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Rassegna stampa 13/07/2006

Rassegna stampa del 12 luglio 2006

Da “Il Messaggero” del 12 luglio 2006

 In via Santa Barbara
Agente della Stradale si scontra in moto contro un’autovettura: è gravissimo

di IVO IANNOZZI

 Anzio - Aveva appena lasciato in sella alla propria motocicletta l’Istituto di polizia di Nettuno dove nel periodo estivo è operativa una sezione della Polizia stradale che opera esclusivamente sul litorale a sud di Roma. Ma il turno di servizio di C.S, 39 anni, agente della Polstrada, si è interrotto dopo pochi minuti, per la precisione alle 7,40 di ieri, ad appena duecento metri dalla porta carraia dell’Istituto di polizia, lungo la trafficata via Santa Barbara, asse stradale interno che collega Nettuno ad Anzio.
La potente moto dell’agente è infatti finita contro la parte anteriore di un’utilitaria condotta da una donna che, lasciata via degli Anemoni, una delle numerose traverse che costeggiano via Santa Barbara, stava svoltando in direzione di Anzio. L’impatto è stato tremendo: dopo essere finito contro la parte anteriore dell’utilitaria, il poliziotto è stato sbalzato dal sellino della motocicletta ad alcuni metri di distanza da punto dell’impatto, andando a sbattere con tutta probabilità contro uno dei platani che costeggiano la strada; a nulla è servita la protezione del casco.
L’agente è stato soccorso dal collega di turno che lo seguiva a pochi metri di distanza in sella a un’altra moto; le condizioni del ferito apparse subito molto gravi. In pochi minuti su via Santa Barbara è intervenuta l’ambulanza della postazione del 118 di Nettuno che ha raccolto l’agente e lo ha trasportato al vicino ospedale di Anzio. Dopo aver verificato la gravità dei traumi riportati al torace e, soprattutto, alla testa, i medici del pronto soccorso del nosocomio anziate hanno disposto il suo trasferimento in eliambulanza all’ospedale romano San Filippo Neri. L’agente della Polstrada è stato quindi ricoverato presso il reparto di rianimazione; le sue condizioni sono gravi e la prognosi riservata.


 Da “Giornale di Calabria  del 12 luglio 2006

Droga e riciclaggio di auto: 80 fermi

Due anni di indagine della Polizia di Catanzaro per sgominare due organizzazioni criminali che operavano in tutta Italia


CATANZARO - Due anni d’indagine, condotta tra il 2003 e il 2005, un’ordinanza di 1973 pagine con l’emissione di 80 provvedimenti di fermo. Coinvolte le province di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia, Reggio Calabria, Agrigento, Napoli, Lecco, Lucca, Parma, Perugia, Reggio Emilia, Varese e Cosenza. Sono questi i risvolti dell’operazione “Drug off”, conclusa ieri mattina con l’ausilio di 500 uomini e condotta dalla polizia di Stato di Catanzaro, su disposizione della Procura della Repubblica del capoluogo calabrese. Due organizzazioni, intrecciate tra loro, dedite al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, in prevalenza cocaina, e al riciclaggio di autovetture rubate, con oltre 477 capi d’imputazione contestati. Nell’autunno del 2003 la sezione antidroga della Squadra mobile di Catanzaro ha avviato una serie di attività investigative, costituite in particolare da intercettazioni ambientali e telefoniche, servizi di controllo, perquisizioni e sequestri, che hanno portato all’individuazione di un lucroso giro di droga. In particolare, nel corso delle indagini sono stati sequestrati un chilogrammo di cocaina e uno di hashish, ma le intercettazioni hanno permesso di ricostruire quantitativi assolutamente considerevoli, con trafficanti impegnati a fare la spola tra il Nord e il Sud Italia, distribuendo i pacchetti di droga ai referenti presenti nelle diverse città. Tra le attività effettuate durante il periodo d’indagine, la polizia ha ricostruito i diversi sequestri di droga, mai inferiori a cento grammi, fino all’individuazione di un chilogrammo di hashish intercettato nel febbraio del 2005 e che ha portato all’arresto di Luigi Manfredi, 32 anni, di Isola Capo Rizzuto. Tra i sequestri, anche 251,1 grammi di cocaina e l’arresto di Enzo Bubbo, 39 anni, di Petronà. Il fulcro operativo dello smercio è stato individuato nella fascia ionica catanzarese, in particolare Botricello, e nel capoluogo calabrese, con ramificazioni nella Presila catanzarese. In queste zone, ma anche nelle province interessate in tutt’Italia, agivano gruppi ben organizzati direttamente legati all’organizzazione principe. Oltre al narcotraffico gli uomini della Questura di Catanzaro hanno individuato un’associazione per delinquere, con base in Calabria e Campania, finalizzata al riciclaggio di autovetture rubate e al compimento di reati connessi, come la falsificazione di certificati di proprietà e di assicurazione. Gli esponenti calabresi, secondo l’indagine della squadra mobile e della polizia stradale, procuravano ai referenti napoletani le autovetture taroccate, con relativi documenti, per poi immetterle nel mercato. Una volta sottratte ai proprietari, le automobili, tutte di grossa cilindrata, venivano portate a Napoli per essere occultate in attesa della contraffazione del telaio e dei documenti. Tredici le automobili sequestrate nel corso delle indagini, anche se il numero coinvolto nel traffico sarebbe assolutamente maggiore. Alla conferenza stampa di presentazione dell’operazione, svoltasi ieri mattina nel centro polifunzionale di Catanzaro della polizia, erano presenti il procuratore della Repubblica, Mariano Lombardi, il procuratore aggiunto, Mario Spagnuolo, il sostituto procuratore Luigi de Magistris, il questore Romolo Panico, i dirigenti della Squadra mobile Francesco Rattà e Saverio Mercurio, il dirigente superiore della polizia stradale Edoardo Perna ed il vice Antonio Provenzano.


 
Da “Giornale di Calabria del 12 luglio 2006

 
Capo della Mobile: “Bene il lavoro della Narcotici”

 CATANZARO - Oltre 2000 pagine per ogni provvedimento di fermo, 20 faldoni per racchiudere nel fascicolo dell’accusa due anni di indagini che hanno portato all’esecuzione del fermo di 69 persone accusate di avere gestito, a vario titolo, un vasto traffico di cocaina e di spaccio con base logistica in Calabria e ramificazioni in Sicilia, Lombardia, Campania e Umbria: è il lavoro svolto dai sei investigatori della sezione narcotici della squadra mobile di Catanzaro ai quali oggi è andato il grazie del dirigente della mobile, Francesco Rattà e dei magistrati della Dda catanzarese. “Hanno lavorato giorno e notte - ha detto Rattà - contando sulle loro energie e sul supporto messo a disposizione dal Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine. In sei hanno contestato oltre 400 capi di imputazione su un narcotraffico molto esteso. Hanno messo in questa indagine tutta la loro dedizione e specializzazione. Sulla strada ho imparato molto da loro”. Rattà ha poi sottolineato la collaborazione che ha caratterizzato il lavoro della squadra mobile e quello della polizia stradale per la parte relativa al traffico di auto taroccate”. Sul fronte delle indagini, nel corso dell’incontro con i giornalisti, al quale, oltre ai magistrati, hanno partecipato anche il comandante regionale della Polizia stradale, Edoardo Perna, il suo vice, Antonio Provenzano, ed il vice dirigente della squadra mobile, Saverio Mercurio, è stato sottolineato che l’organizzazione dedita allo spaccio di cocaina era composta anche da persone già indagate per associazione mafiosa.


 
Da “Il Gazzettino” del 12 luglio 2006

 Bloccato camionista completamente ubriaco

Lar.Lor.

Musile - Alla guida di un mezzo pensate, con un carico di 330 quintali in coma etilico, in pieno pomeriggio. Un uomo di 50 anni di Portogruaro è stato fermato sulla Jesolana, all’altezza di Portegrandi, dalla Polstrada durante uno dei numerosi controlli sul territorio.
Erano le 14.30 e il cinquantenne viaggiava sul suo autocarro a tre assi, completamente carico di terra, facendo lo slalom sulla strada, verso Torre di Mosto, direzione Venezia-San Donà. Insospettiti dalla "singolare" marcia, gli agenti della Polstrada hanno fermato l’autotrasportatore, che è subito apparso completamente ubriaco. Sottoposto al test, è risultato che l’uomo aveva un tasso alcolico di 3,35 (il limite è di 0,50). E’ molto probabile che l’uomo, forse avvezzo agli alcolici, avesse iniziato a bere di buon mattino, visto che già nel primo pomeriggio aveva ingerito abbondanti quantità di alcol. Infatti all’interno dell’autocarro sono state ritrovate alcune bottiglie vuote.
Per lui è scattata la penalizzazione di venti punti alla patente.


 
Da “Il Gazzettino” del 12 luglio 2006

 RICICLAGGIO

Una pattuglia della Polstrada di Amaro ha arrestato un cittadino serbo in autostrada. L’uomo tentava di uscire dall’Italia

Bloccato con l’auto da 90mila euro rubata

Sulla Mercedes targhe false.
Appartiene a un imprenditore lombardo rapinato un mese e mezzo fa

 Malborghetto - L’autostrada Alpe Adria è diventata un passaggio obbligato per le organizzazioni che riciclano nell’Est Europa auto di grossa cilindrata. Lo confermano gli agenti della Polstrada di Amaro con l’ennesimo arresto. In carcere è finito un cittadino serbo. Sotto sequestro, invece, c’è una Mercedes SL350. Nuova. Vale 90mila euro. Appartiene a un imprenditore di Abbiategrasso che è stato rapinato lo scorso 1 giugno. In tutto questo tempo Rade Danilovic, 45 anni, e i suoi complici hanno avuto tutto il tempo per recuperare delle targhe false, per modificare il telaio della vettura e falsificare le carte di circolazione. Sarebbe andato tutto a gonfie vele se alle 2.30 di ieri, a Malborghetto, l’automobilista serbo diretto verso il confine italo-austriaco non fosse stato fermato dalla polizia stradale.

I poliziotti si sono insospettiti perchè tra le loro segnalazioni c’era anche quella relativa alla Mercedes sparita da Abbiategrasso. Ed eccola lì, la macchina, bianca, nuovissima, sedile in pelle marrone, sfilare sotto i loro occhi. Danilovic, portato negli uffici della sede di Amaro e controllato, è stato arrestato per le ipotesi di riciclaggio e ricettazione. Gli è stato contestato anche l’uso di documenti falsi e distruzione di documenti originali. La sua posizione sarà ora valutata dal sostituto procuratore Andrea Gondolo. L’uomo, dagli accertamenti ultimati ieri pomeriggio dalla polizia, è conosciuto negli archivi di Questure e caserme dei carabinieri con tredici alias. Ha diversi precedenti per furto.

La scorsa settimana, sempre da parte della Polstrada di Amaro, era stata recuperata un’altra Mercedes destinata al mercato dell’Est: era stata clonata, cioè aveva targhe e riferimenti identici a un’auto che in realtà circola a Napoli regolarmente.


 
Da “Marketpress   del 12 luglio 2006

 TRUFFE ALLE ASSICURAZIONI: NUMEROSI ARRESTI A LUCCA

 Roma - La Polizia Stradale di Lucca e di Firenze ha eseguito il 10 luglio, due ordinanze di custodia cautelare in carcere e dieci agli arresti domiciliari, nei confronti di altrettante persone ritenute il vertice di un’associazione a delinquere dedita alla commissione di truffe assicurative. L’attività di indagine, ha consentito di individuare un’attivissima organizzazione criminale operante nella provincia di Lucca, specializzata nelle frodi in danno delle assicurazioni, perpetrate mediante la simulazione di incidenti stradali, ovvero aggravando le conseguenze dei sinistri con falsi certificati medici, tra gli arrestati figura anche un sottufficiale della Polizia Municipale del Comune di Lucca. Nel corso dell’indagine sono state accertate 47 truffe, denunciati 89 soggetti, tra i quali 10 medici, e recuperate tre autovetture oggetto di riciclaggio.


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Giovedì, 13 Luglio 2006
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