fosse successivo o
precedente all’impatto con il bambino. Quel giorno, Andrea Di Caprio, stava
attraversando viale Colombo all’altezza del Bagno Perla, stabilimento dove era
solito andare con la famiglia. Il padre era già dall’altra parte. La madre lo
stava seguendo, così come la sorella, erano tutti in fila indiana. Ma
all’improvviso c’è stato l’arrivo di quella Punto e lo scontro che si è
rivelato fatale. La guida in stato di alterazione da droghe (articolo 187 del
codice della strada) è punito con la stessa severità della guida in stato di
ebbrezza: ovvero con l’arresto fino ad un mese, sul giovane imolese pesa però
anche un’altra denuncia, quella per omicidio colposo. c.d. CORRIERE ROMAGNA Troppo alcol al volante Investe una donna in
moto sulla via Emilia IMOLA - Una mancata precedenza condita anche da una dose fin troppo abbondante di alcol ha innescato l’incidente che si è verificato ieri pomeriggio intorno alle 15 all’incrocio fra la via Emilia e la via Galassi. Secondo quanto rilevato dai vigili urbani di Imola, una 42enne, P.G., percorreva in moto la via Emilia e nello voltare a sinistra in via Galassi è stata centrata in pieno dalla Saxò guidata da un 46enne imolese, C.A., che proveniva dalla stessa via e si stava immettendo sulla statale. Il conducente della vettura è risultato positivo al test alcolemico. Per questo, mentre la donna veniva trasportata in ambulanza all’ospedale di Imola in condizioni non gravi, l’uomo veniva denunciato per guida in stato di ebbrezza. TGCOM TREMILA STERLINE BEVUTE IN 90 MINUTI Il cantante dei mitici Guns ’n Roses, Axl Rose, è riuscito a spendere 3000 sterline in champagne in un locale dell’esclusivo Soho londinese. Al record di spesa si aggiunge il tempo di bevuta: 90 minuti per mandar giù bottiglie da 400 sterline l’una. Il rocker non smentisce il suo debole per l’alcool. L’ultima notizia lo aveva dato in manette in Svezia per aver picchiato un agente in preda ai fumi della vodka. IL QUOTIDIANO.IT Gaspari invita al rispetto delle regole SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Bancarelle, vendita
di bevande alcoliche, raccolta rifiuti, occupazione di suolo pubblico: usi e
costumi. Poi precisazioni sulla Palazzina Azzurra e Molo Sud. di Carmine Rozzi Esercizi ambulanti. Per la stagione in corso
nessuna aggiunta di bancarelle, di qualsiasi tipo, sul lungomare
sanbenedettese. Ad essere più precisi, in quel tratto di spiaggia demaniale che
va da Piazza Salvo d’Acquisto alla foce dell’Albula. Bevande. Nessuna bevanda alcolica ai
minorenni, pena pesantissime sanzioni ai luoghi pubblici che eluderanno il
decreto, così come non sarà permesso agli avventori di bar, chalet, ristoranti
ed affini consumare le bevande portandosi fuori dal locale i contenitori di
vetro: siano essi boccali di birra, bottiglie, bicchieri o quant’altro. Inoltre
sarà rivisto al più presto l’orario per l’apertura in deroga di alcuni
supermercati che vendono bevande alcoliche in offerta speciale. Rifiuti. Si invitano i cittadini a collaborare
fattivamente per tenere la città nel giusto decoro cercando di rispettare i
dettami per la raccolta dei rifiuti usando appositi contenitori di plastica
(possibilmente chiusi) e non, come in numerosi casi, limitandosi a vuotare il
secchio della spazzatura direttamente nel cassonetto dell’immondizia. C’era una
volta la raccolta differenziata. Cerchiamo di ricordacene come un impegno
comune di civile convivenza e non come una favoletta da bar. Da oggi in poi
severi controlli aiuteranno a stimolare la memoria nella giusta direzione. E
questo vale anche per gli esercenti balneari nelle aree di loro competenza. Palazzina Azzurra. L’attuale Amministrazione
ritiene che la storica infrastruttura debba servire principalmente come vetrina
culturale per tutte quelle manifestazioni ivi attinenti che, sotto varie forme,
diano della città una immagine di centro turistico dove la definizione “deserto
culturale” è e deve rimanere un pallido ricordo. La destinazione è questa e non
si torna indietro. Per altre attività, tipo serate danzanti, il Comune intende
venire incontro liberamente e di propria iniziativa alle richieste di alcuni
cittadini nel mettere a disposizione degli stessi altre facilità demaniali. Suolo Pubblico. Il dirigente Laureati è stato
istruito a redigere al più presto una regolamentazione del suolo pubblico in
modo da avere una situazione chiara e senza equivoci su cosa, dove, come e
quanto è permesso in fatto di occupazione. La stessa bozza, in mancanza di una
commissione, sarà presentata alla conferenza dei capigruppo e successivamente
sottoposta all’approvazione del Consiglio Comunale. Tutto questo, si spera,
entro luglio. Nel frattempo le richieste avanzate ed accolte prima della
presente Amministrazione saranno mantenute se le stesse non creano di fatto
situazioni di intralcio alla libera circolazione di pedoni ed automezzi. Per il
momento la regola è quella di lasciare libero il primo metro di strada
all’uscita degli esercizi pubblici e tenersi ad almeno un metro di distanza
dalla mezzeria pedonale. Molo Sud. La passeggiata tanto cara ai
cittadini della Riviera si è impreziosita di un nuovo monumento (alla memoria
di Don Schiocchetti) dopo quello già esistente al gabbiano Jonathan. Ma pochi
sanno che l’accesso agli stessi è vietato in quanto il Molo Sud è tutt’ora
inagibile per il semplice motivo che nessuna ne ha richiesto l’acquisizione. Da
qui l’immediato attivarsi dell’Amministrazione per avviare tutto l’iter
burocratico che dopo la relazione del reparto LL.PP sarà sottoposta al vaglio
dell’Assetto per il Territorio per poi essere approvata dalla Capitaneria di
Porto e ritornare al Sindaco che ne dichiarerà l’acquisizione e l’immediata
“consegna” alla cittadinanza. Questo è quanto tiene a far sapere il Sindaco
Giovanni Gaspari su alcuni temi “caldi” di questo periodo di stagione. Ma,
sopra ogni cosa, bisogna imparare, istituzioni in testa, il “rispetto delle
regole” Ed il primo cittadino aggiunge:”Ogni società civile, per evitare il
caos e l’anarchia, si dota, in modo condiviso, di regole comportamentali alle
quali ognuno è tenuto ad adeguarsi e rispettare per far sì che esse abbiano un
effettivo valore. La mancata osservanza delle stesse o il semplice tentativo di
eluderle o aggirarle rappresenta una prevaricazione verso il prossimo prima che
verso le istituzioni”. Ecco perché non sarà permesso lo svolgersi del
"mercatino delle tipicità° nell’area antistante il Las Vegas mentre a
settembre verranno riviste le posizioni di tutte le bancarelle, comprese quelle
due o tre che attualmente sostano in piazza Salvo D’Acquisto e sul lungomare
riqualificato nel rispetto di precisi accordi presi con le associazioni di
categorie e dalle stesse condivise. Nel contempo in futuro si richiederà alle
stesse di prioritare la vendita di
prodotti tipici locali sempre nel rispetto di precise regole al rigurado
tutt’ora vigenti. Ci saranno pene severissime per chi va in giro
a bere per strada con bottiglie o bicchieri di vetro per evitare che, ad
esempio, si riduca il Parco Ristori ad un centro di raccolta differenziata per
il vetro vista l’enorme quantità di cocci di bottiglie sparpagliati in ogni
angolo dello spiazzo. Prevenzione significa anche far in modo che gli ultimi
metri di Via Mare a ridosso della Rotonda Salvo D’Acquisto non diventi zona
“off limits” per la massiccia presenza di avventori improvvisati, alcuni spesso
in forte stato di ebbrezza. Non sarà tollerato, fino a regolamentazione
avvenuta, che alcuni locali (Florian?) si spingano talmente in là
nell’occupazione del luogo pubblico da arrivare nel centro della strada con il
risultato che dall’altro versante della via, in forza della pari uguaglianza,
si pretenda di fare lo stesso bloccando di fatto il passaggio pedonale o, molto
peggio, quello di un eventuale mezzo di pronto soccorso. SALUTEEUROPA.IT Alcol: calano i consumi per
autoregolamentazione - due indagini per studiare il "mistero
italiano" Gli italiani bevono decisamente meno di
trent’anni fa (da 12,4 litri pro capite il consumo è sceso a 6,9 litri) e lo fanno con
maggiore responsabilità. E’ questa la fotografia emersa da due diverse indagini
promosse dall’Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcool, presentate in
occasione del convegno "Alcol e società, un rapporto in evoluzione",
nel corso del quale è stata ufficializzata la nomina del prof. Umberto Veronesi
a presidente dell’Osservatorio e sono stati presentati i dati sugli stili di
vita e sui consumi d’alcool in Italia, elaborati ogni cinque anni in
collaborazione con la Doxa. Osservatorio giovani e alcool: nuovi soci e
Umberto Veronesi presidente Sabato, 08 Luglio 2006
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