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Notizie brevi 10/07/2006

SECONDO UNO STUDIO TRENO BATTE TIR PER RILANCIO ITALIA

ROMA - Potenziare il sistema ferroviario, e soprattutto i collegamenti ad alta velocita’, puo’ ridurre i danni economici, sociali e ambientali e consentire maggiore produttivita’ e competitivita’ all’Italia.
E’ la conclusione dello studio Siemens-Ambrosetti ’’Sul binario della crescita. Innovazione tecnologica del sistema dei trasporti per la competitivita’ dell’Italia’’.
Il trasporto ferroviario, e in particolare l’Alta Velocita’ - spiega lo studio presentato dall’economista Giacomo Vaciago al forum organizzato da Siemens - puo’ consentire costi di trasporto competitivi, riequilibrio tra strada, ferrovia e aereo, maggior sicurezza (il numero degli incidenti stradali in un giorno e’ doppio rispetto a quello degli incidenti ferroviari in un intero anno), minor impatto ambientale (solo 1% di emissioni di anidride carbonica contro l’84% prodotto dal trasporto su gomma), minor occupazione del suolo (per trasportare 50.000 persone l’ora servono 9 metri di larghezza per un treno, 175 per le automobili e 35 per i pullman), tempi di percorrenza ridotti.
Lo studio sottolinea l’aumento della mobilita’ su gomma negli ultimi anni: tra il 1995 e il 2003, il trasporto dei passeggeri (auto, cicli, motocicli e autobus) e’ cresciuto ad un tasso annuo di circa il 2%, il doppio rispetto a quello dei trasporti su rotaia (ferrovia, tram e metro).
Il quadro e’ ancora piu’ sbilanciato per il trasporto delle merci, che dal 1995 al 2004 ha visto il trasporto stradale crescere del 3,4% ogni anno, contro tassi di incremento annuo dello 0,6% per quello ferroviario. Secondo le stime dell’Unione Europea, lo squilibrio del trasporto delle merci su strada e’ destinato ad aumentare fino ad oltre il 60% entro il 2013.
Le conseguenze di questa crescita sono preoccupanti: minore competitivita’ dovuta alla congestione del traffico urbano ed extraurbano (ogni giorno il 10% della rete stradale dell’Ue registra ingorghi) con un’incidenza dello 0,5% del Pil comunitario ed una tendenza all’1% nel 2010; pessima qualita’ dell’ambiente e della salute delle persone (trasporto responsabile del 30% delle emissioni globali di biossido di carbonio di cui l’84% per trasporto su gomma); costi diretti e indiretti elevatissimi per la comunita’ (per gli incidenti stradali sulle strade europee e’ stimato in 160 milioni di euro e in Italia di 34 milioni pari al 2,7 del Pil).
Lo studio rileva che il valore degli scambi commerciali su binario tra i paesi dell’Unione Europea e’ solo del 3,6% rispetto alle altre modalita’.
Il sistema dei trasporti europeo e’ ancora sbilanciato a favore del trasporto merci su gomma e via mare (80% del totale) rispetto a quello ferroviario (10%).
Per il trasporto passeggeri, in Italia i treni veloci rappresentano solo il 17% contro il 56% della Francia e il 27% della Germania. Se l’Italia sosterra’ la sfida dell’Alta Velocita’, Siemens si e’ detta disponibile a fornire il proprio contributo anche con la localizzazione di alcune attivita’ di ingegnerizzazione, produzione e assemblaggio delle vetture.
Nell’occasione, la multinazionale ha presentato nella stazione Termini il treno Velaro, l’unico ad Alta Velocita’ gia’ operativo in Spagna - e presto in Russia e Cina - in grado di soddisfare le normative europee di interoperabilita’ ferroviaria e di sicurezza.

Da ANSA


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Lunedì, 10 Luglio 2006
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