(ASAPS) LUCCA – L’indagine, denominata operazione “No
problem” e diretta dalla Procura della Repubblica di Lucca, ha impegnato gli
investigatori della Stradale per oltre un anno. Lo spaccato di complicità e di
livello delinquenziale che è emerso, dopo mesi di intercettazioni, è stato però
notevole ed alla fine il Pubblico Ministero ha deciso di chiedere 12 ordinanze
di custodia cautelare, puntualmente concesse dal Gip presso il tribunale. Tutto
era nato da una segnalazione fatta alcune settimane prima da una signora, che
si era accorta della presenza di due certificati medici – nella pratica di
sinistro che la riguardava – relativi a visite specialistiche legali mai
sostenute. Quanto bastava per spingere i detective col centauro cucito sulla
giacca ad approfondire la questione: i primi controlli presso un’agenzia di
pratiche, l’Infortunistica Toscana di Lucca, hanno spinto la PG della Sezione
ad informare il magistrato, che nel giro di pochi giorni aveva richiesto ed
ottenuto le intercettazioni telefoniche. Mentre i membri del sodalizio
criminale continuavano a gestire i propri loschi affari, i poliziotti della
Stradale prendevano nota ed appuntavano ogni movimento sospetto, fino a
ricostruire con estremo puntiglio un totale di 47 truffe, condite da false certificazioni
mediche, rilasciate da medici compiacenti, da spese di riparazione mai
effettuate, sottoscritte da carrozzieri complici, e da provvidenziali fughe di
notizie offerte da un ufficiale dei vigili urbani. Al termine delle indagini
sono state arrestate 12 persone: una coppia di coniugi che gestiva la società
d’infortunistica, finita in cella, e 10 persone tra carrozzieri e impiegati,
oltre al vigile urbano, subito sospeso dal servizio in attesa di chiarire la
propria posizione. In tutto sono state denunciate quasi un centinaio di
persone, molte delle quali erano ricorse ai servigi della società per
guadagnare sulle spalle di tutti noi. Lacrime e incredulità, per la severità
delle misure disposte dalla Giustizia non sono servite a niente: troppo articolato,
il disegno criminoso, per essere considerato solo una semplice truffa.
All’operazione hanno partecipato la Squadra di PG compartimentale, che ha
collaborato alle indagini nella fase antecedente la redazione dell’ultima
informativa, e una cinquantina di uomini e donne provenienti da tutta la
regione. L’intera vicenda è stata illustrata alla stampa dal dirigente del
compartimento della Toscana, Sergio Tinti, e dal dirigente della sezione di
Lucca, Paolo di Quattro. (ASAPS) |
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