Il Friuli Venezia Giulia vanta un
primato positivo in materia di sicurezza stradale. Risulta, infatti, la regione
con la frequenza minima, a livello nazionale, di incidenti automobilistici.
Mettendo a confronto il numero di incidenti, con il dato complessivo dei
veicoli circolanti, il Friuli Venezia Giulia è la regione più virtuosa: la
frequenza media dei sinistri sul territorio regionale è del 5,84% contro una
media nazionale dell’8,16%. Un dato confortante, che non deve però far
abbassare la guardia, anche perché il costo sociale degli incidenti, rimane
molto alto. Proprio partendo da questa “buona base”, vale la pena incrementare
le azioni di prevenzione andando a intervenire sulle categorie più a rischio
come i motociclisti, gli autotrasportatori, i giovanissimi. Per questo Autovie Venete, la
concessionaria delle autostrade A4 Venezia-Trieste, A23 Palmanova Udine Sud e
A28 Portogruaro-Pordenone Conegliano, lancia il Progetto Sicurezza, un
programma di lavoro che comprende una capillare campagna di affissioni, una
serie di iniziative rivolte agli studenti, un “pacchetto” formativo studiato
per le imprese, un tour di 90 giorni (dal 12 luglio all’8 ottobre) che
toccherà, oltre alle aree di servizio, numerose località della regione e un
convegno, rivolto specificatamente alle problematiche degli autotrasportatori
che attraversano la regione e collegato
alle iniziative legate alla Campagna "TIRispetto" (promossa dal
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Comitato Centrale dell’Albo
degli Autotrasportatori - Consulta Generale dell’Autotrasporto, con il supporto
di Anas, Aiscat, DaimlerChrysler, Inail, Iveco e con la collaborazione
dell’Istituto Cuniolo). Strutturato per raggiungere tutte
le fasce di cittadini, dai giovani, ai viaggiatori autostradali, dagli
autotrasportatori, ai lavoratori, il “Progetto
Sicurezza” è stato presentato oggi, martedì 11 luglio 2006 a Palmanova, nella
sede di Autovie Venete, dal vice presidente della Concessionaria e
amministratore delegato Pietro Del Fabbro, alla presenza dell’assessore
regionale Lodovico Sonego e della responsabile regionale dell’Inail Ines
Colombo. Centomila pieghevoli declinati per
target diversi di utenti, una pubblicazione riservata ai bambini in età
scolare, duemila Cd per le lezioni in azienda, un concorso per le scuole
secondarie di primo e secondo grado e una serie di premi di laurea sono i
principali strumenti previsti dal progetto. Per il tour, invece, è stato allestito uno speciale
automezzo (17 metri di lunghezza, maxischermo e palco) che durante le oltre 30
tappe utilizzerà anche un innovativo simulatore di guida (Honda Riding Trainer)
che, ricreando le sensazioni di guida trasmesse da una moto in corsa consente
di risconoscere gli errori e correggerli. Se molta importanza verrà
riservata alle scuole, (con lezioni e manualistica ad hoc per i più piccoli,
iniziative finalizzate a stimolare la creatività e la riflessione per la scuola
secondaria di primo e secondo grado e premi alle tesi di laurea), una parte
predominante del programma è destinata alle imprese e ai lavoratori. Circa un
terzo dei morti e feriti per incidenti stradali è formato da cittadini alla
guida di un mezzo per motivi di lavoro o durante gli spostamenti casa-lavoro
(“in itinere”). Spesso si tratta di cittadini stranieri che si trovano ad
affrontare maggiori difficoltà, legate all’incompleta conoscenza della
normativa, alle condizioni climatiche diverse tra il loro paese di origine e
l’Italia, a una scarsa dimestichezza con la lingua. Per questo si è ritenuto di
proporre, alle aziende, un pacchetto formativo dedicato proprio alla
prevenzione della “incidentalità in itinere” e alla promozione della “guida
sicura”, gestiti da formatori qualificati ed esperti. Strutturate per moduli
formativi, le lezioni saranno proposte alle diverse associazioni di categoria e
alle organizzazioni sindacali. Il materiale sarà plurilingue, per
consentirne la fruizione alla popolazione di provenienza extracomunitaria più
presente in regione (croati, albanesi, serbi, rumeni).
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