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Rassegna stampa 18/07/2006

Rassegna stampa del 17 luglio 2006


Da “Gazzetta del Mezzogiorno” del 17 luglio 2006
Spesso i piloti, per rivolgere attenzione al loro interlocutore, non si accorgono di pericoli incombenti.
E mettono a rischio la loro vita e quella degli altri.
Guidavano parlando al telefonino: 200 multati.
In aumento il fenomeno dell’uso del cellulare mentre si è al volante.
E gli incidenti sono in agguato.
In questi giorni la Polizia stradale sta intensificando i controlli.
Pronti telelaser, «provida» e autovelox

Gianpaolo Balsamo

Telefonini che passione ma mai utilizzarli mentre si è alla guida. Il perentorio invito, per gli utenti della strada del Nord Barese e non solo per loro, arriva dai «centauri» della Polizia stradale del Compartimento di Bari che, specie negli ultimi mesi, hanno registrato un incremento delle violazioni dell’articolo 173 del codice della strada, quello che vieta ai conducenti «di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici». Purtroppo, invece, il telefonino in auto (senza viva voce e, quindi, senza auricolare) è diventato di uso comune. Si sta pigiando un po’ sull’acceleratore perché si è in ritardo? Allora - si pensa - è utile telefonare a casa: «Non calate ancora la pasta. Sono in ritardo. Arrivo tra mezz’ora». E in questo frangente, tra il piede che pigia sull’acceleratore per recuperare qualche minuto e la mente rivolta a casa (e magari al piatto fumante di pastasciutta...) non ci si accorge dell’auto che viene di fronte e che sta effettuando un sorpasso, oppure di quella che sta sbucando da una via laterale. In circostanze banali come quella descritta, l’attenzione alla guida diminuisce. Ed a volte una situazione facilmente rimediabile (magari con un piccolo colpo di freno) si trasforma in un dramma. Se poi si aggiunge che l’uso del telefono mentre si guida per molti (soprattutto per i giovani) è diventato un’abitudine, se si aggiunge che ci sono persone che al volante fanno discorsi di decine di minuti tenendo con la mano destra il telefono sull’orecchio (e si distraggono nella chiacchierata), allora si può ben comprendere quante situazioni di incidente vengono create sulle strade. Complessivamente, sia sulla viabilità autostradale che ordinaria (strade statali, regionali, provinciali e comunali), gli agenti in un mese (a giugno) hanno contestato poco meno di 200 sanzioni per la violazione dell’articolo 173 del Codice della strada, molte di più rispetto a quelle contestate nello stesso periodo del 2005. Ovviamente, fanno sapere gli uomini della Stradale, si tratta di una parte infinitesimale delle violazioni reali che per esempio sono quasi impossibili da accertare negli orari notturni o quando c’è maltempo, a causa della scarsa visibilità. I trasgressori, purtroppo, così come avviene nel resto d’Italia, anche nel Nord Barese sono soprattutto giovani tra i quali è più diffusa la tendenza a guidare parlando al cellulare senza auricolare. Eppure le sanzioni previste dal codice della strada sono tutt’altro che irrisorie: da euro 68,25 a euro 275,10 con la decurtazione anche di cinque punti sulla patente. Ma, al di là di quanto previsto dal codice, recenti studi e, purtroppo, anche recenti tragedie stradali hanno dimostrato come l’elemento distraente dell’uso del telefonino alla guida è fattore di rischio elevato. La Polstrada di Bari ha pertanto ribadito «tolleranza zero» contro i trasgressori. Per l’intero periodo estivo, infatti, oltre che entrare in azione con autovelox, telelaser e «Provida» (sono gli strumenti solitamente utilizzati per misurare la velocità), gli agenti sanzioneranno anche gli automobilisti con il telefonino all’orecchio. «E sì - conferma il dottor Leonardo Ruffini del Compartimento Polizia stradale per la Puglia di Bari -, purtroppo guidare distratti da una conversazione telefonica rende il pilota inaffidabile come dopo aver bevuto abbastanza alcol da incorrere nel ritiro della patente. Questo riduce sensibilmente l’attenzione e la prontezza di riflessi del conducente, divenendo potenziale causa di incidenti più o meno seri. Educare gli utenti della strada a guidare usando l’auricolare, rappresenta non solo un’esigenza dettata dal codice della strada, ma soprattutto un fattore di civiltà che può servire a evitare incidenti e in definitiva a salvare più vite».


 Da “Brescia Oggi” del 17 luglio 2006

A Villa Carcina alle 14.30, a bordo di una Uno, cerca di evitare il controllo degli agenti con la folle fuga.
Ubriaco scappa alla stradale.
Un lungo inseguimento anche contromano: arrestato il cinquantenne.

b.c.

È in evidente stato di ebbrezza già nel primo pomeriggio, fermato dalla polizia stradale cerca di fuggire. È stato arrestato. Per tentare di non farsi togliere la patente è finito nei guai seri.

La vicenda è successa alle 14.30 di ieri a Villa Carcina, sulla strada provinciale 345. L’uomo, a bordo di una Fiat Uno, viene fermato per un controllo. Si tratta di G.F., cinquantenne della zona, già noto alle forze dell’ordine per piccoli precedenti penali. Prima scende dall’auto e poi, rendendosi conto che la sua condizione etilica non sarebbe sfuggita agli agenti, approfitta di una loro distrazione mentre stanno facendo anche un altro controllo, per ripartire a tutto gas e tentare di beffarli.


Sono attimi di panico per gli automobilisti che transitano nel primo pomeriggio nella zona. Inizia il lungo inseguimento sulle strade, trafficatissime, della Valtrompia. L’uomo cerca di sfuggire alla pattuglia di inseguitori prendendo le vie contromano e girando per vicoletti, ma l’operazione, che sembra più una scena da film d’azione degli anni ’70 o da brutto telefilm americano, non riesce. Non sono pochi gli automobilisti che si vedono venire addosso contromano questa vettura lanciatissima e che sono costretti a fare manovre pericolose. Nella lunga corsa l’auto va anche a sbattere contro alcune altre vetture, prese solo di striscio. La Uno, alla fine, ha la peggio: viene bloccata in via Cortinelle, una strada con divieto d’accesso.

Finisce la folle corsa, ma la vicenda non è finita: nello scendere dall’auto G. F. si scaglia contro gli agenti. Viene subito immobilizzato e ammanettato. Una corsa pericolosa durata una ventina di minuti, che ha creato grande panico nella bassa valle in un’ora di traffico intenso, soprattutto di famigliole in gita domenicale.

Finisce male anche per l’uomo, che è stato arrestato con l’accusa di violenza, minacce e lesioni. Gli è stata contestata anche la guida in stato di ubriachezza. Trasportato a Canton Mombello è ora in attesa di giudizio.

Martedì, 18 Luglio 2006
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