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Rassegna stampa Alcol e guida del 10 luglio 2006

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

FARMACIA.IT

ALCOL. IN EUROPA E’ ALLARME

Il primo giugno la Commissione Europea ha divulgato un rapporto sull’impatto sociale, sanitario ed economico dell’alcol in Europa consultabile all’indirizzo http://ec.europa.eu/health-eu/news_alcoholineurope_en.htm,

Dal rapporto emergono dati allarmanti che designano l’Europa come il continente con più alto consumo di bevande alcoliche nel mondo. Le conseguenze di ciò sono notevoli.

L’alcol è causa di circa 60 patologie differenti e situazioni a rischio, può portare all’insorgenza di problemi mentali e comportamentali ed è implicato nel 7,4% di morti premature. Rilevanti sono le conseguenze di quello che può essere definito “alcol passivo”.

L’assunzione di alcol in gravidanza danneggia i bambini e provoca nascite sottopeso, problemi relativi all’alcol in un membro di una famiglia hanno ripercussioni sugli altri membri ed in particolare sui bambini, costretti a vivere in un ambiente spesso violento e a subire una carenza affettiva e nelle cure. Per non parlare poi degli incidenti stradali causati dalla guida in stato di ebbrezza e degli incidenti sul lavoro dovuti all’abbassamento della soglia di vigilanza.

Il costo di tutto ciò, calcolato dalla Commissione, è di 125 miliardi di euro.

Il rapporto della Commissione Europea vuole porre le basi per i prossimi interventi da realizzare in quanto è stato evidenziato che le campagne educative non bastano. Fra le proposte vi è il rendere più duri e incisivi gli interventi in caso di guida in stato di ebbrezza, l’aumento del prezzo delle bevande alcoliche e della difficoltà al loro reperimento e, soprattutto, il controllo delle pubblicità e sponsorizzazioni. Le pubblicità hanno un grande ruolo infatti nel veicolare l’immagine secondo la quale consumare bevande alcoliche è alla moda e persino adulto e responsabile.

(Fonte: Newsletter Geanews.it, Giovanna Piagione)


IL MESSAGGERO (UMBRIA)

I controlli del sabato sera Questura e Polstrada in azione sul Raccordo 

Ubriachi al volante, allarme giovani 

Patenti ritirate e strage di punti. La polizia: ”Un dato preoccupante” 

Al volante in stato di ebbrezza. Il dato che emerge dai controlli effettuati dal personale della Questura per la prevenzione delle cosiddette stragi del sabato sera raccontano di una percentuale elevata dai giovani alla guida dopo che hanno alzato il gomito. Nella notte tra sabato e domenica lungo le strade del Trasimeno sono stati controllati cento automobilisti e in sei casi polstrada e questura hanno fatto scattare il ritiro della patente. Un dato pesante (*) che descrive una situazione tutt’altro che in controtendenza rispetto ad un allarme che torna ogni volta che arriva il week –end. E gli esperti della questura, che hanno anche utilizzato un camper attrezzato come ufficio per eseguire l’alcol test con l’etilometro, sottolineano come il fatto sia allarmante. «Soprattutto- spiegano in questura - si tratta di giovani che continuano a guidare in condizioni di insicurezza». Evidentemente non bastano né i consigli delle famiglie né le campagne sulla sicurezza che si ripetono ciclicamente.

Durante le verifiche lungo il Raccordo Perugia- Bettolle e le altre strade a rischio del comprensorio del Trasimeno, sono state identificate 170 persone e sono state elevate quindici contravvenzioni. Le sei patenti ritirate e le altre sanzioni rilevate dal personale della polizia, hanno portato ad un taglio di novanta punti sulle patenti di chi è stato sorpreso fuorilegge al volante. Ma il dato che fa scattare l’allarme, o meglio lo conferma, sulle cattive abitudini del popolo della notte quando si tratta di guidare sicuri, sono i limiti dell’alcol test superati sei volte. Valori che confermano la necessità dei controlli che la questura e la polizia stradale mettono in campo nei sabati ritenuti più caldi, soprattutto quelli che, durante il periodo estivo, coincidono con l’esodo sulla strada delle vacanze. Un pieno di veicoli anche sulle strade umbre che vengono tenuti sotto controllo dagli uomini in divisa.

A proposito di controlli il compartimento della polizia stradale dell’Umbria ha varato un’altra settimana di verifiche lungo le arterie più trafficate della regione. Da oggi a venerdì, infatti, entreranno in azione autovelox e telelaser in quelle strade dove è maggiore il volume di traffico. Particolare attenzione, anche in questo caso, ai giorni segnati in rosso sulla strada delle vacanze.

In particolare oggi i controlli sulla velocità verranno effettuato lungo la strada statale 675 Terni-Orte nord. Domani lungo il tratto nord della E 45; mentre mercoledì pattuglie in azione sul tratto Sud della Orte- Ravenna e ancora sull’ex Rato nel Ternano.

Giovedì autovelox e telelaser in azione lungo la Centrale Umbra (strada statale 75) e venerdì, ultimo giorno del menù settimanale, ancora sotto controllo la strada statale 675 nel tratto Terni-Orte Nord e il raccordo Perugia-Bettolle.

L.Ben.

(*) Nota: il dato non è così pesante come lo descrive l’articolo, se è vero che la media delle positività ai controlli con l’etilometro è di circa il 17%. Una spiegazione potrebbe essere che i controlli sono meno mirati e più diffusi e quindi il campione di persone controllate meno selezionato.


REDATTORE SOCIALE

GIOVANI

Una task force contro l’uso di droga e l’abuso di alcol nei locali del litorale romano

Psicologi e operatori sociali in azione all’esterno dei locali del litorale romano per cercare di dissuadere i giovani. Iniziativa della Provincia di Roma

ROMA - Psicologi e operatori sociali in azione all’esterno dei locali del litorale romano per cercare di dissuadere i giovani ad assumere sostanze stupefacenti e abusare di alcool. L’iniziativa, promossa dall’amministrazione provinciale di Roma, prevede anche la possibilità di test alcolici e la distribuzione di materiale informativo ai ragazzi che nei fine settimana affollano le discoteche e i locali notturni del litorale romano.

"Prosegue l’impegno della Provincia di Roma - afferma il presidente Enrico Gasbarra - per evitare che una serata di divertimento si trasformi in tragedia per i nostri ragazzi e per le loro famiglie. Questa iniziativa si accompagna a precedenti campagne di sensibilizzazione promosse dall’Amministrazione provinciale nelle scuole e nei locali, anche con il contributo di testimonial del mondo sportivo e dello spettacolo, per cercare di diffondere una nuova cultura della vita. Ricordo gli spot dei ragazzi di Amici e la distribuzione di etilometri nelle discoteche, il coinvolgimento dei campioni dello sport come Fisichella (*) e Biaggi, il concorso di fumetti nelle scuole superiori insieme a Sergio Staino. Un insieme di iniziative - conclude Gasbarra - per sensibilizzare i nostri ragazzi sul valore universale della vita".

"Il progetto - aggiunge l’assessore provinciale alle Politiche sociali, Claudio Cecchini - comprende l’allestimento di gazebo in prossimità dei tradizionali centri di ritrovo dei giovani, dove esperti psicologi potranno dialogare direttamente con i ragazzi, informandoli sui rischi conseguenti all’uso, anche occasionale, di sostanze stupefacenti e all’abuso di alcool". Quasi sempre, infatti, i giovani tendono a respingere l’idea che il consumo di droghe come l’ecstasy, la ketamina, la cocaina, per chiudere la "serata da sballo" nei fine settimana, crei un legame di tossicodipendenza, come invece, accade nella realtà.

L’iniziativa dell’amministrazione provinciale si propone di contrastare questo comune modo di pensare, pericolosamente diffuso tra i giovani, attraverso un’azione di sensibilizzazione diretta sul territorio. (**) Gli operatori, tutti giovani proprio per facilitare l’interazione e il dialogo con i ragazzi, cercheranno di conquistare la fiducia dei ragazzi attraverso una comunicazione e un linguaggio diretto, comune, che poi è quello più diffuso tra le giovani leve. Come dimostrato dalla ricerca "Rumori di fondo", sempre promossa dall’Amministrazione provinciale, campagne nazionali di prevenzione sull’uso di sostanze tossiche, risultano inutili se si rivolgono in maniera indistinta alle diverse realtà locali, proponendo lo stesso format, gli stessi valori, lo stesso linguaggio.

Oltre all’attività di sensibilizzazione, compresa la distribuzione di materiale informativo, gli operatori distribuiranno gratuitamente bottiglie di acqua per compensare i rischi di disidratazione legati all’eventuale uso di sostanze stupefacenti e bevande alcoliche. Prevista, inoltre, la possibilità di misurare a richiesta, attraverso un etilometro, il tasso alcolico dei clienti di discoteche e locali. Un’ulteriore misura di prevenzione per dissuadere i ragazzi che eventualmente hanno abusato di

sostanze alcoliche a guidare la macchina per tornare a casa, cercando, invece, di convincere il più sobrio della comitiva a mettersi al volante.

Questo il calendario degli interventi: venerdì 14 luglio, Torvaianica e Anzio; sabato 15 luglio, Ostia e Ladispoli; venerdì 21 luglio, Ardea e Cerveteri; sabato 22 luglio, Ostia e Santa Marinella; venerdì 28 luglio, Anzio e Ladispoli; sabato 29 luglio, Ostia e Fregene; venerdì 4 agosto, Torvaianica e Nettuno; sabato 5 agosto, Ostia e Fregene.

(*) Nota: buono quello!

(**) Nota: come ha anche evidenziato il rapporto della Commissione Europea, le campagne educative non bastano. In molti casi servizi pubblici e il volontariato non possono fare altro per mancanza di risorse o di potere contrattuale. Un ente come la provincia di una grande città, però, avrebbe la possibilità di attivare iniziative volte a limitare il consumo di alcolici, direttamente o proponendo modelli di comportamento non mediati dall’uso di droghe.



ASCA

TOSCANA/CONSIGLIO: ESPERTI A CONFRONTO SU DIPENDENZE E ’INJECTION ROOMS’ 

(ASCA) - Firenze, Le ’safe injection rooms’ sono state uno dei temi al centro del seminario organizzato dalla commissione sanita’ del Consiglio regionale della Toscana per approfondire i contenuti della nuova proposta di legge sulle tossicodipendenze, gia’ oggetto di numerose polemiche.

’’Il seminario - ha spiegato il presidente della Commissione sanita’ Fabio Roggiolani, che ha aperto i lavori - si prefigge di mettere a punto una proposta di legge che e’ stata banalizzata e che ha come obiettivo la riduzione del danno nelle dipendenze. Riduzione del danno che si deve sempre accompagnare alla prevenzione, agli interventi terapeutici e di inclusione sociale’’. La proposta di legge, ha spiegato ancora Roggiolani, prende in esame tutte le droghe, dalle piu’ dannose (l’alcool, che provoca 30 mila morti l’anno) alle meno dannose (l’eroina, con 2500 morti l’anno) (*) e ai comportamenti sociali correlati al loro consumo.

’’Si e’ parlato molto di ’’safe injection rooms’ - ha proseguito Roggiolani - ma esse costituiscono solo un aspetto della questione. Certo, noi siamo dell’opinione che i

tossicodipendenti si curano, non si mandano in galera, e che vanno accompagnati in un percorso che prevede che essi siano messi in condizione di non nuocere a se stessi e alla societa’’’. Quanto alla possibilita’, dopo le polemiche delle ultime settimane, che le ’’safe injection rooms’ siano alla fine incluse nella legge, Roggiolani non si e’ detto ottimista. ’’Credo che non ci saranno scritte esplicitamente - ha detto -. Ma dobbiamo lavorare per trovare un accordo che permetta di affrontare e curare le dipendenze con sistemi flessibili, che saranno poi gli addetti ai lavori di volta in volta a stabilire, e che non devono certo escludere le ’’safe injection rooms’. La politica deve fissare una cornice, poi sono i medici a dover decidere fra una molteplicita’ di approcci. La mia proposta e’ che si sperimentino vari sistemi per due anni, e poi si decida qual e’ la strategia migliore’’.

com-afe/mcc/alf

(*) Nota: a me risulta che da diversi anni le morti per eroina sono sotto la soglia di mille casi.


BRESCIA OGGI

Nel fine settimana controlli della Polizia stradale in Franciacorta

Alcoltest: le ragazze non bevono «Strage» di patenti tra i maschi

Ragazze sobrie al volante anche dopo la serata trascorsa in discoteca a ballare o ad ascoltare musica oppure al pub con gli amici. E’ un dato che conforta la polizia. Su 33 donne, tutte giovani, controllate dalla polizia stradale nella notte tra sabato e domenica sulle strade della Franciacorta, nessuna è risultata positiva alla prova dell’alcol-test.

Diverso e decisamente inquietante il risultato dei maschi: su 93 controllati ben 11 erano ubriachi con tassi anche molto elevati, superiori di tre volte al limite. E tra chi si è visto ritirare la patente c’è anche un neopatentato, un ventenne con tasso di alcol nel sangue pari all’1,24%. Due i giovanissimi «pizzicati», tre hanno tra i 23 e i 27 anni, due tea i 28 e i 32, quattro più di 32 anni.

Il controllo antistragi ha impegnato tra Erbusco, Torbiato di Adro e Rovato due pattuglie della polizia Stradale di Iseo, che ha coordinato il servizio dalla mezzanotte sino all’alba di ieri con l’aiuto dei colleghi di Brescia, di Desenzano e di Darfo. Controllate complessivamente 139 persone tra bresciani, bergamaschi e milanesi che viaggiavano a bordo di 126 vetture.

Oltre alle 11 patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza, un’altra è stata sospesa per guida contromano. Un automobilista è stato multato e ha perso cinque punti perché non aveva allacciato la cintura.

Sempre la Polstrada di Iseo giovedì scorso a Pilzone ha ritirato la patente a un giovane che ha fatto registrare un tasso elevatissimo, 2.46%, e guidava con il cellulare in mano. Alla vista della polizia ha effettuato un’inversione a «U» e ha cercato di confondersi tra i clienti di un bar. Patente ritirata, maxisanzione e punti persi.

f.mo.


ARENA.IT

ARCOLE. La denuncia di Varcati

Appello degli alcolisti «Siamo senza sede per i nostri incontri»

A rischio le riunioni del club Acat 525

Arcole. Manca una sede per il club «Acat 525». E’ il presidente dell’associazione, Sergio Varcati a denunciarlo con sincero rammarico e con la saggezza che accompagna i suoi 71 anni di cui diciotto dedicati con passione e profonda convinzione al mondo dell’associazionistico locale.

La sede è sempre stata da 15 anni a questa parte la sala civica, in centro paese, accanto al municipio, ma, di recente, l’attivazione di corsi di formazione di altre realtà associazionistiche locali ha obbligato il Comune a spostare le riunioni tradizionalmente svolte al mercoledì sera nella stessa sala civica, al venerdì sera, alla stessa ora.

«Non è questione di fare polemica», anticipa Varcati, «ma il problema è di garantire la continuità di attività ad un gruppo che sta concretamente aiutando 15 famiglie del territorio. Tutte stanno attraversando il dramma della dipendenza da alcool, droghe di vario tipo o giochi più o meno leciti. Se un socio o un paziente si lega al gruppo e sa che la riunione si svolge di mercoledì fa di tutto per essere presente e per partecipare. Ma se di punto in bianco le attività di confronto-riflessione sono spostate di serata nascono problemi di ogni genere. E il gruppo ne risente come pure chi si impegna umilmente come me in prima fila».

Lo spostamento di giorno dell’attività associazionistica non va giù a Varcati per il quale servirebbe una diversa pianificazione di uso degli spazi comunali a disposizione dell’amministrazione comunale.

«Non dico di avere diritto ad una sede vera e propria,», prosegue Varcati, «le associazioni in paese sono tante e questo è un sogno irrealizzabile per molte soprattutto tra le meno rappresentative. Infatti noi con le famiglie abbiamo lavorato anche in biblioteca comunale e la mia abitazione funziona da sempre da ufficio e da centro di coordinamento delle attività. Ma prima di spostare il giorno delle riunioni credo che avessimo diritto ad un’informazione adeguata e ad un coinvolgimento. Di certo mi sarei opposto con fermezza perché appunto da 15 anni le nostre riunioni con i ragazzi, i padri e le madri di famiglia, i minori si svolgono di mercoledì sera. La nostra è come una grande famiglia. In sala civica al mercoledì è come trovarsi in una casa più grande dove puoi parlare, sei ascoltato e sei aiutato dagli operatori professionali».

Per chi vuole uscire dal tunnel della dipendenza di droga, alcol e gioco il giorno fisso della riunione rimane un paletto imprescindibile: «Il cambio di un’abitudine alla riunione significa per un paziente», spiega ancora Varcati, «perdere un punto di riferimento e l’abitudine al legame con l’associazione che sta aiutando concretamente molte persone ad uscire dal tunnel della dipendenza dall’uso di alcolici o dal legame abitudinario a giocare forte somme per tentare la fortuna».

Per Varcati non si tratta insomma di una polemica ma di salvaguardare un diritto all’uso della sala civica di mercoledì in piena continuità con gli anni dedicati al mondo della sofferenza di chi ha preso strade sbagliate.

«Il nostro non è neppure un problema di finanziamento del Comune. Anche per questo abbiamo trovato una semplice ma efficace soluzione con l’autotassazione mensile a famiglia di 5 euro. A noi basta per portare avanti il progetto individuale o familiare di prevenzione e di aiuto al disagio» sostiene Varcati «ma non è stato giusto interrompere un’abitudine di lavoro. Il nostro è, infatti, un impegno di volontari per far cambiare stile di vita a chi soffre ed è emarginato. Ignorare i diritti acquisiti in quasi due decenni dalla nostra associazione per me è stato come non riconoscere il peso e la valenza che questa realtà associazionistica ha nel territorio e tra le persone meno fortunate».

Silvana Sartori


MANTOVA.COM

Festeggiamenti: pochi danni ma tanto alcool

Mantova I festeggiamenti per la vittoria dell’Italia hanno lasciato “sul campo” una quantità di bottiglie che, a detta degli operatori del 118, ha fatto impallidire la notte di capodanno. Fortunatamente pochi gli interventi per incidenti vari, ma un vero tour de force al pronto soccorso degli ospedali della provincia per le decine di tifosi, quasi tutti giovani e giovanissimi, che hanno richiesto il ricovero per sbronze colossali.

Una nottata comunque senza troppi danni: la festa è stata tale sino alle 4 del mattino ed il lavoro delle forze dell’ordine – tutte schierate in grandi numeri – è stato spesso limitato al controllo.

Unici episodi sopra le righe: l’arresto di un 30enne albanese che, abbondantemente ubriaco prima se l’è presa con i tifosi italiani presenti al chiosco Viola di Via pescheria, poi con i Vigili Urbani e infine con i Carabinieri che lo hanno arrestato non senza difficoltà per resistenza e oltraggio. Da segnalare lo sfondamento della vetrina del negozio di fiori Sartorello di piazza Cavallotti ad opera di due giovani in motorino, il danneggiamento di un pullman in corso Libertà ed il rovesciamento di molti cassonetti di rifiuti un po’ in tutta la città.


IL GAZZETTINO (PORDENONE)

POLIZIA STRADALE

Ritirate quattro patenti

Le pattuglie della Polizia stradale di Spilimbergo, nella notte tra sabato e domenica, hanno svolto il consueto servizio con Autovelox e Telelaser. Quattro le patenti ritirate agli automobilisti, tre per tasso alcolico nel sangue troppo elevato e una per eccesso grave di velocità.


IL GAZZETTINO (PADOVA)

Era mezzanotte e mezza. In via Anelli c’era il cambio della ...

(…)

Un paio d’ore più tardi le pattuglie del Commissariato Stanga e della Sezione Volanti di nuovo in prima linea, questa volta in via Confalonieri. Erano le due e mezza quando alla centrale operativa del "113" è pervenuta la richiesta di soccorso da parte di una ragazza dominicana: il convivente, rientrato a casa ubriaco, minacciava di cambiarle i connotati. Lei, ventiquattrenne, un bimbo appena nato, era terrorizzata. Due pattuglie sono giunte sul posto in una manciata di minuti. L’uomo, identificato per Felix Polanco Joseph Manuel, trentaseienne pure dominicano, in Italia senza permesso di soggiorno, quindi clandestino, appariva in evidente stato di alterazione alcolica. Gli agenti sono riusciti a calmarlo. Almeno in apparenza. Ha detto loro che se ne sarebbe andato da quell’alloggio al civico 23, interno 12. Per la notte avrebbe potuto ospitarlo un amico, in via Cucchetti. Se ne è andato. Ma i poliziotti, sospettando che fosse uno stratagemma per liberarsi di loro, sono rimasti in zona, pronti ad intervenire. Infatti, appena le pattuglie si sono allontanate, l’uomo è ritornato alla carica. La ragazza ha preso in braccio il neonato e ha chiamato un taxi. E lui dietro. Nuovo allarme. Nuovo intervento delle pattuglie. Questa volta il clandestino ha dato in escandescenze. Si è avventato contro gli agenti. Nella colluttazione un poliziotto ci ha rimesso una mano: sospetta frattura di un dito, gesso per trentacinque giorni. Sono scattate le manette mentre la ragazza riusciva a rifugiarsi nell’abitazione di un’amica. Resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Il clandestino oggi dovrà vedersela con il giudice.


LA SICILIA

Distrutto un rosone nella basilica S. Maria Maggiore,

Ispica. g.f.) Distrutto un rosone nella basilica S. Maria Maggiore, denuncia contro ignoti. Ieri una sgradita sorpresa per quanti amano, di buon mattino recarsi nella basilica di S. Maria Maggiore, il rosone sovrastante una delle tante colonne a sostegno dell’inferriata che delimita gli ingressi nella basilica, al cospetto del loggiato del Sinatra, completamente distrutto. Informati i vigili presenti in piazza regina Margherita, soprattutto alcuni responsabili dell’arciconfraternita che hanno denunciato il fatto ai carabinieri prontamente intervenuti.

L’ipotesi più verosimile quell’atto dell’atto vandalico da parte di qualche ubriaco, nella considerazione che da qualche settimana sullo spazio antistante il sagrato si notano tracce di «bisogni corporali liquidi». (*) La colonna teneva anche un tirante ed una cordicella a sostegno di un piccolo telone di plastico di benvenuti ai giovani «grestini». Presumibilmente, dicono i confrati qualche ubriaco si è attaccato alla corda trascinando per terra rosone e faro. E’ stata sottoscritta una denuncia contro ignoti.

(*) Nota: chi apprezza gli alcolici si destreggia spesso in sottili definizioni e distinzioni. Chi ne subisce le conseguenze è costretto, a volte, a fare altrettanto.


IL GAZZETTINO (VENEZIA)

IN VIA SAN DONÀ 

Ubriaco aggredisce due agenti ventinovenne arrestato dalla polizia 

(l.l.) Notte movimentata sabato a Carpenedo. Un ventinovenne di Torino, ma residente in provincia di Treviso, E.B., è stato arrestato dalla polizia a Mestre, dopo aver aggredito gli agenti delle volanti e molestato i clienti di un bar. Un’operazione messa a segno dalla polizia in via San Donà, dove E. B., che ha anche dei precedenti, è stato fermato in stato di ebbrezza.

Era circa mezzanotte quando E.B., sceso da un’auto insieme a un altro uomo, è entrato in un bar e ha iniziato a molestare dei clienti. Subito il gestore dell’esercizio ha avvertito la polizia. Due volanti si sono precipitate sul posto e, grazie alla descrizione fornita dai titolare del bar,i poliziotti hanno individuato l’auto e i due. E.B. è sceso zoppicando dalla macchina, ed è stato allora che gli agenti lo hanno riconosciuto e si sono avvicinati per fermarlo. Ma il giovane non ci ha pensato due volte, e si è scagliato contro gli agenti. Calci, insulti, pugni: completamente ubriaco, l’uomo ha tentato con violenza di fare resistenza ai poliziotti, che però con un po’ di fatica e qualche contusione sono riusciti a immobilizzarlo e a portarlo alla Polizia Stradale di Mestre. Lì E.B. è stato sottoposto al test alcologico: da cui è emerso un tasso alcolemico pari 2,94, di gran lunga superiore al limite massimo consentito dal codice della strada che è di 0,50. E.B. ha continuato a dare in escandescenza per tutta la notte, e ha anche macchiat i poliziotti con il sangue fuoriuscito da una ferita che già aveva alla caviglia. Alla fine gli agenti sono riusciti a portarlo in questura per gli atti di rito. Alle 4 gli agenti hanno accompagnato l’uomo al carcere di S. Maria Maggiore dove ora è detenuto con le accuse di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e guida in stato di ebbrezza.


CORRIERE ADRIATICO

Trentenne finisce contro un muro, poi continua la sua folle corsa ma viene bloccato dai vigili

Ubriaco alla guida semina il panico in centro

ASCOLI - Attimi di paura sono stati vissuti ieri mattina in pieno centro storico per bloccare un giovane ascolano, in preda ai fumi dell’alcol, che alla guida di un’auto rischiava di coinvolgere le persone che incontrava nella sua folle corsa. Per fortuna l’azione è iniziata alle 8,15 circa quando per le vie cittadine giravano pochissime persone. All’improvviso una Toyota Aygo proveniente da via Trieste ha imboccato a folle velocità via Giudea. A metà percorso il giovane alla guida si è trovato davanti una fioriera che blocca il transito. Ha innestato la retromarcia e a tutto gas ha cercato di riportarsi su via Trieste. Davanti all’ex cinema Olimpia, però, l’utilitaria giapponese è sbandata finendo con la fiancata sinistra contro il muro. Il trentaduenne, con il volto sanguinante, è sceso dall’auto per vedere i danni causati ma poi è subito risalito ripartendo a tutto gas in direzione di via Minnucia. Un passante ha telefonato al centralino del 118 che a sua volta ha provveduto ad avvertire i vigili urbani. La pattuglia, composta da Bracci e Capriotti, si è messa alla ricerca del giovane che è stato rintracciato poco dopo mentre stava disteso all’interno della sua auto. E’ stato accompagnato con l’ambulanza al pronto soccorso del Mazzoni dove è stato sottoposto alle cure del caso. Sembrerebbe che le tumefazioni al volto siano state conseguenti ad una rissa in cui il giovane era rimasto coinvolto durante la notte.


IL MATTINO (NAZIONALE)

Vuole i soldi, picchia la mamma

GIUGLIANO. Per ottenere denaro dalla madre non esitava a minacciarla ed a picchiarla: accusato di estorsione, detenzione illegale di armi e ricettazione, un uomo di 38 anni, del quale non è stato reso noto il nome, è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Giugliano. I militari hanno accertato che da mesi l’uomo, con problemi legati all’assunzione di alcool, per soddisfare le proprie esigenze estorceva denaro alla madre settantenne con minacce e percosse. Nel corso della perquisizione domiciliare i carabinieri hanno trovato nel ripostiglio un fucile da caccia calibro 16 con matricola abrasa e 9 cartucce. MUGNANO Rubano mobili e un quadro, bloccati Topi d’appartamento sorpresi dai carabinieri, restituita la refurtiva alla proprietaria. Hanno approfittato che la villetta in via Mugnano Calvizzano, di proprietà di una donna di 90 anni, ospite di familiari, fosse vuota per rubare due comodini e un quadro del 1700, del valore complessivo di 5mila euro. Ma poco prima dell’alba, mentre caricavano la refurtiva su una fiat punto bianca, sono stati sorpresi dai carabinieri, allertati dal guardiano. Inutile l’inseguimento, i tre si sono dileguati a piedi nei vicoli a ridosso di via Napoli. 


 

IL MATTINO (SALERNO)

SALERNO 

Rissa tra spagnoli e italiani sul lungomare: 5 denunce

Sono le quattro di domenica mattina quando due gruppi di giovanissimi si azzuffano tra di loro. Cinque di loro vengono poi identificati e denunciati a piedie libero. Il fatto accade a lungomare Trieste, dinanzi al bar Varese. Da un lato gli italiani, dall’altro degli spagnoli. Secondo la ricostruzione fatta dagli agenti della Volante, diretti dal vicequestore Rossana Trimarco, a scatenare la furibonda lite sarebbero stati futili motivi, qualche sfottò di troppo aggravato dallo stato di ebbrezza di tutti. E così dalle parole e dagli improperi si è passati ai fatti. Tre delle cinque persone poi denunciate (quattro sono ispanici e uno italiano) sono anche state refertate in ospedale. Ne avranno per qualche giorno, per loro solo leggere contusioni. I due gruppi erano abbastanza numerosi ma, l’arrivo delle volanti, ha disperdo i litiganti. I poliziotti stanno ora cercando di capire se si tratta degli stessi ragazzi che, durante il periodo elettorale, litigarono davanti al seggio istituto presso il liceo Tasso per motivi politici. Anche allora su tratta di due gruppi, uno italiano e l’altro spagnolo. Potrebbe trattarsi di una rivendicazione rispetto a quanto accaduto qualche mese fa. Le indagini proseguono per individuare gli altri giovani coinvolti nella rissa. Secondo quanto appurato dagli inquirenti, erano tutti ubriachi. Ancora una rissa, dunque, nel cuore della movida. Non è la prima volta. In genere sta accadendo ogni fine settimana. Forse complice anche il caldo che spinge i giovani a bere di più.


IL MESSAGGERO

Coltellate per un piede pestato: due ricoverati
Dopo lo “sgarro”, la vendetta: li aspettano in cinque fuori dal locale e li feriscono 

di MARCO DE RISI

Erano andati in discoteca per divertirsi come ogni sabato, magari per conoscere qualche ragazza. Invece la nottata all’insegna delle luci psichedeliche e della musica ad alto volume è finita nel sangue. Tre giovani romani sono stati aggrediti all’Eur per motivi banali da cinque coetanei. La miccia s’è accesa in discoteca, le coltellate, invece, sono partite fuori. Così Giuseppe F., 27 anni, Rinaldo R., 26 e Andrea S. di 28 sono finiti all’ospedale per alcune coltellate. Il più grave Andrea S. che è stato colpito da un fendente al petto ed è ricoverato in prognosi riservata. Anche a Giuseppe s’è l’è vista brutta: la lama s’è conficcata all’altezza di un’ascella. Il terzo amico, invece, è stato ferito ad una gamba.

E’ accaduto nella notte tra sabato e domenica fuori la discoteca “Le Terrazze” al Palazzo dei Congressi di piazza Kennedy.

Erano le 4 del mattino quando alcuni equipaggi delle “volanti” sono accorsi a sirene spiegate chiamati da altri clienti della discoteca. I poliziotti sono intervenuti in tempo per soccorrere i tre, feriti e in un lago di sangue. Portati al Sant’Eugenio dove il più grave, quello con la coltellata al petto, è stato operato d’urgenza. Degli aggressori, invece, nessuna traccia. Gli agenti hanno rivolto alcune domande al giovane ferito in modo meno grave, l’unico in condizione di parlare. «Non so che dire – ha raccontato impaurito ai poliziotti -. Ci hanno aggredito in cinque. Sembravano delle furie. Impugnavano coltelli mentre noi eravamo a mani nude».

Il personale della discoteca s’è messo subito a disposizione della polizia aiutandola a ricostruire i fatti. Poco prima dell’aggressione sulla piazza il terzetto di giovani era venuto a contatto con i cinque.

Il movente, se così si può chiamare, è assolutamente ridicolo. In pratica uno dei tre feriti sarebbe stato “accusato” dagli altri di averli spintonati al bancone e di aver pestato un piede a uno di loro. A quel punto sono volate parole grosse, forse anche a causa delle bevande alcoliche che sia le vittime che gli aggressori avevano bevuto. Per questo i cinque hanno deciso la vendetta a freddo: una vera e propria imboscata fuori dalla discoteca organizzata con un piano per sopraffare i rivali.

Sabato primo luglio, sempre fuori dalle “Terrazze”, era accaduto un altro fatto di sangue. Un giovane di 30 anni era stato preso a calci e pugni da sconosciuti sempre per futili motivi: 20 giorni di prognosi e la frattura del setto nasale. Gli investigatori del commissariato “Esposizione” avrebbero già qualche elemento per arrivare ai cinque autori della spedizione punitiva avvenuta l’altra sera.


IL MESSAGGERO (PESARO)

Gli dà dell’infame Lite degenera nel dramma l’altra sera a Rio Salso fuori da un bar 

«Mi hai offeso» e accoltella l’amico 

In gravi condizioni un muratore di 39 anni raggiunto da tre fendenti a torace e gambe 

di SIMONETTA MARFOGLIA

RIO SALSO Accoltella l’amico che l’offende bollandolo ”infame” in preda a reciproci fumi dell’alcol, poi se ne torna a casa a dormire. Non prima di essersi disfatto dell’arma con cui ha colpito tre volte volte il compagno e collega di calce e martello. La buonanotte ad Agostino Concetto Paluci, carpentiere di 52 anni, gliel’hanno data i carabinieri di Tavullia all’una quando, mezz’ora dopo l’aggressione, sono andati ad arrestarlo per tentato omicidio nell’appartamento che divide con altri muratori a Rio Salso. Lì per lì l’operaio, originario di Vibo Valentia, ha tentato di negare per poi opporre un ostinato mutismo ma, a quanto pare, al litigio che ha preceduto l’accoltellamento avrebbero assistito alcuni avventori del bar della piazza principale di Rio Salso, lungo la provinciale Feltresca. Tanto è bastato per portare l’uomo direttamente in carcere a Villa Fastiggi mentre l’amico, Pasquale Misotti, 39 anni di Bari, veniva operato d’urgenza all’ospedale di Urbino. Raggiunto da tre fendenti, al torace, all’addome e alla gamba sinistra, l’operaio è tuttora ricoverato in gravi condizioni nel reparto di chirurgia anche se per i medici non corre pericolo di vita. Ha fatto sapere di essere stato frainteso, dando la colpa ai bicchieri di troppo, e di non perdonare l’amico, ormai ex, fino a sabato compagno di solitudini serali.Agostino Concetto Paluci e Pasquale Misotti condividono la stessa sorte che li ha portati a lasciare il paese d’origine per cercare lavoro altrove: muratori al soldo di imprese edili che offrono sicurezza e stipendio finchè ci sono cantieri aperti. Da tempo entrambi alloggiano a Rio Salso insieme ad altri manovali, finendo col frequentare lo stesso giro, le stesse facce e anche lo stesso bar, il solo diversivo a giornate di fatica e sudore troppo uguali le une alle altre. Paluci viene descritto come persona taciturna e chiusa. Proprio con Misotti a volte capitava di incontrarsi a pranzo o nel dopo cena. Come è successo sabato sera quando i due si sono ritrovati nel solito locale con gli altri conoscenti. Si è bevuto e si è discusso fino a oltre la mezzanotte quando l’iniziale diverbio fra i due è degenerato in un livore tale da innescare nel 52enne il rabbioso impulso di vibrare più coltellate per porre fino all’alterco. Il rapporto dei carabinieri - sul posto anche la pattuglia del radiomobile del comando provinciale di Pesaro - parla di “futili motivi”. Probabilmente è stato il termine “infame” - con cui Misotti avrebbe apostrofato Paluci- a scatenare l’aggressione avvenuta per strada, a pochi metri dal bar. Prima i due si sono pestati - il calabrese è stato trovati con un vistoso occhio nero - poi il 52enne ha tirato fuori a sorpresa il coltello affondandolo nel torace del pugliese finchè questi si è accasciato a terra chiedendo aiuto. E’ stato allora che il muratore si è fermato, allontanandosi e gettando via il coltello. Lavato nel sangue l’onore poteva anche andarsene a letto.


Martedì, 11 Luglio 2006

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